Si è svolta, per il quinto sabato consecutivo, la manifestazione pacifica delle Mascherine Tricolore in piazza Napoleone alle 17:30 per protestare contro le politiche nazionali del governo.
Nella giornata di oggi, rispetto alla scorsa settimana, sono state raccolte firme per una petizione rivolta al sindaco e al consiglio comunale di Lucca nella quale si possono riassumere cinque punti significativi: ricorrere ad immissioni di denaro liquido nell' economia nazionale per il rilancio dei settori che hanno subito maggiormente la crisi derivante dalle ristrettezze per la lotta al Coronavirus, una sanatoria per tutte le multe elevate durante l' emergenza Covid -19, lo stop alle tasse per tutto il 2020, soldi a fondo perduto e finanziamenti immediati che non passino per le banche, e infine regole meno stringenti per quelle attività come bar e ristoranti che rischiano di chiudere prima ancora di riaprire.
Hanno partecipato molte più persone rispetto allo scorso sabato. Tra esse imprenditori, lavoratori, isoccupati, cittadini, partite Iva, ristoratori, albergatori, genitori.
Abbiamo intervistato Enrico Valtolina, 49 anni e operaio di una multinazionale, che ha raccontato la sua storia. "Ho sempre lavorato, ho moglie e due figlie oltre alle bollette da pagare" ha esordito prima di continuare a testimoniare. "Del mio stipendio non mi rimane niente e lo Stato non mi aiuta" ha spiegato con un tono un po' scoraggiato. "Ero già in ginocchio prima e ora secondo il governo dovrei cedere? Ma no!"
Come si immaginerà l' avvenire?
"Secondo me purtroppo non siamo a nulla, da qui a fine anno sarà sempre peggio. Io per il futuro dell' Italia e per quello dei miei cari lotterò sempre. Ognuno deve credere in ciò che vuole: io credo nella protesta pacifica".
Dal lato opposto della piazza abbiamo incontrato il consigliere comunale Giovanni Minniti il quale si è così espresso: "Con una crisi emergenziale sanitaria ed economica il governo di risposte concrete non ne sta dando sia a livello provinciale, regionale e nazionale" ha affermato. "Vediamo - ha aggiunto - che gli esercizi pubblici sono sempre chiusi e i soldi che sono stati promessi non sono arrivati. E quindi è evidente che il cambio di passo tanto sponsorizzato da questo governo non lo vede".
Che cosa lo preoccupa di più?
"La fase economica. Tantissima gente in cassa integrazione e moltissime persone non hanno percepito dei bonus tanto sponsorizzati dal governo centrale e quindi non siamo messi bene."
Se Giovanni Minniti ha espresso forte preoccupazione, lo stesso stato d'animo lo si è percepito e soprattutto notato negli interventi di coloro che hanno preso la parola e parlato pubblicamente in presenza dei partecipanti.
Rachele Bacci, una signora che ha portato al centro del dibattito il tema riguardante il turismo lucchese, ha evidenziato alcuni aspetti significativi legati alla nostra città. Tra essi ha voluto ricordare diverse linee guida che così potremmo sintetizzare: necessità di una figura che si occupi prevalentemente di turismo con l' aggiunta di una creazione di un tavolo permanente con rappresentanti di varie categorie operanti in questo settore, pianificazione di un calendario eventi da sviluppare e migliorare, rilancio punto fiera di Sorbano, valorizzazione del turismo enogastronomico e creazione di una Cittadella dello Sport per manifestazioni non solo provinciali ma anche a livello nazionale. Se questi sono stati i punti di maggiore interesse nel mondo del turismo, Bacci ha concluso il suo discorso lanciando un messaggio positivo: "Non arrendiamoci, lottiamo. Protestiamo civilmente nel rispetto delle regole".
Di tutt'altro argomento ha parlato Barbara Grossi la quale ha sottolineato che "in questa squadra di governo non c'è un esperto di settore, un albergatore o un operaio. Penso che dobbiamo dire basta, dobbiamo dire basta al governo e chiedere le elezioni (che non arriveranno subito) e i soldi a fondo perduto li vogliamo immediatamente". Ha concluso l'intervento con un occhio critico nei confronti di Teresa Bellanova, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte.
Insomma, ognuno ha espresso la propria opinione liberamente cosi come il consigliere di opposizione nel consiglio comunale di Lucca Fabio Barsanti: "Ho aderito per il quinto sabato consecutivo perché le politiche economiche di questo governo sono insufficienti. Lo abbiamo visto purtroppo da inizio marzo quindi a inizio della pandemia. Manifestare è giusto e sacrosanto perchè gli italiani devono dare un segnale che non sono disposti ad accettare delle politiche che sono quasi un' offesa a tutta quella che è la categoria del ceto medio, industriale , produttivo, artigianale, commerciale ecc.."
Che effetto le fa vedere tanta gente in piazza a protestare in maniera pacifica?
"Portare a Lucca più di 100-120 persone sono numeri buonissimi considerando che abbiamo iniziato in un periodo in cui c'era il lockdown. Vedere tanata gente è segno che gli italiani sono stanchi di questo governo che non rappresenta più il volere del popolo".
Lorenzo Lucatelli, invece si è chiesto:" Che cosa ci fanno gli italiani con 600 euro? Ci hanno reclusi in cassa per settanta giorni, come ti muovevi eri controllato a tappeto e le autocertificazioni cambiavano spesso. Ci hanno fatto impazzire in tutti i sensi" ha affermato dopo aver letto una lettera nella quale ha ribattezzato l'attuale premier "Mr. Phonato":
"Caro Mr. Phonato,
con il Covid-19 ci hai incatenato,
e mentre con il tuo governo fai i decreti di Stato,
ogni giorno più di una persona non ha mangiato"