Summer Festival
Il 17 luglio Nick Cave sul palco del Lucca Summer Festival accompagnato da Colin Greenwood
Nick Cave ha annunciato una nuova serie di acclamati spettacoli da solista per questa estate, con esibizioni in Svizzera, Germania, Italia, Norvegia, Lettonia, Bulgaria e Francia. Lucca Summer Festival…
Riccardo Muti dirige l'orchestra Luigi Cherubini sul palco di piazza Napoleone: il 22 luglio al Lucca Summer Festival
Dopo il memorabile concerto “Puccini secondo Muti” di fianco alle Mura la scorsa estate, in occasione delle celebrazioni del centenario dalla morte di Giacomo Puccini, Lucca Summer Festival è…
Il 28 giugno la Notte prima degli esami di Antonello Venditti plana sul palco del Lucca Summer Festival
Dopo il grande successo del tour del 2024 proseguono i festeggiamenti dei 40 anni di “Notte prima degli esami” e dell’album “Cuore. Antonello Venditti torna a Lucca Summer…
Dopo il successo nei palasport il viaggio Live di Ghali prosegue l'11 luglio 2025 al Lucca Summer Festival
Biglietti disponibili su Ticketone a partire da sabato 7 dicembre alle ore 14:00, e nei punti vendita autorizzati da giovedì 12 dicembre alle ore 14:00. Per ulteriori informazioni, visita la pagina www.luccasummerfestival.it
Gli Scorpions a Lucca Summer Festival 2025: il ritorno di una leggenda del rock per l'unica data italiana
Una serata imperdibile per tutti gli amanti del rock. Il prossimo 10 luglio 2025, la storica Piazza Napoleone a Lucca sarà teatro di un evento straordinario: il concerto degli Scorpions, icone del rock mondiale, nell’unica data italiana del loro tour
Brian Adams sul palco del Lucca Summer Festival domenica 27 luglio per una serata imperdibile
Biglietti in presale con R101 su R101.it dalle 10 di lunedì 18 novembre alle 23.59 di martedì 19 novembre. Vendita generale dalle 11 di mercoledì 20 novembre su WWW.LUCCASUMMERFESTIVAL.IT
Dream Theater a Lucca Summer Festival per una tappa del 40th Anniversary Tour
1 luglio 2025in piazza Napoleone. In vendita da giovedì 14 novembre 2024 ore 11 su www.luccasummerfestival.it Per ulteriori informazioni, visita la pagina www.luccasummerfestival.it
Till Lindemann, una data a luglio al Lucca Summer Festival
Till Lindemann, poeta, artista e frontman della celebre band industrial metal Rammstein, annuncia la prima data in Italia di sempre del suo progetto solista
Giovedì 24 luglio sul palco del Lucca Summer Festival i Simple Minds, seconda data del nuovo cartellone 2025
Sono i Simple Minds il secondo nome svelato del cartellone di Lucca Summer Festival 2025. Si tratterà di un esordio assoluto sul palco di Lucca per la band scozzese…
Primo nome per il cartellone 2025 del Lucca Summer Festival: il 5 luglio in piazza Napoleone i Thirty Second to Mars
I Thirty Seconds to Mars si esibiranno sabato 5 luglio 2025 sul palco di Piazza Napoleone, durante Lucca Summer Festival. Questo straordinario concerto segna il primo annuncio ufficiale dell’edizione 2025 del festival, dando il via a una serie di eventi imperdibili che caratterizzeranno la prossima stagione musicale
Lucca Summer Festival, presentati i risultati dell’indagine statistica dell’università di Pisa: 77,1 milioni di euro di indotto prodotti nel 2024
77,1 milioni di euro di indotto totale prodotto dal Lucca Summer Festival nel 2024: a dimostrarlo un’indagine statistica dell’università di Lucca, realizzata in associazione con Assoconcerti e a cura del professore Nicola Salvati
Toto e Marcus Miller regalano un grande spettacolo al Lucca Summer Festival (Photogallery by Cip)
Doppio concerto stasera al Lucca Summer Festival con
