C’è stato un Festival della Canzone, in Lucchesia, seguito per sei anni, dal 1964 al 1969, da un pubblico più ampio - fino a tremila persone - di quello del Teatro Ariston di Sanremo. A scrivere le canzoni, cantare e suonare sul palco erano i degenti dell’ex ospedale psichiatrico di Maggiano, aiutati e coordinati da alcuni operatori della struttura. Nel tempo la memoria si è persa, ma i meno giovani ricordano il successo di quella manifestazione che trovava grande spazio sui giornali locali e nazionale e attirava l’attenzione della Rai per documentare lo straordinario, benefico effetto della ludo e musicoterapia sui malati. Documenti, immagini, filmati, audio e testimonianze sono state ritrovate e raccolte nel libro “Leggera Cura - Quando Maggiano cantava” scritto dallo psichiatra Enrico Marchi, già dirigente del settore nella nostra Asl, e dal giornalista Marco Amerigo Innocenti. Il lettore troverà nel testo i QRCode attraverso i quali ascoltare e vedere con immediatezza le canzoni eseguite dai pazienti e le immagini della presentazione e dello svolgimento del Festival.
La pubblicazione, a cura della casa editrice Maria Pacini Fazzi nell’ambito della collana “Quaderni della Fondazione Mario Tobino – Studi e Ricerche”, sarà presentata venerdì 28 luglio alle 18 nel fresco del chiostro dell’ex ospedale di Maggiano, proprio dove si teneva il rinomato Festival al quale partecipavano anche le delegazioni di degenti di altri 14 ospedali psichiatrici, arrivati da tutta Italia. L’ingresso è libero, si può prenotare chiamando la Fondazione Tobino al numero 0583 327243 o tramite WhatsApp al numero 339-8745260 tutti i giorni, escluso il sabato, dalle 9 alle 13. Il lunedì e il mercoledì anche fino alle 17.
Ludo e musicoterapia per migliorare la cura dei pazienti nell'ospedale psichiatrico di Maggiano erano quindi prassi già 15 anni prima della legge del 1978 che chiudeva i manicomi. Psicofarmaci di nuova generazione, psicoterapia, "Leggera cura", grande umanità e tanti malati venivano dimessi e potevano girare liberi. La “settimana della cultura” che si teneva ogni anno nello psichiatrico prevedeva convegni e giornate di studio sulla malattia mentale, ma il clou era il “Festival” che per buona parte dell’anno teneva attivi, partecipi e impegnati tanti degenti e parecchi operatori dell’ospedale psichiatrico.
La presentazione è accolta dalla Fondazione Mario Tobino la cui presidente, Isabella Tobino (che cura la prefazione) interverrà insieme all’editrice Francesca Fazzi. Sarà poi Maurizio Vanni, museologo, storico dell’arte, specialista in marketing museale, a conversare con gli autori. Interverranno la compagnia Mt6-Art Group e la Crazy Band.
Al termine è previsto un brindisi di saluto.