Anno XI 
Lunedì 24 Marzo 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
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Scritto da Loreno Bertolacci
Cronaca
11 Marzo 2025

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Il dottor Edgardo Giobbi, questore di Lucca, accompagnato dal dottor Alessio Jaci dirigente della Digos lucchese e dal dottor Virgilio Russo capo della divisione anticrimine lucchese hanno tenuto una conferenza stampa sui gravi fatti delittuosi commessi da tifosi ultras lucchesi e perugini la domenica del 23 febbraio. Fatti che sconcertano e che hanno ulteriormente contribuito a danneggiare una Lucchese che non sta navigando in buone acque soprattutto in questi ultimi tempi. Fatti che debbono essere condannati senza se e senza ma, che hanno messo in pericolo chi li commette e anche gli altri che stanno intorno, senza calcolare le conseguenze di queste azioni delittuose proprio sugli stessi soggetti. Ma la polizia c’è stata ed è intervenuta tempestivamente, non con poche difficoltà, individuando un buon numero di responsabili. Come ha riferito il questore che ha aperto la conferenza stampa, gli incidenti avvenuti sull’autostrada A12, all’altezza dell’area di servizio “Versilia Est” intorno alla ore 16 di domenica 23 febbraio, hanno evidenziato la scarsa qualità del sistema di videosorveglianza dell’importante snodo di quell’area di servizio. Ma nonostante tutto la collaborazione e la sinergia tra i vari operatori ha portato, non con poche difficoltà, all’individuazione di diversi soggetti.

Sul posto è intervenuta la polizia stradale immediatamente, ma con forze non sufficienti a contenere gli scontri. Riuscendo ad individuare un buon numero di responsabili anche attraverso i mezzi utilizzati per gli spostamenti dei tifosi. “Amarezza e perplessità - ha sottolineato il questore - in un momento storico in cui la società sportiva rossonera ha la necessita di avere tutto il sostegno possibile da parte dei propri tifosi, voi avete visto che il ministro dell’Interno ha emesso un divieto di trasferta per tutto il campionato per i tifosi della Lucchese. La follia di ultras che si dicono devoti al tifo dei propri colori ha fatto in modo tale che non possano supportare la propria squadra in trasferta. E questo ancora è abbastanza inspiegabile un comportamento come questo con le relative conseguenze.” Per un tipo di tifo violento e tutte le forme di manifestazione di violenza, ha ribadito Giobbi, noi andiamo fino in fondo, punendo tutti quelli che si rendono responsabili di manifestazioni incivili.

La parola è passata poi al dirigente della Digos, Alessio Jaci, che ha sottolineato e descritto le modalità di individuazione dei soggetti responsabili dei disordini, nonostante il sistema di videosorveglianza deficitario. “I tifosi del Perugia erano già all’interno dell’area di servizio con i minivan parcheggiati nella parte retrostante della stessa e sembrava che si stessero preparando a fronteggiare la minaccia delle tifoserie lucchesi.” - ha proseguito Jaci - Lo scontro è durato una decina di minuti interessando tutta la carreggiata autostradale con grave pericolo alla circolazione. Un centinaio di tifosi da Perugia e una sessantina di tifosi lucchesi, tutti con volto travisato con caschi, passamontagna, cappucci occhiali da sole e muniti di bastoni, bottiglie di vetro, catene e una pistola con spray al peperoncino. Insomma attrezzati per una vera e propria guerriglia.

Per ultimo il dottor Virgilio Russo ha spiegato come è stato organizzato il servizio di sicurezza: “Sia in arrivo che in partenza abbiamo blindato il percorso dei perugini. Gestita bene la cosa e tutto era andato bene, ma dopo sei giorni avete visto quello che è successo.” - ha proseguito Russo - “L’autostrada è un fiume di macchine ed è facile impattare in ostacoli non previsti sulla carreggiata. Gli scontri sono avvenuti all’inizio sulla corsia di accelerazione e successivamente su tutta la carreggiata nord con reale e concreto pericolo alla circolazione. “

Sono stati emessi 14 Daspo in totale per ora: 6 nei confronti di tifosi lucchesi e 8 nei confronti di tifosi perugini. Età compresa tra i 18 e i 64 anni, quindi giovani e personaggi in triste carriera di tifosi. Tifosi, si fa per dire, che con il loro comportamento danneggiano e hanno danneggiato le due squadre e fanno tanto male a uno sport tanto nobile quanto sentito come il calcio.

Fortunatamente, come ha voluto sottolineare il questore, dopo un immane ed encomiabile lavoro, le indagini della Digos lucchese, in concorso con quella di Perugia, stanno consentendo di ricostruire i fatti e le singole responsabilità. Identificati e indagati, per i reati di rissa e interruzione di un servizio pubblico, aggravati dalla circostanza di aver commesso il fatto durante una trasferta a causa di manifestazioni sportive, come scritto sopra, per il momento 14 ultras sia lucchesi che perugini. Ma le indagini sono ancora in corso e senz’altro questo numero può essere destinato a crescer. Purtroppo c’è anche sa segnalare che nell’ occorso, uno dei compartecipi tifoso lucchese  quarantenne, è stato costretto a ricorrere alle cure mediche presso l’ ospedale Unico della Versilia per una frattura, cagionata da una spranga, con prognosi iniziale di 40 giorni. Questo è il risultato di tali gesti. 
Le indagini hanno evidenziato anche come i perugini abbiano atteso in massa, sul retro dell’autogrill, il momento propizio per l’agguato; infatti non erano entrati nella struttura, ma avevano atteso sul piazzale l’arrivo dei lucchesi. Una vera e propria imboscata, con diversi, tra perugini e lucchesi, che indossavano caschi e altri strumenti per nascondere la propria identità.

Qualche perugino aveva addirittura camuffato parzialmente la targa con un nastro adesivo per tentare di scongiurare la propria identificazione. Non ci sono parole per descrivere ancora quanto è accaduto.

Dei 14 daspati, 4 hanno anche l’obbligo di firma in questura quando le rispettive squadre giocano sia in casa che fuori casa, poiché colpiti in precedenza da pregressi Daspo, obbligo che viene convalidato dal Tribunale. I vari provvedimenti vanno da 3 a 7 anni, per un totale di 56 anni complessivamente.
Nel 2024 sono stati emanati 13 Daspo, a fronte dei 27 già emanati nel 2025. I tifosi Lucchesi colpiti da Daspo dal 2024 sono 32. Un brutto traguardo raggiunto per una squadra, quella della nostra bella città, che ha bisogno di tutto tranne di una tifoseria come questa. Auguri alla Lucchese e pene esemplari per chi infanga il suo nome.

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