A.S Lucchese
Sindaco e assessori in visita di solidarietà alla Lucchese 1905 sul campo di Saltocchio. Il Mercatino del pesce pagherà le spese della trasferta a Sestri Levante
In quello che è sicuramente il momento più difficile per la Lucchese 1905, con il mancato pagamento degli stipendi da parte dell’attuale ultima, a dir poco, “evanescente” proprietà…
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Il presidente e amministratore della Lucchese Giuseppe Longo si dimette e fissa l'assemblea della società per il 25 febbraio
Il numero uno - ma quanto ce ne sono stati e quanti ce ne saranno da qui alla fine? - della Lucchese 1905 annuncia le proprie dimissioni senza spiegare alc unché e lanciano un appello all'amministrazione comunale affinché provveda a fare qualcosa - della serie mettersi le mani in tasca? - per il futuro della società rossonera
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Gorgone, un allenatore solo contro tutti: "Niente stipendi, siamo stati abbandonati, non c'è nessuna società"
Mister Gorgone si presenta in sala stampa assieme al direttore Claudio Ferrarese ed al direttore generale di Sanbabila s.r.l Riccardo Veli. “Gli stipendi, ad ora, non sono stati ancora pagati – esordisce l’allenatore – e non credo che verranno pagati da nessuno"
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Una Lucchese mai doma rimonta e batte il Perugia al Porta Elisa
La Lucchese vince 2-1 grazie ad un secondo tempo di rara intensità ed in cui ha letteralmente annichilito gli ospiti che pure erano andati in vantaggio nei primi minuti dell’incontro con Matos
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Lucchese col fiato sospeso: il Comune non ha interlocutori e vanta crediti dal gruppo Bulgarella. Saltocchio che fine farà?
Siamo molto vicini alla catastrofe e se entro stasera non verranno pagati circa 700 mila euro per stipendi e adempimenti vari, allora sarà davvero la fine annunciata già nei giorni scorsi. Intanto non si riesce a comprendere chi sia il proprietario della società rossonera e anche il sindaco Pardini non solo è preoccupato, di più
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Lucchese 1905: l'amministrazione comunale interagirà con il club solo tramite atti formali
L'amministrazione comunale di Lucca, consapevole dell'importanza che la Lucchese 1905 riveste per la città e per la sua comunità sportiva, sta seguendo con la massima attenzione l'evolversi della preoccupante situazione societaria del club
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Nico Venturi, addetto stampa ufficiale, lascia la Lucchese 1905: "Non me la sentivo più di continuare in questa situazione"
L'addetto stampa rossonero ha rassegnato le dimissioni e, a partire da lunedì 3 febbraio. non sarà più alle dipendenze della società. Una decisione personale che non solo apprezziamo, ma che riteniamo giusta visti anche i tempi e i personaggi che sono piombati nell'universo calcistico di questa città
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Non c'è trippa per gatti: la Lucchese perde anche contro la Pianese, la nuova società è come la precedente
Con un gol per tempo, di Nicoli e Mignani, la Pianese si impone nel derby toscano contro la Lucchese. Risultato bugiardo, a dire il vero, perché i ragazzi di mister Gorgone ci hanno provato in tutti i modi a rimettere in piedi la partita, sia nel primo che nel secondo tempo
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Contro la Pianese per portarsi a casa tre punti
Per la 25^ giornata del campionato di Serie C, girone B, si affronteranno domani, allo stadio Comunale di Piancastagnaio, Pianese e Lucchese 1905. Derby toscano, quindi,…
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Mercato di riparazione in casa rossonera: che senso ha tutto questo?
Continuano, in casa rossonera le operazioni del mercato “di riparazione”, a pochi giorni dalla sua chiusura. Vediamo quelle ufficializzate, nelle ultime ore, dalla società del presidente Giuseppe Longo. Dopo…
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Si è presentata oggi la nuova proprietà dell’AS Lucchese 1905. Il presidente Longo ed il dg Veli dichiarano: “Puntiamo ad ottenere la salvezza e ad avere una società forte e mister Gorgone resta al suo posto”
Si è tenuta questo pomeriggio, nella sala stampa “Diego Checchi” dello stadio “Porta Elisa” di Lucca, la tanto attesa conferenza stampa per la presentazione della nuova proprietà della A.S. Lucchese 1905. Alla presenza dei soli, ma numerosi, organi di stampa, unici accreditati per l’occasione, hanno preso la parola ed hanno risposto alle numerose domande dei giornalisti l'acquirente e presidente della Lucchese, l’avvocato Giuseppe Longo (presidente di Sanbabila S.r.l) e il neo direttore generale, Riccardo Veli.
