Secondo appuntamento di questa rubrica interamente dedicata alle sorti dei tecnici che si sono avvicendati sulla panchina della Lucchese in questi centoquindici anni di vita. Da Paolo Baldi, lucchese doc, a Bruno Bolchi, sono compresi gli otto tecnici che verranno citati. Tra questi una menzione d’onore spicca proprio a Bolchi, condottiero di quella Lucchese che andò vicina alla promozione in Serie A nel torneo cadetto edizione 1995-1996
Paolo Baldi: lucchese di San Marco e professore di educazione fisica, questo classe 1947 è stato uno dei migliori allenatori del settore giovanile della Pantera, come testimoniato da due titoli italiani vinti dapprima con la Juniores (1975) e con la Berretti nella memorabile annata 1989-1990. Chiamato in due circostanze, a stagione in corso nel 1981-192 e dall’inizio nell’estate 1983, Baldi condurrà i rossoneri nei piani alti della Serie C2 sebbene la situazione societaria non fosse delle più serene
Daniele Baldini: reduce da una breve esperienza come allenatore nel suo Empoli, club nel quale ha speso l’ultima parte della sua carriera con i galloni di capitano, il trainer fiorentino viene scelto da Aldo Grassi per guidare la Lucchese nella stagione del centenario (2004-2005) puntando sulla linea verde. I colpi esterni iniziali ai danni di Frosinone e Cremonese (vincitrice poi del girone A della C1) illudono l’ambiente, prima che una lunga spirale negativa faccia precipitare in classifica i rossoneri. Baldini verrà esonerato dopo un pesante 4-0 subito a Mantova; sarà la sua ultima gara da capo allenatore. Dall’estate 2005 fa parte, come collaboratore tecnico, dello staff di Luciano Spalletti
Francesco Baldini: se da difensore centrale le sue stagioni a Lucca possono essere catalogate positivamente, l’avventura da tecnico è da dimenticare. Scelto dall’allora dg Giovanni Galli nell’estate 2015 per guida una formazione con diversi carneadi, Baldini viene esonerato il 27 ottobre dopo aver conquistato la miseria di cinque punti in otto giornate. Richiamato nel successivo febbraio 2016 dopo il cervellotico esonero di Lopez, si dimetterà quattordici giorni dopo un turbolento alterco con il preparatore dei portieri Biato accaduto al termine di un mesto interno con il Santarcangelo
Ottavo Barbieri: bandiera del Genoa degli anni 20’, Barbieri viene ingaggiato, dopo una lunga gavetta nelle serie minori, per guidare la Lucchese in A nella stagione 1949-1950. La sua esperienza, purtroppo, si arresterà bruscamente a dicembre quando compariranno i primi sintomi di una malattia che lo porterà rapidamente il 28 dicembre 1949.
Marino Bergamasco: storico vice allenatore di Nereo Rocco, il tecnico dagli occhiali spessi inizia la propria carriera da capo allenatore proprio al Porta Elisa nella stagione 1971-1972. Nel girone A della C Bergamasco riuscirà a plasmare una formazione capace di veleggiare sempre a metà classifica. Richiamato sei anni dopo alla guida di una Lucchese protagonista di una faraonica campagna acquisti, su tutti Ghetti e Bonaldi, per arrivare in cadetteria, Bergamasco non riuscirà a dare la svolta ai rossoneri venendo esonerato alla 19° dal rientrante Meregalli
Mido Bimbi: verace pisano con un passato in A negli anni 50’ con le maglie di Livorno e Lazio, Bimbi diviene allenatore della Lucchese, allora in C, nel corso della stagione 1964-1965 subentrando a Zavatti non andando oltre un piazzamento di metà classifica. Confermato nel torneo successivo, Bimbi deve fare i conti con una difesa ballerina che vanifica la buona vena prolifica di un reparto offensivo dove è Buglioni a fare la voce grossa con 13 reti. Un rendimento altalenante fa navigare i rossoneri nei bassifondi: l’esonero arriva a tre turni dalla fine quando ormai è troppo tardi per evitare la caduta in D.
Renato Bodini: Arrivato a Lucca per disputare gli ultimi gettoni di una carriera spesa tra Roma, Milan e Liguria, Bodini II sarà il primo caso di allenatore-giocatore. Correva l’annata 1941-1942, quando la Lucchese retrocedette all’ultimo posto della Serie B con undici punti, con 24 go all’attivo e ben 104 segnature subite.
Bruno Bolchi: prima storica figurina Panini ad essere data alle stampa, il popolare “Maciste”, quattro promozioni dalla B all’A, arrivò a Lucca nell’estate 1995 per la quinta stagione consecutiva in cadetteria della Pantera targata Maestrelli. L’avvio è traumatico con sette punti conquistati in nove giornate. Il rimpasto novembrino del mercato provocherà una prima svolta: fuori Suppa, “Ciccio” Grabbi e Caruso, dentro Giovanni Galli e Roberto Paci, tornato al Porta Elisa dopo tre mesi vissuti alla corte di Ancelotti in quel di Reggio Emilia. La squadra cambia passo sospinta dai 14 gol di Rastelli, dai sei di Cozza e dallo stesso Paci. La Pantera risale fino al quinto posto con il sogno Serie A che sfumerà soltanto alla quartultima con il 2-0 subito dal Bologna, una delle quattro promosse assieme a Reggiana, Perugia e Verona. Confermato nella stagione successiva Bolchi verrà sostituito alla ventiduesima giornata.