Duran Duran, la... seconda è meglio della prima. Folla all'area hospitality, da Carlo Conti al gelato di Puccini, alla granita di caffè di nonna Amalia
A volte capita, che la seconda sia anzi, venga meglio della prima e, a pensarci bene, la serata appena conclusa in piazza Napoleone con l'esibizione numero due dei Duran Duran è l'ecvcezione che conferma la regola: 9 mila fan in delirio proprio come due giorni fa
The Wild Boys fa impazzire i fan del Lucca Summer Festival
Oggi come quarant’anni fa “The Wild Boys” continua a far impazzire il pubblico dei fans vecchi e nuovi dei Duran Duran: questo è quanto è accaduto stasera a Lucca Summer Festival
“Questo spettacolo parla di libertà”: Sam Smith fa ballare piazza Napoleone con la sua unica data italiana
Irriverente, imprevedibile, con una voce inimitabile: tante sono le cose che si potrebbero dire di Sam Smith, ma quello che non si può negare è che con la sua unica data italiana il cantautore britannico ha messo su uno spettacolo elettrizzante e frenetico, trasformando piazza Napoleone in una discoteca a cielo aperto
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Sono passati tanti anni, e che anni, da quando, nel 1985, la giovanissima, appena sedicenne, Glizia Currado pubblicava un romanzo dal titolo che era tutto un programma, invero molto ambizioso: Sposerò Simon Le Bon: Confessioni di una sedicenne innamorata persa dei Duran Duran. Fu il caso letterario dell'anno, un po' come Il mondo al contrario di Roberto Vannacci sia pure con contenuti parecchio, ma parecchio più modesti. Simon Le Bon era il cantante britannico leader del gruppo dei Duran Duran che, all'epoca, faceva strage, simbolica, di adolescenti sparsi qua e là per il globo e di cui una buona, buonissima parte viveva a queste latitudini. Nonostante così tanto tempo sia trascorso e di adolescenti pronte a gettarsi nel fiume per gli autori di The Wild Boys - brano uscito proprio quarant'anni fa - piazza Napoleone sia questa sera sia il 21 luglio era piena come un uovo o quasi: 9 mila più 9 mila spettatori paganti che, sommati, danno la straordinaria cifra di 18 mila fans che si sono svenati e, probabilmente avrebbero preferito, spogliati visto il gran caldo, per assistere al ritorno della band in terra lucchese oltreché italiana. Della serie che a volte la seconda viene meglio o, al massimo e non è poco, uguale alla prima.
Folla che sta per tanta gente anche all'area hospitality allestita nel Cortile degli Svizzeri da Mimmo D'Alessandro divenuta, ormai, una sorta di salotto buono o cattivo non importa, dove si trascorrono pause piacevoli in attesa di cimentarsi con il concerto di turno.
Questa sera è tornato anche Carlo Conti, abbronzato, si fa per dire, come non mai al punto che possiamo fare il massimo, anche stare ore sotto il sole, ma neri come un tizzone non diventeremo, a differenza del popolare presentatore, mai. Mimmo ancora in buona forma e giunto in prossimità della fine della manifestazione, non si lascia andare in tentazione e la sua cena è frugale come sempre, un po' di frutta, un vago assaggio di carboidrati e poi al lavoro con la consueta tensione di ogni sera. Italo Fontana è tra i primi ad arrivare e con lui Laura Cagnoni, manager della U-Boat e sua ex consorte. E c'è anche Ubaldo Buralli, che di Italo Fontana è cognato avendone sposato la sorella. Ubaldo è anche il proprietario della omonima trattoria in via dell'Anfiteatro, un luogo iconico della gastronomia lucchese, un posto come non ce ne sono anche a volerli cercare con il lanternino. A dispetto del suo look, decisamente originale ed è un eufemismo, Ubaldo Buralli è una persona sensibile e di una bontà infinita, bella persona, semplice, generosa, un po' eccentrica questo si.
