Anno XI 
Mercoledì 27 Novembre 2024
- GIORNALE NON VACCINATO
claudio
claudio5

Scritto da Redazione
Cronaca
31 Maggio 2020

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Anche se ho studiato le materie classiche, che sicuramente conosco meglio di tanti Soloni dell'informazione di regime – vedi Fabio Fazio, tanto per non fare nomi - che prendono, con i soldi pubblici, stipendi faraonici per fare propaganda politica sulle reti nazionali, la mia formazione è di tipo tecnico, e come tecnico apolitico sono abituato a ragionare con logica e pragmatismo e non ad arrampicarmi sugli specchi a caccia di voti.

Questo preambolo per riferirmi alle incisive dichiarazioni del governatore di Bankitalia Vincenzo Visco che, lasciati da parte i niagara di retorica stile andrà tutto bene, è stato concreto ed ha fatto un'allarmante previsione. Meno 13% il PIL italiano per il 2020. Cosa comporta, con ragionamento logico? Che l'anno prossimo avremo un 13% di poveri in più, o comunque se non di poveri, di gente che avrà pochi soldi e quindi dovrà stringere la cinghia, non potrà spendere, non frequenterà i ristoranti, non andrà in vacanza, non comprerà vestiti, non frequenterà impianti sportivi. Altra cattiva notizia per gli imprenditori e per lo sport.

Ancora, con ragionamento logico, concludo che, pur se tutto questo pandemonio si concludesse la prossima estate, anche se il governo circense e gli oracoli del rischio zero si adoperassero per restituire fiducia alla gente invece che terrorizzarla, l'anno prossimo gli imprenditori e lo sport dovranno fare i conti con entrate che partiranno da meno 13% per poi risalire faticosamente. Provate pure a smentirmi, ma la logica di Don Mariano Arena, il Giorno della Civetta di Damiano Damiani – sono un ignorante io, so poche cose, so che sotto il naso teniamo la bocca, più per mangiare che per parlare – è sempre la logica che rende meglio.

Quindi, il governo guidato da Ridolini – il cinema muto, dopo un secolo, è di nuovo attuale – dovrebbe anche tener conto che le sofferenze, per le partite IVA, saranno ben lungi dal terminare anche quando le belle parole piene di vento quali distanziamento sociale, ingressi contingentati, sanificazione straordinaria etc. andranno finalmente in soffitta. Un mio amico viareggino diceva, mi par mill'anni che finisca.

A tutto questo aggiungiamo l'uscita dell'illustrissimo direttore dell'Istituto Superiore della Sanita, tal Silvio Brusaferro, il quale, per non perdere il palcoscenico e per non deludere i suoi padroni, si è sentito in dovere di farci sapere che dobbiamo aspettarci la seconda ondata di contagi. Diceva il grande cantore viareggino Egisto Malfatti: in carrozza da Berto guidata, da pogo è passata Madama Dorè; co' budelli dell'ultima ondata va in giro agghindata per falli vedè. Modifico un poco Egisto: con i profeti della seconda ondata va in giro agghindato per fassi vedè.

Quindi poche le speranze di un cambio di strategia, una volontà politica di dare una sterzata al paese, di restituire fiducia. Evidentemente sono molti gli interessati al mantenimento di questo status quo e non solo i loschi faccendieri nemici del popolo che ti vogliono infilare un chip sotto la pelle, una app nel cellulare o contrabbandarti caramelle di menta come fossero il vaccino.

Ma c'è pure la chicca finale. Il governo del cinema muto dovrebbe anche tener conto che, per quanto riguarda lo sport dilettantistico, ha creato una perfetta concorrenza sleale. Gli impianti sportivi gestiti direttamente dalle pubbliche amministrazioni o da loro partecipate – non sono pochi – possono tranquillamente permettersi di spendere cifre paurose per soddisfare le pretese degli oracoli del rischio zero, per fare la sanificazione dei tombini alle tre di notte, come se il nuovo sport nazionale fosse quello di leccare per terra, di fare la sanificazione dei ciottorini, bignori, trabiccoli, ammenigliori, barbagianni, moccoli, e mutande da sgrumà – scusate il dialetto viareggino, ma è sempre più comprensibile del decreto rilancio - come se fosse provato che gli asintomatici, novelli Re Mida, tutto quello che toccano diventasse lebbroso. Ben poco importa agli amministratori pubblici se l'impianto sportivo lavora in perdita.

Tanto, forza con le delibere di giunta, così l'opposizione neppure esercita quel controllo sul denaro pubblico che è uno dei principi della democrazia, e con i soldi dei polli che ti hanno votato si ripianano i debiti. Ma il gestore privato questo non se lo può permettere, emulo di Ridolini, non so se ti è chiaro. Il gestore privato, in perdita, deve frugare nelle proprie tasche, non in quelle dei contribuenti. Questa è un'altra criminale manovra per dare i soliti calci nei denti alla libera iniziativa e per sostenere vergognosamente il rozzo statalismo.

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