In questi giorni il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca ha approvato all'unanimità il bilancio relativo all'esercizio 2019 della fondazione. Il conto economico si è chiuso con un avanzo di 1.635.799 euro al netto delle imposte. La positività del risultato deriva principalmente dagli investimenti finanziari che, anche in presenza di una volatilità rilevante e riscontrabile di massima su tutte le piazze mondiali, hanno generato alla Fondazione una performance del 6,70% (Risultati dagli investimenti finanziari/investimenti finanziari).
A presentarlo alla stampa il Presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Oriano Landucci, il vice Presidente del Consiglio di Indirizzo Fosco Bertoli, il vice Presidente del Consiglio di Amministrazione Andrea Palestini e il facente funzioni di Segretario Generale Giuseppe Bartelloni.
"La Fondazione Banca del Monte di Lucca, che come noto è la continuazione del Monte di Pietà di Lucca le cui origini risalgono al 1489, è una fondazione di dimensioni contenute; l'Acri classifica le fondazioni di origine bancaria (in Italia sono 88) in cinque categorie: grandi, medio grandi, medie, medio piccole e piccole. La Fondazione Banca del Monte di Lucca fin dalla sua origine si trova inquadrata tra le medio piccole. Le modeste dimensioni patrimoniali non le impediscono, comunque, di raggiungere buone performance di redditività (rapporto avanzo d'esercizio/patrimonio 3,33% nel 2019, 3,35% nel 2018), anche se tali risultati restano inferiori a quelli del passato, quando la fondazione beneficiava di congrui dividendi provenienti dalla partecipazione nelle banche conferitarie appartenenti a Gruppo Carige.
"Il patrimonio della Fondazione ammonta ad euro 49.188.715. Da tener presente che la Fondazione ha continuato a valorizzare le partecipazioni nelle conferitarie Banca Carige Spa e Banca del Monte di Lucca Spa non al costo storico, ma al criterio più prudenziale del patrimonio netto tangibile. La fondazione continua a seguire con molta attenzione, ma anche fiducia, la situazione del Gruppo Carice, che recentemente ha portato a termine il programma di patrimonializzazione delle due banche. Tale rafforzamento ha avuto in primo luogo l'obiettivo di assicurare il rispetto dei requisiti di vigilanza prudenziale (obiettivo di derisking attraverso la riduzione dei Non Performing Loans) e di poter stimolare il rilancio delle banche, peraltro uscite dalla fase del commissariamento.
Particolare interesse viene posto dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca nel seguire le prospettive future della banca lucchese, istituzione che sta molto a cuore alla città di Lucca a cui è stata nel tempo e continua tutt'ora ad essere strettamente legata".
"Per quanto riguarda l'esercizio della propria attività istituzionale – conclude Landucci - la Fondazione ha erogato nel 2019 contributi ai settori Arte, Attività e beni culturali – Educazione, Istruzione e Formazione – Volontariato, Filantropia e Beneficienza – Sviluppo Locale, per l'importo di 1.253.612 di euro (1.065.000 nel 2018), che ha interessato un totale di 220 progetti (207 verso progetti di terzi per 959.034 euro e 13 verso progetti propri per 294.578 euro). Il rapporto percentuale tra erogazioni e patrimonio è stato nel 2019 del 2,51%.
Tra i progetti propri realizzati nel 2019 dalla Fondazione ci piace ricordare le mostre d'arte ospitate nel Palazzo delle Esposizioni (otto mostre che hanno registrato un buon interesse di pubblico), gli "Incontri con le Eccellenze" presso l'auditorium della Fondazione e l'attività di "Memorie di Lucca" particolarmente impegnata nel completare il progetto sulla riscoperta e valorizzazione della figura di don Domenico Martinelli, architetto lucchese, a trecento anni dalla sua scomparsa e nella riscoperta di Maria Luisa di Borbone, duchessa di Lucca, nel duecentesimo anno dalla sua presenza attiva nella nostra città.
L'attività della Fondazione per il 2020 non può non essere condizionata dalla grave pandemia che ha colpito il nostro Paese ed il mondo intero. Il nostro impegno dovrà essere soprattutto quello di contribuire, insieme a tutte le altre forze del territorio, a promuovere una collaborazione di gruppo, tesa ad aiutare le nostre comunità sconvolte, disorientate e, in alcuni casi, distrutte a causa dell'inaspettata catastrofe del Covid-19. Le difficoltà principali sono riscontrabili nel campo sanitario, sociale, economico, occupazionale.
Anche la Fondazione, come tutte quelle istituzioni pubbliche o private che vivono di rendita finanziaria, si trova a dover gestire una anno eccezionalmente difficile che ha visto i mercati finanziari di tutto il mondo precipitare in maniera verticale causando grosse perdite economiche. Ciononostante, confortati anche dal fatto che la chiusura dell'esercizio 2020 è ancora lontana, confidiamo in un ritorno di fiducia ed ottimismo tra gli investitori e, quindi, in una ripresa decisa dei mercati.