No, non è possibile: ci voleva l'area hospitality del Lucca Summer Festival per incontrare, dopo almeno dieci anni, ma anche di più l'ex capo della squadra mobile di Lucca e reduce da cinque anni in quel di Pisa in mezzo agli studenti che amano prendere la polizia a sassate e anche peggio. Si tratta di Virgilio Russo, un dirigente fedele servitore di uno Stato che, a nostro modesto avviso, simili persone non le merita proprio. Onesto, curioso di tutto ciò che lo circonda, intellettualmente preparato, umanamente straordinario al pari di un'altra bella divisa come Leonardo Leone purtroppo scomparso, abbiamo sempre pensato che ai vertici del Viminale dovrebbero starci persone di questo genere così come ai vertici dello Stato che più Stato non è e, forse, mai lo è stato. Uno Stato alla rovescia se così vogliamo definirlo, dove chi cerca di garantire l'ordine e la sicurezza il più delle volte finisce davanti a un tribunale senza nemmeno sapere perché. Un buono Virgilio Russo, ma non fatelo incazzare perché diventa una bestia. Quello che è accaduto nei mesi scorsi, a febbraio, a Pisa con il corteo di studenti e non soltanto, lo ha profondamente amareggiato e ad amareggiarlo ancora di più sono stati i nostri colleghi, quei colleghi che, per non andare contro il politicamente corretto preferiscono essere degli invertebrati della penna.
Ma come sarà la pasta preparata sul momento da Giorgio Tomei? Unica e questa volta si è cimentato, per desiderio espresso del capo al secolo il promoter napoletano del LSF, con un primo al pomodoro, semplice semplice, ma quanto gustoso annaffiato con un po' di peperoncino. Altrettanto godibile il riso alla cantonese freddo, ma appetitoso e leggero. Meglio dell'omonimo cinese. Al suo fianco la consorte Anna Incampo, infaticabile organizzatrice.
Accanto c'è lo stand di Bufalang, azienda con sede in via dell'Isola a Capannori che da anni seleziona e distribuisce in Toscana i migliori latticini e prodotti caseari campani. Mentre ascoltiamo il racconto del fondatore, Fulvio Falanga e da qui la parola Bufalang invece della più facilmente orecchiabile e comprensibile Bufaland, l'assaggio della mozzarella si scioglie in bocca causando un improvviso orgasmo gastronomico che a malapena riusciamo a mascherare. Assolutamente da visitare e ci prenotiamo infatti.
L'area hospitality è diventato, per alcuni, una sorta di villaggio permanente capace di accogliere e regalare a chi lo frequenta un ottimo aperitivo di sensazioni ed emozioni tutt'altro che scontate: bel posto, bella location, belli gli stand e le persone che li gestiscono, belle le ragazze che si occupano del servizio, bello tutto, un'appendice essenziale per ogni evento sul palco di piazza Napoleone.
E che dire di Galliano e Francesco Vannozzi? Con loro, uno dei migliori acquisti di sempre e, soprattutto, da questa stagione, con il loro secolare gelato che quest'anno è stato intitolato con un gusto speciale, a Giacomo Puccini in occasione del suo 100 anniversario dalla scomparsa. C'è un gelato chiamato Sinfonia alla porta che Francesco e Galliano hanno preparato con degli ingredienti che sono i medesimi assaporati da Puccini quando, negli anni Venti, si recava al Caffè Galliano di Viareggio: latte alla portoghese, variegato di mandarino e una gelatina di prosecco come guarnizione finale: un gusto, semplicemente, straordinario. Il bisnonno di Francesco e nonno di Galliano, infatti, era solito recarsi a casa Puccini a Viareggio a portargli i sigari che ordinava presso il caffè che era anche rivendita di tabacchi. E ogni volta o quasi che Galliano glieli portava a casa, si soffermava fuori dall'uscio per non disturbare il Maestro che stava suonando. Erano le notte della Turandot. Ma Galliano non è solamente il budino ormai famoso in tutta Italia, ma anche, ad esempio, la granita di caffè con panna dove la granita è composta solamente da caffè espresso e zucchero congelati come avveniva negli anni Trenta del secolo scorso con la bisnonna Amalia che, poi, lo estrapolava e lo frantumava a mano né più né meno di come avviene ancora oggi e il sapore è di un caffè espresso vero e proprio.
Ancora all'area hospitality il primario di cardiologia al San Luca Francesco Bovenzi così come il collega di chirurgia Andrea Carobbi. Per la prima volta scorgiamo anche Samuele Cosentino, titolare del ristorante Gli Orti di via Elisa, altra istituzione cittadina, con il più piccolo dei tre figli. Poco più in là Manuela Giuliani, psicologa e sessuologa al vertice del Das, centro clinico con sede a Lucca e a Gallicano e che vanta una delle équipe professionalmente più valide e preparate del settore e sua figlia Beatrice. C'è il sindaco e c'è anche il suo portavoce così come un paio di assessori, ma il grosso, questa sera, è assente forse perché era già venuto l'altro ieri.
