Otto commensali, tutti uomini, tutti, piuttosto, anagraficamente stagionati, tutti a casa di un medico amato dai suoi pazienti e non solo, Attilio Favilla e signora che, dietro le quinte, ha preparato un menu da urlo. Siamo alla SS. Annunziata. Gli ospiti arrivano alla spicciolata e, appena varcata la soglia d'ingresso, si imbattono in una tavola imbandita da salumi misti e pecorino preparati dall'alimentari norcineria La Vinchiana, top davvero. Qualcuno ha depositato una magnum di champagne Ruinart rosé. Si dà inizio alle danze, ma, poi, ci si siede per degustare la cena vera e propria. Pasta tordellata come primo e stinco e costine di maiale al forno accompagnati da rapini saltati in padella e fagioli borlotti scoppiati in forno. Vino rosso magnum di Avvoltore della tenuta Morisfarms.
Il tutto condito con l'olio extravergine di oliva di Renzo Baldaccini il quale, tra l'altro, è proprio tra i commensali. Una storia incredibile la sua, che lo ha condotto ad essere una celebrità del mondo dell'olio d'oliva con i suoi prodotti che si trovano sulle tavole dei più prestigiosi ristoranti lucchesi.
Dopo la carne c'è anche il dolce con mignon, torrone e meringhe fatte in casa. Passito di Pantelleria Ben Ryé di Donnafugata.
Seduti a chiacchiera, oltre all'irresponsabile direttore delle Gazzette, Ugo Donati assicuratore e vice presidente Basket Club Lucca, Stefano Fallanca, socio di Donati, Francesco Lemucchi, imprenditore e fratello dell'ex assessore alle attività produttive Giovanni, il medico Stefano Tessieri, Vittorio Pedonesi, proprietario della omonima orologeria in Fillungo, Renzo Baldaccini e il padrone di casa Attilio Favilla.
Una serata e una cena svoltesi in tutta tranquillità, senza alterazioni vocali, con aneddoti di vario genere e qualche delucidazione in merito a episodi di carattere locale. Straordinario il servizio, bella l'accoglienza, buonissimo il menu. Non c'è sempre bisogno di un ristorante per stare a cena tra persone che hanno voglia di conoscersi.