“Più che grazie, a Mimmo D’Alessandro noi vogliamo dire complimenti”: queste le parole con cui Samuele Cosentino, vicepresidente di Confcommercio Lucca e Massa Carrara, ha spiegato la decisione dell’associazione di conferire al patron del Lucca Summer Festival un piccolo omaggio, ma di incommensurabile valore simbolico, per ringraziarlo del suo operato.
“Lui non è un benefattore, ma un professionista, un vero professionista a livello internazionale che fa il suo lavoro e lo fa bene- ha proseguito Cosentino, che ha accolto D’Alessandro a palazzo Sani insieme al presidente Ademaro Giovanni Cordoni- Questo è il nostro modo per dire che noi di Confcommercio Lucca e Massa Carrara vogliamo il Summer Festival, e non solo perché crea indotto, ma perché crediamo che sia una manifestazione che riesce a regalare al pubblico e ai fruitori di Lucca l’immagine di una città accogliente, organizzata e operativa, e che sa mettere in luce la nostra capacità di fare, la nostra vocazione turistica e la nostra volontà di ambire ad un turismo di qualità”.
Immagine che è sicuramente stata data dall’edizione di quest’anno, e da una serata in particolare: quella riservata al concerto del maestro Riccardo Muti, che ha celebrato la figura del nostro più grande concittadino, Giacomo Puccini, portando in mondovisione immagini della nostra città di rara bellezza. Proprio in ricordo di questa serata Confcommercio ha deciso di consegnare a Mimmo D’Alessandro, come omaggio, la simpatica statuina di un “Puccini Pop”. “Questo perché la nostra posizione sia chiara e inconfutabile- ha ribadito Cosentino- E per augurarci di proseguire a lungo il percorso a tuo fianco, cercando sempre più un confronto sano e genuino come quello che c’è stato fino a oggi”.
“Per me è un onore oggi essere qui e ricevere questo premio: quando il premio è dato dai commercianti, significa che la città è contenta e felice- ha commentato Mimmo D’Alessandro- Sono veramente felice, e non è una frase fatta: l’edizione di quest’anno ha battuto ogni record e il grande merito è dei commercianti e della città, per il modo in cui sanno accogliere le persone. Lucca è una città bella, educata come diciamo a Napoli: quando vieni a Lucca, ti viene naturale rispettarla. Lucca è diversa, e questo è merito dei lucchesi, che spingono sempre ad alzare l’asticella, tanto che siamo arrivati al punto in cui non so più dove arrivare”.
Il Lucca Summer Festival è in piena salute, un “brand imbattibile” grazie al lavoro di squadra di tutti quanti vi lavorano e alla sfida bonaria con i lucchesi, e pronto ad affrontare qualsiasi sfida futura. “Ho letto in un giornale americano del settore che tantissimi festival stanno chiudendo: invece, Lucca cresce sempre di più- ha dichiarato D’Alessandro- Il cartellone è nato con l’idea di aprire a tutti, tra il pop, il rock, il blues, la musica classica, e dando anche spazio ai giovani, ma senza trascurare la storia: così rimarrà. Per quanto riguarda la distribuzione dei concerti tra piazza Napoleone e il campo Balilla, ho chiesto al sindaco di metterci al tavolo a settembre per ragionarne: la manifestazione è diventata tanto grossa che non si può più lavorare senza certezze. Di sicuro entrambe le location sono intoccabili per me: levare il Lucca Summer Festival da piazza Napoleone sarebbe come snaturarlo, ma il campo Balilla è diventato più che importante, nel corso degli anni ci ha dato delle emozioni impagabili”.
Quello che rimarrà di sicuro è la massima attenzione per la sicurezza e per i monumenti che, ha ribadito D’Alessandro, è stata una priorità indiscussa in questo ventennio abbondante. E per quanto riguarda il cartellone del prossimo anno? “Noi stiamo già lavorando su quello del 2026. Non si può ancora dire niente, ma a settembre, dopo la riunione con le istituzioni, cominceremo a fare gli annunci. Tutti gli altri festival più grandi faticano a starci dietro, perché noi, oltre al business, ci mettiamo la passione”.