Com'era prevedibile, Aurora Immobiliare, uno dei tre soggetti che avevano preso parte all'impresa destinata a realizzare il nuovo stadio Porta Elisa, di fronte al niet definitivo del comune, non l'ha presa bene. Anzi. Così ha deciso di rivolgersi al tribunale amministrativo della Tosca e chiedere inoltre, affidandosi ai propri legali, un congruo risarcimento danni al comune di Lucca.
Siamo dispiaciuti della decisione del Comune che priva la città e la squadra di una grande opportunità - dichiara Antonio Ciuffarella per l’Aurora Immobiliare - È la prima volta che un Comune sostiene che un’opera realizzata con fondi interamente privati non è sostenibile economicamente, nonostante il Piano Economico e Finanziario del Progetto sia stato asseverato secondo legge da un ente abilitato, certificandone così la sostenibilità. Alcune delle richieste del
Comune erano irrealizzabili ed illegittime e pertanto abbiamo proposto di prorogare i termini, ma di fronte al secco diniego del Comune ho già dato mandato ai nostri legali di impugnare gli atti presso il Tar della Toscana, con tutte le richieste di danno conseguenti alle ingenti somme già spese ed a quelle che il Progetto avrebbe generato.
Sicuramente - conclude Ciuffarella - un progetto di ristrutturazione minimale dello Stadio non è di nostro interesse e questo si che sarebbe insostenibile senza
fondi pubblici. La nostra proposta progettuale prevede un impianto di ultima generazione, degno di una città che abbia ambizioni di crescita, di sviluppo, di servizi per la città e di sostenibilità per la squadra di calcio, una città come Lucca merita questo.