Anno XI 
Mercoledì 27 Novembre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO
claudio
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Scritto da Redazione
Cronaca
25 Giugno 2024

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“Presso tutti gli impianti di calcio di proprietà comunale continuano a essere svolte manifestazioni con presenza di pubblico, in violazione delle concessioni stipulate con il comune e in assenza delle necessarie autorizzazioni”: a denunciarlo è la Real Academy Lucca nella persona del presidente Claudio Polonia, in una relazione indirizzata, tra gli altri, alla procura della repubblica.  
Come prosegue a spiegare Polonia, le concessioni prevedono espressamente il divieto, per il concessionario, di utilizzare l’impianto per manifestazioni con presenza di pubblico, come è stato precisato e ribadito dallo stesso ufficio sport del comune di Lucca in una nota emessa alla USD Sanvitese, con la quale ha negato la possibilità di installare bagni mobili chimici presso l’impianto in quanto lo stesso “non è autorizzato per manifestazioni con presenza di pubblico, così come indicato all’art. 2 comma 1 della concessione”. Precisazione che, dichiara la relazione, non è mai emersa né è mai stata evidenziata dagli uffici comunali per tutti gli altri impianti in concessione. 
“Allora, come hanno fatto e come fanno le società concessionarie a fare attività con presenza di pubblico continua, anche ben oltre le 200 persone, peraltro paganti?- si domanda allora il presidente Polonia- Le società concessionarie hanno realizzato gli interventi necessari per ottenere la licenza di pubblico spettacolo? A quanto ci risulta, gli uffici del comune non hanno mai fatto verifiche in tal senso, permettendo deliberatamente attività in disprezzo della vigente normativa, e tutte le società di calcio nel corso della scorsa stagione, ma anche adesso, con lo svolgimento dei campi estivi, hanno utilizzato e continuano ad utilizzare gli impianti e le strutture ivi presenti, del tutto noncuranti del fatto che le tribune fossero, e siano ancora, irregolari, non sicure e inibite all’utilizzo”. 
La situazione si fa ancora più curiosa dal momento che tanti eventi si sono svolti in spazi al coperto e a molti ha presenziato lo stesso assessore allo sport Fabio Barsanti, come risulta da molte foto presenti sul web. “Senza dimenticare che lo stesso assessore Barsanti, sin dal suo insediamento, ha effettuato tutta una serie di sopralluoghi presso i vari impianti (escluso San Cassiano, guarda caso), e non si è mai accorto degli abusi e delle condizioni in cui questi versavano?- si osserva ancora- Ha addirittura partecipato al sorteggio dello scorso anno del settembre lucchese, in un tendone abusivo, e come ha fatto a non rendersi conto delle situazioni dei vari impianti?”
Lo stesso comune ha ammesso, in un articolo pubblicato in data 12/06/2024 su Lucca in Diretta (“Impianti sportivi, estate di lavori e di progetti. Prorogata di una settimana la gara per il Palatagliate”), che le tribune degli impianti di calcio non sono a norma, precisando che le stesse sarebbero state chiuse. “Eppure, lo stesso comune non si è mai preoccupato di verificare se queste tribune non a norma siano davvero state chiuse e non utilizzate dalle varie società concessionarie- denuncia Claudio Polonia- Inerzia degli uffici che è perdurata nel tempo, nonostante le segnalazioni fatte dallo scrivente a seguito del provvedimento del 05/10/2023 che ne vietava l’uso e alle cui segnalazioni nulla è seguito”. 
Sempre il comune, nel medesimo articolo, ha dichiarato di aver proceduto alle verifiche degli impianti “dopo l’esposto del presidente Polonia”. Come mai, ci si domanda allora, è stato necessario un esposto da parte di un cittadino lucchese per far muovere gli uffici e cominciare ad effettuare verifiche che, ribadisce la relazione, devono essere cose ordinarie e non straordinarie? 
“Senza contare il fatto che dall’esposto del sottoscritto è trascorso circa un anno e tutte le società concessionarie di impianti hanno proseguito a fare attività in impianti irregolari, non sicuri, privi di certificazioni e attestazioni di legge e senza alcuna autorizzazione alla presenza di pubblico- viene ancora denunciato- Eppure, guarda caso, proprio (e solo) alla Real Academy è stata revocata nel giro di un paio di mesi la concessione… Solo nei confronti della Real Academy le procedure sono state snelle, veloci, senza possibilità di valutare composizioni bonarie e sanatorie… Solo nei confronti della Real Academy sono state attivate contestazioni, verifiche e controlli completati nel giro di qualche mese… Solo nei confronti della Real Academy gli uffici comunali hanno adottato il pugno di ferro, mentre ora, dopo quasi un anno dall’esposto, gli stessi uffici comunali affermano che procederanno alla messa a norma di tutte le tribune degli impianti di calcio”. 
