La convivenza col Covid-19 in questi due lunghi due anni è stata difficile per tutti, e chissà per quanto ancora dovremo portarci appresso gli strascichi psicologici, fisici ed economici che ha provocato. La pandemia, e le relative chiusure, hanno poi inferto un colpo letale ai tanti privati che gestivano attività improntate proprio sulla socialità e le attività di gruppo.
Sembrerebbe un bilancio impietoso, in cui è difficile trovare anche una piccola scintilla di ottimismo, ma nonostante tutto qualche piccola rivoluzione in positivo è riuscita a nascere anche da un periodo così buio. Le varie chiusure, la difficoltà nell’intraprendere lunghi viaggi e la paura del contagio hanno permesso alla popolazione di rivalutare tutti quei luoghi a portata di mano che venivano dati per scontati fino a pochi mesi prima.
Impossibilitati a lanciarsi per bar, discoteche e spiagge affollate, i cittadini hanno virato i loro interessi verso località più remote ma molto spesso più vicine, e impiegato il loro tempo in attività, prima scientemente accantonate, come il trekking e l’arrampicata. Una vera e propria riscoperta dunque, che specialmente nella nostra valle ha ridato lustro ed interesse a tutte quelle località alpine e appenniniche che prima preferivamo vedere solo dalla finestra di casa.
Il Casone di Profecchia, situato nel comune di Castiglione di Garfagnana e vera e propria “istituzione” nell’ambito del turismo verde, è uno di quegli esempi felici già descritti sopra, e ha saputo conquistare i “nuovi” turisti grazie ad un perfetto connubio tra gastronomia, storia, natura e attività all’aperto.
Anche in una stagione invernale povera di neve, il Casone è riuscito a tenere aperti il proprio campo scuola e la sciovia per tutto il periodo bianco, e i turisti in cerca di un luogo in cui poter sfogare le restrizioni di tutti i giorni non sono mancati.
“Nonostante tutte le difficoltà abbiamo ricevuto una risposta incredibile – chiosa Giuseppe Regoli, il proprietario del Casone – A dispetto dell’inverno 2021, quest’anno la neve è venuta a mancare molto presto, e anche le temperature sopra la norma non hanno aiutato. Tuttavia, anche grazie a getti di neve artificiale, siamo riusciti a tenere aperta la sciovia fino ad oggi, e i gruppi organizzati, le famiglie e le scolaresche non sono mancati. Abbiamo raggiunto un grande obiettivo, e non possiamo che esserne felici: nonostante la paura per il Covid, la gente è sempre stata presente, e ciò è certificato dal fatto che ogni fine settimana abbiamo sempre avuto l’albergo pieno. Ora non vogliamo fermarci, e anzi terremo aperti gli impianti fino almeno alla metà se non alla fine di marzo; sembra che stiano per riabbassarsi le temperature, e forse nella nostra zona potrebbe cadere anche un nuovo strato di neve fresca. Noi ovviamente l’accoglieremo con gioia”.
Una stagione che quindi non può che portare ottimismo, ma che si lega anche alla soddisfazione di vedere un nuovo modo di approcciarsi alla montagna da parte dei più e dei meno giovani.
“Dopo questi anni di chiusure c’era davvero tanta voglia di uscire, e tanti hanno deciso di farlo dando una possibilità alla montagna. Penso che non si siano ricreduti, e anzi vedo una generale rivalutazione del turismo verde. Lo si denota proprio in quelle fasce d’età – tra i 20 e i 40 anni – che prima vedevamo raramente qua perché più propensi a muoversi verso le grandi località balneari e del divertimento. La pandemia ha però cambiato tutto, e ora l’interesse nei confronti della montagna è più vivo che mai: vedo continuamente ragazzi in viaggio con ciaspole, mountain bike e bici elettriche. Fa bene a loro ma fa bene a tutti, perché il turismo verde è anche una riscoperta di quei luoghi che diamo sempre per scontati, e che invece sono un diamante prezioso da custodire e valorizzare”.
Una nuova voglia di montagna che sicuramente, a detta di Regoli, sarà presente anche durante il periodo estivo.
“Nonostante siamo ancora marzo abbiamo già un occhio puntato in vista della stagione calda. Abbiamo già ricevuto tante richieste da parte di famiglie e scuole per il mese di maggio. La nostra offerta di attività è lunga e si fonda su un’unione tra sport e natura: abbiamo infatti un parco avventura, percorsi di mountain bike, sessioni di tiro con l’arco, una parete per l’arrampicata e i vari percorsi di trekking verso le bellezze dell’appennino, senza poi contare il campo da calcetto, da tennis e da pallavolo. Penso che il nostro lavoro stia dando i suoi frutti, anche perché le nostre “settimane verdi” sono apprezzate anche fuori provincia e regione, e non è raro vedere gruppi o famiglie venire dall’Emilia Romagna o dalle Marche. Stiamo facendo moltissimo, ma grazie alla bellezza del nostro territorio tutto risulta più facile”.