claudio
   Anno XI 
Martedì 26 Novembre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
A.S Lucchese
18 Aprile 2020

Visite: 163

Terzo capitolo di questa rubrica che ha l’obiettivo di ricostruire le gesta degli allenatori succedutisi sulla panchina della Lucchese nei centoquindici anni di storia. Saranno dieci i tecnici che passeremo sotto la lente di ingrandimento: da Armando Bonino, bandiera della Lucchese negli anni 20’ e tra i rifondatori del club dopo il secondo conflitto mondiale, fino ad arrivare a Tony Cargnelli, tecnico austriaco di origini italiane capace di condurre i rossoneri alla salvezza nella massima serie edizione 1947-1948. In mezzo, però, trovano posto anche delle delusioni come le guide tecniche dei vari Caciagli, Braglia e Tarcisio Burgnich.

Armando Bonino: se viene citata la famiglia Bonino, l’assonanza con la Lucchese diventa automatica. Attaccante, fratello di Ernesto ed Enrico a loro volta calciatori della Pantera, Armando Bonino fu uno degli elementi più talentuosi dei rossoneri a cavallo tra la fine degli anni venti e l’inizio degli anni trenta. La sua vittima prediletta in area di rigore era il Viareggio. Bonino, comunque, allenò la Lucchese, rivoluzionata dalla partenza dei giocatori più importanti come il neo campione del mondo Aldo Oliveri, in A nella stagione 1938-1939 retrocedendo per effetto della differenza reti sfavorevole nei confronti della Triestina. Importante il suo ruolo da dirigente: fu proprio Armando Bonino, assieme ad altri amanti dei colori rossoneri, a far ripartire il calcio nella città dell’arborato cerchio dopo la seconda guerra mondiale

Piero Braglia: reduce poche settimane prima dalla vittoria nei play-off di C1 con il suo Pisa, il tecnico fiorentino passò al di qua del foro, sedotto e conquistato dai progetti di Fouzi Hadji. L’obiettivo sarebbe quello di bissare i successi ottenuti sotto la torre pendente. Con una squadra rivoluzionata dall’arrivo di tanti suoi fedelissimi, vedi Nocentini, Briano, Scalise, De Simone, Bolzan, Chiarini e Dei, Braglia plasma una formazione che si mantiene in zona play-off sebbene fornisca delle prestazione altalenanti. Nel finale di stagione, con i problemi societari sempre più crescente, il crollo con la sconfitta interna all’ultima giornata contro la Pistoiese dell’ex Cipolla che costò l’accesso agli spareggi promozione.

Rodolfo Brondi: onesto mestierante del football, questo mediano livornese ha speso la sua carriera da giocatore tra Serie B e C (anche a Lucca nel 1945-1946) nel decennio 30’-40’. Se l’esperienza di Brondi da calciatore fu sostanzialmente anonima, quella da tecnico sei anni dopo durò lo spazio di quattro partite. Assunto nell’estate 1952 per condurre una Lucchese appena retrocessa dalla Serie A, al tecnico livornese furono fatali i soli due punti conquistati nei primi 360’ minuti di un torneo che vedrà i rossoneri terminare mestamente all’ultimo posto.

Luciano Bruni: mediano di quel Verona campione d’Italia nella stagione 1984-1985, Bruni diede il suo apporto come uomo d’esperienza alla Lucchese di Orrico per compiere il favoloso double, promozione in B e Coppa Italia di C. Tornato a Lucca come allenatore nell’estate 2012, questa esperienza durò poco più di un mese a causa di alcune incomprensioni con i quadri dirigenziali rossoneri in virtù della qualità tecnica di alcuni under presenti in rosa.

Tarcisio Burgnich: friulano di Ruda, Burgnich ha scelto proprio la provincia lucchese, Altopascio e Viareggio, come residenza dopo aver terminato la sua strepitosa carriera da calciatore. Nelle vesti di tecnico, invece, i risultati sono stati alterni: alla salvezze conquistate in A con Como e Catanzaro, si sono alternate esperienze sfortunate come a Bologna e Lucca. Scelto dal tandem Maestrelli-Vitale per guidare la Lucchese versione 1998-1999, Burgnich viene esonerato alla sesta giornata dopo il k.o. di Andria con soli tre punti conquistati. Sarà successivamente richiamato sulla panchina rossonera ventuno giornate più tardi dopo l’allontanamento di Papadopulo ma non riuscirà, nonostante il grande apporto di Nazareno Tarantino, ad evitare la retrocessione in C che giungerà il 6 giugno 1999 dopo lo 0-0 interno contro il Cosenza.