Risulta peraltro che, dopo un anno, i controlli non siano ancora terminati, dal momento che lo stesso Barsanti ha affermato che “Sta per terminare la ricognizione di tutti gli impianti di calcio del comune per metterli a norma”. Eppure, durante tutto questo periodo, gli impianti sono rimasti aperti ed utilizzati dalle società concessionarie. “Ma, se gli impianti non erano, e non sono, a norma, perché non sono stati chiusi?- si chiede ancora il presidente della Real Academy- Perché gli uffici comunali non hanno emesso alcun provvedimento per sospendere le attività negli impianti non a norma? Di fatto, in una situazione del genere gli uffici competenti hanno giocato con la sicurezza dei bambini, dei ragazzi, delle famiglie, dei tecnici e degli utenti in generale”. 
La relazione solleva inoltre il dubbio se gli impianti siano dotati di tutte le certificazioni di conformità di impianti elettrici, idrici e gas, se siano stati depositati i progetti al genio civile per quelli ove sono presenti gli impianti d’illuminazione per i campi da gioco, e se siano state effettuate le prove di laboratorio sui materiali impiegati. Polonia dichiara infatti di aver eseguito una serie di accessi agli atti presso gli uffici comunali, senza rinvenire niente di tutto ciò negli incartamenti messi a disposizione dal comune di Lucca. 
Ancora, nell’articolo di Lucca in Diretta l’assessore Barsanti afferma di aver “dato l’incarico a un professionista che desse le indicazioni per intervenire sugli impianti e metterli a norma. Entro l’anno li riapriremo tutti con priorità per settembre per quelle società che hanno la scuola calcio”. Gli impianti, tuttavia, non sono mai stati chiusi, rimanendo aperti, utilizzati e con continua presenza di pubblico, anche sulle tribune non a norma. 
“Perché Barsanti dice che riapriranno gli impianti, quando gli stessi non sono mai stati chiusi? Perché spendere altri soldi pubblici per incaricare un professionista, quando invece le attività di verifica e controllo dovevano essere ordinarie e svolte dagli uffici comunali competenti? Perché ora, e solo ora, il comune decide di mettere a norma gli impianti e le tribune, quando, se gli interventi fossero stati fatti via via nel tempo, i costi sarebbero stati sicuramente di gran lunga inferiori?- domanda il presidente Polonia- Come mai gli uffici comunali non hanno verificato in tutti questi anni (se non decenni) se le società concessionarie abbiano realizzato o meno gli interventi e le migliorie previste e programmate e che si erano impegnate a realizzare al momento dell’affidamento degli impianti in concessione? Ricordiamo che gli impegni presi dalle società concessionarie di realizzare i miglioramenti sono garantiti da polizza fidejussoria: quindi, se non fossero stati eseguiti nei tempi e nei modi previsti ed indicati, gli uffici comunali avrebbero dovuto procedere ad incamerare le polizze. Lo hanno fatto?”
Ma non finisce qui: la relazione rileva infine che, sebbene tutti gli impianti oggetto di concessione siano privi di rilevanza economica, durante l’anno le società, oltre alla quota d’iscrizione dei propri tesserati, svolgono tutte attività di bar e ristorazione. Viene da domandarsi dunque se gli uffici competenti abbiano mai svolto verifiche sulla legittimità o meno in capo alle società per poter svolgere attività di bar, somministrazione e ristorazione e se le società siano dotate delle licenze necessarie per svolgere tali attività. 
“Le società sono dotate di registratori di cassa per emettere gli scontrini? Le società dichiarano gli incassi provenienti dalle attività di bar e somministrazione? Questi incassi sono presenti nei bilanci delle società? In tutti questi anni, le società hanno correttamente imputato nei bilanci gli incassi? Hanno pagato le tasse su questi incassi? Le società svolgono tali attività all’interno di spazi e strutture regolari, conformi ed autorizzate? Le strutture in cui vengono svolte queste attività sono sicure e dotate di impianti certificati?“
“Ma non solo, perché ci risulta persino che le società prestano le strutture e gli impianti concessi di proprietà comunale ad istruttori privati per svolgere tecnica individuale, facendo così un vero e proprio business; senza tralasciare la realizzazione di campi estivi con quote settimanali per bambino oltre i 100 euro. Dove finiscono questi soldi? Tutti questi introiti sono dichiarati e riportati nei bilanci delle società concessionarie? Gli uffici comunali deputati a siffatti controlli hanno effettuato annualmente le verifiche, così come indicate anche nelle concessioni?- sono le ultime, pregnanti domande poste dalla relazione- Tra l’altro, ci risulterebbe che alcune delle società concessionarie riscuotono persino i ticket comunali per la realizzazione degli stessi campi estivi: cosa davvero paradossale se si pensa che trattasi di impianti di calcio di proprietà comunale e la concessione non prevede la possibilità di subaffitto ad altri soggetti giuridici”.
La relazione si chiude sull’augurio di ricevere riscontri esaustivi in merito ai quesiti posti, almeno questa volta.

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