Reparti frutta fresca da urlo, con il cocomero più dolce che c'è, un melone che non lo invidia, delle ciliege stupende e altra frutta a go-go. Vino? Assolutamente si, a cominciare dalla Fattoria Buonamico di Eugenio Fontana. Acqua di un altro sponsor della rassegna, Acqua Silva della famiglia Puccetti. Una menzione speciale la meritano anche coloro i quali e non sappiamo chi sono, tengono in maniera impeccabile i bagni a disposizione degli ospiti. Grazie davvero.
Il concerto è appena cominciato e basta uscire nella piazza per accorgersi che, realmente, tra la prima e la seconda - scegliete voi di che cosa - non c'è alcuna differenza, anzi. Lucca senza il Summer Festival non sarebbe più la stessa e a giugno-luglio, dopo 26 anni, si avvertirebbe, inevitabilmente, una enorme mancanza. Ci sono ancora, purtroppo, i nostalgici delle mummie anche in questa città. Eppure invece di protestare o gufare, farebbero molto meglio a congratularsi con chi, sia pure non certo per sport, regala emozioni a non finire tutti gli anni sistematicamente. Che dio ce lo conservi in salute a lungo, perché un altro Mimmo D'Alessandro (e Galli) col c...o che lo troveremmo.
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Oggi come quarant’anni fa “The Wild Boys” continua a far impazzire il pubblico dei fans vecchi e nuovi dei Duran Duran: questo è quanto è accaduto stasera a Lucca Summer Festival.
9mila biglietti venduti per il ritorno di questa band britannica che si è esibita questa sera dal palco di Piazza Napoleone a Lucca, e tornerà con il secondo appuntamento martedì 23 luglio.
Un pubblico composito quello di stasera: da quelli che fin dal loro esordio sono rimasti affascinati dal loro genere musicale denominato “New Romantic Rock” a quelli che si sono innamorati della band nel corso della sua carriera che dura da oltre quarant’anni.
Negli anni ’80 Simon Le Bon, Nick Rhodes, John, Roger e Andy Taylor facevano impazzire le ragazzine, e stasera hanno entusiasmato tutti giovani e meno giovani.
Simon è apparso sul palco con giacca bianca, poi cambiata con chiodo rosa fluo, t-shirt nera Union of the Snake e sul finale la t-shirt bianca ufficiale del tour, ringraziando in italiano e facendo i complimenti alla bellezza della città e del pubblico presente.
Un concerto che si è svolto in una piazza sempre più calda, per l’afa ogni tanto interrotta da una leggera brezza, ma anche per il calore dei fans che si sono lasciati fin da subito contagiare dal ritmo del sintonizzatore e delle chitarre elettriche, dalla musica e dai testi delle canzoni della band britannica, con le quali la maggior parte dei presenti è cresciuta.
Un “greatest hits” dal vivo che ha ripercorso le tappe più importanti della loro carriera da Night Boat, il colossal The Wild Boys, Hungry Like the Wolf, The James Bond Theme (John Barry song), A View to a Kill, Notorious, Ordinary World, Come Undone, New Moon on Monday, Planet Earth (Reach Up for the), The Reflex alternato sapientemente con brani degli album più recenti.
Una scenografia unica, che ha estasiato la stessa band britannica, quella che il pubblico ha regalato stasera: 9.000 luci, 18.000 mani alzate che ondeggiavano tutte assieme intonando il ritornello di Save a Prayer: “Don't say a prayer for me now / Save it til the morning after / No don't say a prayer for me now / Save it til the morning after” per concludere tutti in piedi a cantare Rio, tratta dall’album omonimo, uno dei più famosi e di successo della band.
Simon e i suoi compagni si sono presi con grande gioia tutti gli applausi, tanto da immortalarsi con dei selfi con il pubblico in delirio e con un inchino hanno ringraziato e hanno salutato i fans.
Foto Ciprian Gheorghita
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