Un impegno attivo e costante fin dai primi giorni di lockdown per aiutare sia il settore sanitario che le fasce più deboli della popolazione. Così il Rotary Club lucchese ha fatto sentire la propria presenza sul territorio in un momento storico in cui gli aiuti e il sostegno economico si sono rivelati più indispensabili del solito.
"Servire al di sopra di ogni interesse personale" – dopotutto – è proprio il motto dell'associazione che, fin dalle sue origini, ne fa la propria filosofia. È proprio a partire da questa saggezza che il Club lucchese, come i suoi "fratelli" dislocati in ogni parte del mondo, si impegna ad aiutare e sostenere la collettività nelle forme e nei modi più disparati. Così, fin dalle prime fasi dell'emergenza sanitaria, il Rotary, insieme con il suo Presidente Domenico Fortunato, si è mobilitato per non lasciare soli i pazienti colpiti dal virus, il personale sanitario impegnato in prima linea nella lotta contro la pandemia e le fasce più deboli della popolazione, colpite più di altre dagli effetti economici del lockdown.
"Con la chiusura di marzo tutte le nostre attività si sono fermate – racconta Fortunato – e, di conseguenza, abbiamo concentrato le nostre energie laddove c'era più bisogno in quel momento: l'ospedale. Così, abbiamo preso contatti con il San Luca per capire quali fossero le necessità più impellenti". La prima donazione realizzata durante l'emergenza, infatti, ha riguardato due monitor multifunzione destinati alla terapia intensiva e sub intensiva. Quando la fase uno aveva cominciato ad assestarsi, poi, il Rotary ha dotato l'ospedale di un altro importante strumento medico: "la seconda donazione – prosegue il Presidente – è stata quella di un ecografo portatile indispensabile, soprattutto in fase di dimissione, per effettuare ecografie ai pazienti direttamente nel letto".
Tante idee e tanta voglia di aiutare e dimostrare solidarietà al personale medico-sanitario: oltre alla strumentazione tecnica, ancora più indispensabile in piena emergenza, il Club ha donato anche diverse maschere copriviso ai medici che si dovevano recare a fare i tamponi a domicilio e, quando è stato possibile reperirle, 500 mascherine alla Croce Rossa di Lucca.
"Abbiamo cercato di essere presenti in ogni modo – spiega – e di dimostrare tutta la vicinanza del nostro Club che ha saputo percepire le esigenze più importanti da colmare che, se in un primo momento erano di natura prettamente sanitaria, oggi sono soprattutto economiche".
All'emergenza sanitaria, infatti, ha fatto seguito quella sociale sulla quale ora il Rotary lucchese intende concentrare le proprie energie: il primo passo in questo senso è stato la donazione di mille euro alla Caritas per far fronte all'acuirsi di situazioni di povertà. "Ma le iniziative – come spiega Fortunato – non si fermeranno qui e vedranno ancora l'associazione, nei prossimi mesi, battersi in prima linea in campo sociale".