Erano presenti anche Umberto Bruno e Pasquale Matarrese, responsabili dell’area tecnica. “Grazie per la pazienza – ha esordito Longo – ma l’operazione è stata valutata in tutte le sue sfaccettature. Abbiamo agito d’urgenza a causa delle condizioni di salute di Bulgarella. Sanbabila S.r.l avrà, presto, un assetto economico più stabile e pregnante. È stata fatta una new diligence ed ognuno risponderà delle proprie posizioni. Approfitto per precisare, in questa sede, la rappresentazione che è stata fatta della mia persona. La mia attività, per la chiesa di Napoli è da imprenditore, sia come avvocato che come amministratore. Il mio ruolo nel mondo del calcio è come quello di tanti altri presidenti di società sportive.
Chi sono gli investitori?
“Ancora non posso fare nomi, ma li conosco. Preferisco non pronunciarmi – ha detto il direttore generale. Il problema della squadra nasce dalle ambizioni errate di inizio stagione, dopo i risultati dello scorso campionato. Obiettivo è la salvezza. Tutto quello che è stato detto di più è un errore che non va ripetuto. L’allenatore Gorgone resta alla guida della squadra. Bisogna guardare le prestazioni e, negli ultimi mesi, la squadra è viva e ci sono state difficoltà che non hanno riportato l’esito sperato.
Rinforzi?
“Ci saranno ed individueremo giocatori che siano funzionali al gioco del mister e congeniali al suo gioco. Cercheremo di fare il bene della squadra e della città. Ora ci dobbiamo concentrare sulla partita di venerdì. Chiedo solo una cortesia ai tifosi. Diamo una mano ai giocatori che, adesso, sono in difficoltà".
L’attuale compagine proprietaria è un passaggio ad una proprietà successiva?
“Non siamo scappati di casa - ha detto Longo. Se dietro c’è un progetto è perché ci abbiamo creduto. L’accelerazione della trattativa è stata dovuta alle condizioni di Bulgarella.
Il rapporto con l’amministrazione è un tasto dolente, chiediamo?
“La porta è sempre aperta – ha detto l’avvocato Veli. Quando si arriva in una città il primo contatto è proprio con l’amministrazione”.
C’è stata un’interlocuzione precedente, salvo poi scoprire che l’amministrazione non sapesse niente dei neo acquirenti.
“Ho sentito il sindaco il 14 gennaio – ha continuato Longo, che era a Roma. Il 15 ho fatto presente che avrei avuto il piacere di incontrarlo e con me è stato carinissimo. Avrei voluto incontrarlo, subito dopo, per dialogare. Il mio invito, però, non è andato a buon fine. Sono a disposizione del sindaco. Metto da parte ogni mio pensiero personale e sono a completa disposizione dell’amministrazione comunale. Si continua a perdere di mira i veri obiettivi della squadra, tra cui la salvezza ed i risultati. Vorrei lavorare, piuttosto che apparire. Non ci sono notizie di prima mano e si fanno idee sulle informazioni degli organi di stampa ed i tifosi seguono quello che gli viene detto. Io sarò presente durante tutta la settimana”.
Chi ha deciso le regole di oggi, per la conferenza stampa, c’era preoccupazione?
“Nessuna paura – dice il direttore – ma poiché avevamo deciso un incontro solo con la stampa, abbiamo agito come tante società, con accrediti e stop, senza altre presenze”.
Chi sono i soci per la trasparenza che sta alla base di una società seria?
“Ripeto – continua Longo – che si affiancherà un gruppo che arriverà a breve e garantirà un futuro migliore di quello precedente. Il debito importante verrà chiarito con il presidente Bulgarella. Stiamo verificando le passività nascoste e presto faremo il punto della situazione e valuteremo le responsabilità di tutti”.
Il dottor Lo Faso ha detto di aver trattato solo con Longo.
“Confermo – ha concluso il presidente. È naturale che la tifoseria meriti rispetto, ma il progetto che sarà definito sarà portato a conoscenza a breve termine”.
Nessuna cordata lombarda legata a Sanbabila, comunque, e a 15 giorni dal 28 gennaio saranno date le dovute garanzie. Lo stadio non è una priorità assoluta, ma c’è un’idea in mente di sostituire il manto attuale con uno sintetico per evitare problemi che abbiamo riscontrato nel corso di questa stagione, particolarmente piovosa.
Settore giovanile?
“Sarà al centro di una massiccia operazione - dice il direttore generale - che inizierà dal 4 febbraio, dopo che ci saremo dedicati a squadra e mercato, che sono prioritari”.
