L'evento
Mr.Wagoneer celebra 10 anni di passione con il primo raduno nazionale dedicato alle Jeep
Capannori diventerà il cuore pulsante della passione Jeep con il primo evento nazionale organizzato da Mr.Wagoneer, in occasione del suo decimo anniversario. Un appuntamento imperdibile per gli amanti delle iconiche vetture americane

KFOR: Festa di Corpo per il 183° Reggimento Nembo
Il 183° Reggimento paracadutisti “Nembo” ha da poco celebrato la festa di Corpo, commemorando i fatti d’arme di Case Grizzano (19 aprile 1945), di cui ricorre quest’anno l’80° Anniversario

Al via l'ottavo Puccini Chamber Opera Festival: ben 11 composizioni liriche in prima mondiale
Sabato 26 aprile inizia alle ore 18 l’ottava edizione del Puccini Chamber Opera Festival organizzato dalla Puccini International Opera Composition Academy Lucca e dalla associazione…

Lucca Classica, un altro giorno tutto da ascoltare con l'omaggio a Berio
La giornata di domani, 25 aprile, unisce bellezza, impegno e memoria, incarnando pienamente lo spirito del Lucca Classica: un festival che passando dalla musica, promuove cultura e partecipazione.

Cento anni e un giorno
In un mondo in continua e vertiginosa trasformazione, ci sono persone che con la loro vita diventano veri e propri pilastri di memoria, coraggio e resilienza per tutti. La signora Dory, madre del nostro caro amico e direttore (quello originale) Aldo Grandi, ha raggiunto il traguardo dei 100 anni

La compagnia teatrale "Gli amici di Paolo" di Livorno metterà in scena la commedia comica in vernacolo livornese "E se Babbo Natale fosse livornese?"
Nell'ambito della rassegna teatrale Toscana Anspi 2025, organizzata dal Circolo Anspi di Saltocchio in collaborazione con la compagnia teatrale In Dolce Compagnia e dedicata alle…

La Pasqua del sindaco a casa di Dory Chimenti a Gattaiola per i suoi cento anni
"Quest’anno ho festeggiato la Pasqua in modo originale, recandomi a fare gli auguri a Dory Chimenti per i suoi cento anni, compiuti oggi.

Musica e solidarietà al Teatro del Giglio: il Rotary Club Lucca Giacomo Puccini promuove un grande concerto per sostenere gli anziani
Il prossimo 30 aprile alle ore 20:30, il prestigioso Teatro del Giglio di Lucca ospiterà un evento di grande rilievo culturale e sociale: il Rotary Club Lucca Giacomo…

Al Real Collegio la quarta edizione di Lucca città di carta: tra gli ospiti Red Canzian, Drusilla Foer, i nuotatori Lorenzo Zazzeri e Matteo Restivo
Red Canzian, storico bassista e voce dei POOH, Drusilla Foer, eccezionalmente nel ruolo di moderatrice,

Omaggio a Puccini: concerto per la Settimana Santa alla chiesa di Mutigliano
L'organo di Puccini della parrocchia di Mutigliano torna ad essere protagonista di un concerto di grande interesse. L'antico strumento per l'ingiuria del tempo e degli uomini era gravemente…

