Tutti felici. Tutti contenti. Con Bruno Russo presidente rossonero a fare il gesto della V, ma alla rovescia come fece la prima volta Winston Churchill prima che qualcuno gli spiegasse che in quel modo voleva dire vaff... Noi glielo abbiamo detto, a Bruno Russo, ma lui ha spiegato che voleva proprio fare il gesto e, perché no?, magari mandare qualcuno a quel paese.
E' stato un momento di ritrovata convivialità, quello andato in scena oggi pomeriggio alle 16 nella sala al primo piano del Porta Elisa per celebrare la notizia, arrivata in tempo reale, dell'ufficialità di una promozione in serie C che ha riempito di orgoglio la città intera.
Anche noi, che di momenti lieti e anche meno ne abbiamo visti molti da quando bazzichiamo Casa Lucchese, siamo voluti andare all'invito giunto in mattinata dal collega e addetto stampa rossonero Duccio Casini il quale aveva preannunciato una sorta di piccolo ricevimento dedicato agli addetti ai lavori.
Non c'erano la squadra né il tecnico Monaco, ma per loro, ha spiegato bene Mario Santoro direttore generale, sarà organizzato un evento ad hoc in un locale rispettando, ovviamente, le misure anti Covid-19.
Giornalisti, non tutti, da Emiliano Pellegrini a Luca Tronchetti, da Nicola Nucci ai fotografi Fiorenzo Sernacchioli, Claudio Tosi e Cip Gheorghita, insieme per celebrare un'annata terminata anticipatamente, ma con un risultato più che soddisfacente e, per certi versi, insperato. Visibilmente emozionato Daniele Deoma, ruvido come sempre Mario Santoro, silenzioso, ma partecipe Bruno Russo, l'amministratore delegato Alessandro Vichi e, poi, l'amico Gabriele Baraldi che non ha voluto mancare all'appuntamento con gli ex compagni di squadra.
Un momento, lo diciamo subito a scanso di equivoci, che ci ha riportato indietro, nella memoria, a tanti altri momenti lieti - lasciamo perdere quelli tristi e nefasti - vissuti e condivisi con altri dirigenti e soci rossoneri. Ecco, ci prendiamo il diritto di condividere con tutti loro questo successo che se anche non hanno contribuito a far maturare, sicuramente apprezzeranno per l'amore che li ha condotti, in questi anni e in tempi anche burrascosi, a gettare soldi, tempo e passioni dietro ai colori di questa Pantera che non tramonta mai.
A margine del brindisi Daniele Deoma ha voluto dedicare, a nome di tutta la società, questa promozione ad una bimba di poco più di cinque anni, Vittoria Cruciani, figlia del calciatore rossonero Michel, morta, purtroppo, durante la stagione conclusasi a marzo. E' stato un momento emotivamente molto significativo.
Per il resto ci sarà tempo per prepararsi alla nuova stagione con tutte le difficoltà, di ogni genere, che si dovranno affrontare. Mario Santoro ha voluto regalare ai presenti una mascherina nera o bianca con il simbolo della Lucchese, un'idea che, commercialmente, ha avuto notevole successo. I colori rossoneri, dunque, tornano da dove erano stati costretti a venire via per colpa di una gestione societaria che definire irresponsabile sarebbe un eufemismo. Noi che di querele ne abbiamo già avute parecchie, ci asteniamo da ogni commento.
Foto e video di Ciprian Gheorghita