In merito all’intervento del sindacato autonomo liberale sulla stanza per i detenuti all’ospedale “San Luca”, l’azienda USL Toscana nord ovest precisa che la stanza blindata in questione è sempre stata in funzione ed è stata utilizzata regolarmente per la degenza dei pazienti sottoposti a regime di custodia in carcere fino a poche settimane fa quando si è verificato un grave episodio che reso necessaria la temporanea sospensione dell'uso della struttura. Una persona sottoposta a trattamenti sanitari ha infatti danneggiato in maniera seria la stanza, provocando ingenti danni strutturali e impiantistici.
Il personale della ditta incaricata della manutenzione ha provveduto a mettere in sicurezza i locali e a effettuare alcune delle riparazioni necessarie.
Il danno arrecato richiede però anche la sostituzione di alcuni componenti impiantistici speciali, non di semplice e rapido reperimento, adeguati a un locale come questo, che deve essere ad alta sicurezza.
Per tale motivo al momento l'assistenza ospedaliera ai detenuti viene erogata in reparti specialistici, sempre avendo cura di predisporre l'utilizzo della stanza a uso singolo, in modo da poter consentire la permanenza del personale di vigilanza carceraria, come peraltro avviene in tutti gli ospedali non dotati di struttura ad hoc.
Questo, ovviamente, in attesa che la stanza blindata ritorni a disposizione all’interno dell’ospedale “San Luca”.