Il cantautore calabrese calca per la prima volta il palco in piazza Napoleone e con la sua musica dimostra di riuscire a parlare a padri, figlie, appassionati e accompagnatori.
Finalmente, portando con sé tutti i successi che lo hanno reso noto, anche Dario Brunori, in arte Brunori Sas, ha portato la sua musica a Lucca. Di fronte a lui, seduti nella piazza o sopra le tribune, in piedi a ballare oppure a guardare da lontano con un sorriso, un pubblico vasto e incredibilmente variegato.
Complice sicuramente una musicalità moderna e coinvolgente ed una scrittura che rimanda al cantautorato di ieri, Brunori Sas ha convinto tutti: grandi e piccini. La serata dell'autore indie-pop - ci atteniamo a questa definizione per semplicità - è stata scandita da tutti i grandi successi che ne hanno segnato la carriera, assieme ai brani dell'ultimo album "Cip!" uscito nel 2020. Proprio in quell'anno, infatti, Brunori Sas era atteso a Lucca, ma il Covid-19 ha purtroppo rimandato il tutto, allungando l'attesa fino a poche ore fa.
L’intenzione di rivolgersi a tutte le generazioni si è rivelata già nei brani che hanno dato il là al concerto. Prima fra tutte "Canzone contro la paura", definita ironicamente dal cantautore stesso ‘da Zecchino d'Oro’ e dedicata, quindi, immediatamente alla piccola figlia. Subito dopo, come ribaltando una medaglia, è stato il turno di "Come stai", canzone uscita nel 2009 nel suo primo album, attraverso cui Dario Brunori si è rivolto al padre.
E' stata però "Guardia '82", raccontando 'un'amore che nasce ed un'estate che muore', il pezzo davvero in grado di accendere Piazza Grande di centinaia di luci e di qualche decina di fiammelle, per chi ancora fuma sigarette reali. Seguendo l'invito del cantautore, il pubblico ha illuminato il palco e l'intera piazza, lasciandosi poi trasportare dalle note in un unico coro.
Durante l'esibizione ha trovato il suo turno anche il profano, che qualcuno potrebbe confondere con semplice volgarità. Detto più semplicemente, Brunori SAS, tra l'uno e l'altro dei 21 brani eseguiti, è riuscito a parlare addirittura di seghe - perdonate il francesismo - e bestemmie. Ripescando tra i ricordi dei primi 'amori in solitudine' vissuti con Edwige Fenech, il cantautore si è aperto al pubblico in tutta la sua naturale ironia, raccontando poi dei dieci anni toscani dove ha imparato la bellezza del 'panteismo' - cioè associare le divinità a pressoché ogni cosa - tipica della nostra regione.
Un'enorme lancia da spezzare, sicuramente, per la grande band che ha accompagnato Brunori stasera. Tra loro nuovi arrivi e compagni di lunghissima data, che hanno portato sul palco tutti i frutti di un lavoro preparato evidentemente in anni e - purtroppo - rimandato più volte.
Altro dettaglio degno di menzione è stata la tenacia del cantautore che nonostante le temperature estive, il caldo delle luci puntate addosso e i movimenti frenetici della performance, ha resistito per l'intero concerto con una camicia a maniche lunghe tenuta sopra la maglietta e pantaloni lunghi nonché scuri.
Interrotta solo dagli applausi del pubblico e dai conseguenti ringraziamenti del protagonista, la serata si è dimostrata sicuramente un grande successo, tanto a livello di numeri quanto di impatto, riuscendo a far ballare insieme intere famiglie.
Così si è conclusa la penultima notte del Summer Festival 2022, che presto ci traghetterà direttamente nella nottata di Rkomi, Mara Sattei e della pop-star canadese Justin Bieber, andando a chiudere l'edizione di quest'anno sulle Mura Storiche il 31 luglio.