Mario Caciagli: uno dei tecnici più vincenti della Serie C a girone unico, ben tre nello spazio di nove anni, il trainer fiorentino viene ricordato dai tifosi della Pantera per essere stata la guida della Spal che tolse la promozione in B alla Lucchese nella stagione 1977-1978. Al Porta Elisa Caciagli ci tornò nell’annata 1982-1983, serie C2 girone B, per sostituire Amos Mariani. La squadra, molto esperta, non guadagnò dei benefici da questo cambio di allenatore. Caciagli venne, a sua volta, esonerato per lasciare spazio a Fabrizio Chimenti

Umberto Calligaris: difensore piemontese, fu uno dei simboli del calcio italiano dei pionieri conquistando cinque scudetti di fila con la Juventus e laureandosi campione del mondo con la nazionale italiana nel 1934. La promettente carriera da allenatore, stroncata da un aneurisma che lo uccise durante una parte tra vecchie glorie nel 1940 a soli 39 anni, vide Calligaris guidare la Lucchese alla prima storica salvezza in Serie A nel torneo 1937-1938

Enrico Canali: fedelissimo ai colori rossoneri a cavallo tra gli anni venti e trenta, Canali è stato l’unico sportivo a ricoprire tre ruoli in epoche diverse: giocatore, allenatore e custode del Porta Elisa. Assieme al sopra citato Bonino, l’ex mediano tra le altre di Prato e Pistoiese contribuì a far ripartire il calcio dopo le macerie lasciate dalla seconda guerra mondiale. Fu lui, infatti, a guidare la Lucchese nella prima parte della Serie C, girone centro-sud, nel 1945-1946

Giulio Cappelli: Altro esempio di un ex rossonero tornato al Porta Elisa nelle vesti di allenatore. Proprio a Lucca Cappelli, un passato da centrocampista con la nazionale olimpica ai vittoriosi giochi di Berlino 1936, intraprese questa nuova carriera venendo chiamato al capezzale della Lucchese, appena tornato in Serie A ma reduce da un deludente avvio di torneo. Nelle ventuno giornate sulla panchina rossonera il futuro allenatore dell’Inter riuscirà a bloccare sul pareggio Juventus, Milan e il Grande Torino prima di lasciare l’incarico a Cargnelli

Tony Cargnelli: esponente della scuola danubiana che tanto andava in voga negli anni trenta, Cargnelli toccò il suo apice alla guida dell’Ambrosiana Inter, con cui conquistò in due stagioni Coppa Italia e scudetto. Torino, Bologna, Lazio, Bari e Lazio furono le sue altre tappe nel nostro massimo campionato. Chiamato dal presidente Fontana a nove giornate dalla fine della Serie 1947-1948 (21 squadre al via e ultimo turno disputato il quattro luglio nda), il tecnico austriaco riuscì nell’impresa di centrare la salvezza grazie ad una serie di ottimi risultati, su tutti il blitz esterno in casa del Milan vice campione d’Italia.

Pin It
real
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Stanno per iniziare i lavori Geal per il rinnovamento delle tubature dell'acquedotto sotto via Vecchia Pesciatina a San Vito. Per questo…

Touring Club Italiano, Fondazione Campus e Itinerarte promuovono la prima Accademia dedicata alla formazione e all'aggiornamento dei professionisti del turismo culturale e ambientale

Spazio disponibilie

PMI Day 2023: 128 studentesse e studenti dell'ITT Fermi-Giorgi in visita in 6 aziende del Progetto "LU.ME. Lucca…

Martedi 26 novembre ore 21:00 presso la Cattedrale di San Martino, concerto del Coro MOSAIC CANADIAN VOCAL  ENSEMBLE. L'ingresso…

Spazio disponibilie

"L'assordante silenzio che le femministe hanno riservato e tuttora riservano alle donne e alle bambine israeliane massacrate nell'attacco…

La riqualificazione della scuola civica di musica di Zone, finanziata con il PNRR (400 mila euro),…

"La giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne non può certo…

Stanno per iniziare i lavori Geal per la sostituzione delle tubature idriche in via Vecchia Pesciatina per…

Spazio disponibilie

Il collega Massimo Raffanti, ad un anno dalla scomparsa della sua amata madre, Lina Scatena, di 98 anni,…

Il Panathlon Club di Lucca si unisce al cordoglio per la scomparsa di Antonio Bertolucci, ex giocatore degli Universitari…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie