Tra le opere denunciate dalla polizia giudiziaria per abusivismo edilizio, spicca anche l’ampliamento industriale vicino al lago di Sibolla, che comprende un fabbricato alto ben 23 metri per un volume complessivo di circa 200mila metri cubi. Il procedimento aperto non sorprende Altopascio Verde Socialista, a detta di Roberto Petri e Mario Sarti.
“Le norme dello strumento urbanistico comunale tutelano le aree contigue e il bacino idrografico e idrogeologico del lago, e impongono il trasferimento in zone più idonee degli insediamenti industriali; prescrivono altresì che nei bacini di ricarica del lago sono realizzabili solo parcheggi aventi requisiti di permeabilità, e quindi inadatti, per legge, al transito e alla sosta di automezzi pesanti- ricordano Petri e Sarti- Il nostro gruppo politico, a cui l'intervento urbanistico pare privo dei requisiti di sostenibilità, oltre che un rischio concreto per gli apporti idrici e la biodiversità della riserva naturale del lago, si è espresso sempre per evidenziare all'amministrazione comunale che le norme esistenti, tra cui quelle dello strumento urbanistico, impediscono ulteriori ampliamenti nell'area industriale creata negli anni 60 nel bacino di ricarica del lago”.