Questione mister?
“Mai pensato di sostituirlo- dice Veli – perché i ragazzi sono con Gorgone ed anche molto legati a lui. Mi sembra che sia mancata solo un po' di fortuna. A Rimini potevamo vincere, ma non è andata così. La squadra è giovane e paga dazio per problemi di “testa”. Il mercato dipenderà dalle richieste del mister. Siamo in cerca di tre giocatori, uno per ruolo. Lavoreremo su quelli deficitari, ed in uscita, se poi qualcuno volesse andare via, valuteremo. E del mercato continuerà ad occuparsene il direttore sportivo Ferrarese, che è qui presente oggi”.
Per chiudere il discorso, salvezza obbligatoria, ma la piazza è preoccupata del futuro della Lucchese, e spera di avere una società forte alle spalle. Che progetto avete?
"Il mio contratto è triennale – conclude Veli – e punteremo ad avere una squadra salva con una società forte e, entro quindici giorni, faremo il punto della situazione”.
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Storie già viste, percorsi già conosciuti, destini già segnati. La Lucchese 1905 che il gruppo Bulgarella aveva acquistato annunciando l'intenzione, addirittura, di arrivare in serie A - puttanate di questo livello sono, davvero, delle perle - dopo aver fatto lingua in bocca con lo sceriffo e il sindaco Pardini sempre pronti a correre un po' di qui e un po' di là per spiegare ai tifosi-elettori che tutto filava liscio come l'olio, è stata ceduta senza nemmeno una parola o anche una lettera - alla serva - con cui si descrivessero le ragioni. Certo, il patron Andrea sta male, parecchio pare, ma ciò non giustifica la presa in giro di una città intera e lasciamo stare che a sinistra di calcio comprendono quanto noi di fisica quantistica per cui alla fine i Nuovi Venuti, cordata milanese, hanno rilevato la società che, a detta di qualcuno, avrebbe debiti per oltre 1 milione e 500 mila euro, ma non hanno aperto bocca su chi provvederà a pagare quelli dei fornitori e creditori lucchesi.
Il 22 gennaio alle 16 conferenza stampa aperta solamente e giustamente alla stampa che, però, dovrà seguire le regole dettate dalla dirigenza rossonera che non ha voglia di sentire contestazioni né, tantomeno, sentirsi rompere i coglioni. Quindi, giornalisti, siete avvisati.
Il questore ha ritenuto premunirsi e chiudere l'area ai non addetti ai lavori. Solo chi è stato accreditato potrà accedere e varcare la zona. Ci saranno anche degli steward a controllare che nessuno si avvicini, tantomeno qualcuno della giunta o della tifoseria.
Dopo che Quirini è stato venduto al Milan proprio oggi, chissà dove finiranno i soldi. In sostanza la nuova società è entrata e la prima cosa che ha fatto è mettersi in cassa i soldi del miglior elemento.
Peraltro sarà presentato il nuovo allenatore, dopo che è stato silurato come era prevedibile, ma senza dirlo a nessuno, il povero Gorgone che in tutti questo mesi ha dovuto mangiare parecchia merda dimostrando di possedere carattere e umanità. Sulla panchina, da ieri, siede tale Agenore Maurizi da Colleferro, un passato tutt'altro che ricco di risultati, tra serie minori e anche il calcio a 5. Che cosa abbia fatto questa città per vedersi piovere in casa una situazione sportiva e dirigenziale come questa, davvero non si capisce o, forse, si comprende anche troppo bene.
Il signor Longo o qualche altro dei dirigenti made in Milan o giù di lì, dovranno spiegare, prima di tutto, come hanno preso la Lucchese, quanto l'hanno pagata e come, quali impegni hanno preso con i creditori-fornitori della città di Lucca che erano rimasti a (mezza) bocca asciutta fidando nelle promesse di Bulgarella. Un settore giovanile allo sfascio, una società peggio ancora, una Lucchese che stava scivolando verso l'abisso e non si comprende come possa adesso, senza soldi, uscirne, un comune che è stato preso per il culo, letteralmente, al punto di non sapere niente di ciò che stava concretamente accadendo e che si era fidato della parola di un imprenditore siciliano e del suo braccio destro Lo Faso che, poi, sono spariti secondo quanto hanno dichiarato gli stessi amministratori politici.
I giornalisti a una dimensione potranno fare una sola domanda a testa poi zitti e basta. Le domande sarebbero molte di più e dovrebbero porle anche alcuni tifosi che hanno creduto che anche gli asini volano. Invece gli asini non volano. Più.