Un evento molto raro alla maratona di New York 2024. Padre e figlio, Stefano e Riccardo Risolo, entrambi lucchesi, hanno concluso il percorso, il genitore con il tempo di 3 ore e 55 minuti, il figlio c on il tempo di 3 ore e 37 minuti. Una storia che fa piacere leggere e che ha visto protagonisti una coppia di lucchesi che sono partiti alla volta di New York per prendere parte a questa edizione della maratona più famosa del mondo. Poco più di 42 chilometri da correre insieme anche se, come racconta il padre, dopo un inizio appaiati, il più giovane se ne è andato per conto proprio.
È raro - spiega il papà - perché di solito i giovani non hanno voglia di fare corse così durature e gli anziani non ce la fanno a finire, quindi sono molto soddisfatto di questo e anche orgoglioso. Tutto è iniziato molto presto la mattina alle 4:30 abbiamo iniziato il lungo trasferimento verso la linea di partenza prima salendo su un bus poi su un traghetto che ci ha portato dall'altra parte della baita di New York. Infine un altro trasferimento in bus fino ad arrivare, intorno alle 730, in uno dei punti di ritrovo. Noi siamo partiti alle 10:20. Per me genitore condividere l'attesa con mio figlio è stato molto emozionante ,la temperatura era di 4 gradi il freddo lo abbiamo superato perché eravamo partiti con tutù felpate, cappellino, coperte e avevamo anche un sacco a pelo. Prima della partenza ci siamo spogliati di tutto, messo gli indumenti in dei cassoni che venivano destinati ai più bisognosi. Siamo partiti, per mio figlio era la prima maratona, ognuno è partito del proprio passo e infatti dopo un chilometro mi ha staccato. Per un runner che affronta per la prima volta una maratona, c'è un sacco di punti interrogativi, invece con mia grande soddisfazione e anche con grande sorpresa lui ha terminato la gara in 3 ore e 37 minuti. Io ho terminato la gara in 3 ore e 55 minuti. Posso dire che è stata un'esperienza veramente unica ed indimenticabile. Ci siamo ritrovati all'arrivo e abbiamo fatto una foto insieme, ovviamente con le medaglie al collo e poi con il cuore pieno di gioia siamo rientrati in hotel.