Oggi nell’ambito dei lavori del meeting “La ricerca infermieristica per la promozione del benessere della persona” che si è svolto nella sala Piera Sesti dell’ospedale “San Luca” di Lucca, una giovane infermiera ha ricevuto il premio “Infermieri Oltre” per la migliore tesi infermieristica 2019. Il riconoscimento è stato assegnato a Sara Macchiarini di Pietrasanta che, lo scorso novembre si è laureata a Pisa discutendo una tesi di laurea che ha valutato la resilienza, il benessere, la gratitudine nei pazienti che hanno subito un infarto cardiaco.
La resilienza è infatti proprio la capacità di ricupere il benessere ed una vita normale dopo eventi traumatici come può essere una patologia grave come l’infarto. Oggi la maggior parte dei pazienti supera l’evento acuto ma deve affrontare un percorso di guarigione, che non è non solo fisico, per tornare ad una buona qualità di vita. Negli ultimi decenni la Cardiologia, partendo dagli Stati Uniti, si è arricchita del concetto di “salute positiva” ed ha iniziato a studiare queste dimensioni positive nei pazienti e nei soggetti sani.
Lo studio per la tesi di laurea di Sara Macchiarini si è svolto nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Lucca diretto da Francesco Bovenzi. Le valutazioni e le “misurazioni” svolte hanno dimostrato che il benessere dipende e dalla resilienza, dalla speranza e dalla gratitudine dei pazienti. La ricerca ha inoltre permesso di evidenziare anche il tipo di influenza che queste tre dimensioni hanno sul benessere dei pazienti. Per esempio, dallo studio si evince che le persone che hanno livelli di gratitudine più alti tendono a vivere più emozioni positive ed a sorridere di più durante la giornata. Inoltre nei pazienti che hanno maggiore speranza e resilienza si registra una maggior soddisfazione per la propria vita. Queste persone risultano insomma più felici.
La presidente dell’associazione “Infermieri Oltre” Manuela Ricci ha evidenziato le ricadute pratiche che misurazioni di questo tipo possono avere nell’operato quotidiano, per il benessere dei pazienti, ed ha sottolineato la capacità che deve avere l’infermiere di avere costantemente una visione globale della persona che includa il benessere e le dimensioni positive della sua salute e non solo la malattia ed i suoi sintomi.
Il premio assegnato è ciò a cui ambisce chiunque abbia scritto una buona tesi di laurea: il lavoro sarà pubblicato nella collana “Salute e medicina” della casa editrice Aonia.
All’incontro “La ricerca infermieristica per la promozione del benessere della persona” erano presenti anche il direttore del dipartimento delle Professioni infermieristiche ed ostetriche Mirco Gregorini, la referente infermieristica dell’ospedale Luisa Natucci ed il medico di direzione ospedaliera Sergio Ardis, che ha anche moderato la terza sessione, dedicata al dibattito sulle esperienze di ricerca infermieristica.