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L’associazione EOE insieme con l’Istituto Confucio di Pisa, il 7 giugno, in occasione del Festival delle Barche Drago, presenteranno presso gli spazi del ristorante Oriente (in via C. Salomone 66 a Pisa), i giochi orientali di Go, Scacchi Cinesi e Majiang, e la filosofia che c’è dietro alla loro pratica.
Questi due giochi hanno una tradizione lunga più di 2000 anni e negli anni recenti si sono diffusi dall’Asia Orientale al resto del mondo, riscuotendo una popolarità sempre maggiore; sono giochi dalle regole semplici ma molto complessi strategicamente e per questo molto affascinanti.
Esattamente come fu per il gioco degli scacchi una ventina di anni fa, il Go adesso è utilizzato come metro di paragone per gli ultimi avanzamenti nel campo dell’intelligenza artificiale; il programma AlphaGo di Google infatti, nel 2016, è stato in grado di giocare una partita con il giocatore professionista coreano Lee Sedol, fra i più grandi giocatori al mondo, e tramite l’ausilio di reti neuronali profonde è stato in grado di batterlo. Un momento che ha segnato un’epoca.
L’associazione EOE ha come obiettivo quello di coinvolgere in prima persona la cittadinanza e le scuole di ogni ordine e grado presenti sul nostro territorio, obiettivi condivisi con il partner dell’evento Istituto Confucio di Pisa, che hanno spinto le due associazioni a collaborare attivamente con un calendario già avviato di iniziative volte all’integrazione e allo scambio culturale attraverso attività ludiche e formative proprio come questa.
Questo evento vuole proporsi come opportunità di riconoscimento identitario alla comunità cinese locale, avendo una ricaduta anche sulle famiglie che in questo modo hanno la possibilità di veder riconosciuta e valorizzata la propria cultura.
All’evento promosso dall’Associazione EOE parteciperà una classe dell’Istituto scolastico Toniolo, accompagnata dalla docente referente del progetto Tania Masi e da un gruppo di colleghi; tutto si svolgerà a partire dalle 10; ai bambini verranno illustrati i giochi dai volontari delle associazioni di settore e di seguito verrà offerta loro una merenda dove potranno gustare i tradizionali Zongzi, triangolini di riso tipici della Festa delle Barche del Drago.
“Siamo molto felici della partnership con l’associazione EOE, con la quale condividiamo gli stessi obiettivi di promozione e diffusione della cultura cinese sul territorio pisano. Le volontarie dell’Istituto Confucio accoglieranno i partecipanti il giorno 7 giugno al ristorante Oriente per festeggiare insieme quella che per noi cinesi è una delle feste tradizionali più importanti, la festa delle Barche Drago!”, ha dichiarato la professoressa Huang Yunlin, direttrice dell’Istituto Confucio di Pisa.
Alle 13 finirà l’incontro con i bambini dell’istituto scolastico, ma l’evento sarà aperto a tutti coloro che fossero interessati a conoscere questi giochi orientali e a scoprirne il fascino per tutto il giorno, dalle ore 10 del mattino alle ore 18 del pomeriggio. È consigliato prenotarsi scrivendo all’indirizzo mail
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A dì Primo 9mbre 1778
Argenti esistenti questo sudetto giorno dentro il Banco nello Stanzino Argenti in Lucca.
Si apre così uno degli inventari di argenterie appartenenti alla famiglia Mansi, redatti tra il 1778 e il 1793 e rilegati in una filza che reca sulla copertina la scritta Antichi Inventari di Argenti, fondamentale riferimento per la ricostruzione della storia di alcuni straordinari capolavori in argento prodotti a Lucca alla fine del XVIII secolo.
Il prezioso manoscritto torna oggi a casa e sarà presentato al Museo nazionale di Palazzo Mansi con due caffettiere, una coppia di candelieri, un acquamanile e bacile ed un’alzata centrotavola donati e depositati in comodato al Museo negli ultimi anni insieme al volume curato da Antonella Capitanio, Argenti in Palazzo Mansi. Oggetti e documenti, Pisa, Astarte Edizioni 2022, martedì 7 giugno alle 16.
Interverranno Stefano Casciu e Giulia Coco (Direzione regionale musei della Toscana), Raffaele Domenici (Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca), Dora Liscia Bemporad (Università degli Studi di Firenze), Antonella Capitanio in un incontro per la stampa e il pubblico a ingresso libero.
Si tratta di manufatti fino ad oggi mai esposti al pubblico, allestiti in una delle sale degli Appartamenti Privati al piano nobile del Palazzo all’interno di una vetrina che evoca l’ “Armadio degli Argenti”, un tempo esistito a casa Mansi, realizzata da Acme04 grazie ai fondi Art Bonus erogati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Gli argenti esposti non sono appartenuti ai Mansi, il cui patrimonio artistico è oggi in gran parte disperso, ma sono comunque fondamentali per testimoniare un certo gusto e particolari scelte collezionistiche che guidarono nobili casate lucchesi tra Settecento e Ottocento, a cominciare dal centrotavola di Salvatore Strambi, databile al 1766, acquistato nel 2008 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dato in comodato a Palazzo Mansi poco dopo.
L’inventario generosamente donato al Museo da Antonella Capitanio, ci racconta, invece, di raffinati oggetti d’uso dalle varie fogge, sensibili al fascino dell’antico in voga a quel tempo, conservati in “armadi”, nella “camera del M. Luigi” o “presso il Sig. Raffaello”: la caffettiera “a tre Grilli” con decorazione a voluta, centinaia di stoviglie (piatti dalle varie forme e tipologie, posate, bacili e boccali) ma anche elementi di arredo, come le sculture che impreziosivano i serviti da tavola (parterre), lucerne, paralumi e candelieri, specchi, vasetti e set da scrittura, rifiniti in argento ed esibiti come manifestazione di uno status symbol raggiunto dalla famiglia al pari degli opulenti affreschi barocchi nella Sala della Musica commissionati da Ottavio Mansi per le nozze del figlio Carlo con la nobile bolognese Eleonora Pepoli.
Emerge così una dimensione niente affatto provinciale che caratterizza l’oreficeria del tempo e che vedeva, a casa Mansi, la presenza di opere in gran parte prodotte a Lucca dai migliori argentieri, come lo Strambi, ma anche da manifatture “forestiere” e alla moda, come gli scaldavivande, le zuppiere e i candelieri torinesi registrati nell’Inventario.
Il volume Argenti in Palazzo Mansi, curato da Antonella Capitanio per Astarte Edizioni, è una lettura agile ma densa di informazioni e riferimenti e costituisce un tassello fondamentale in quel percorso di riscoperta, identificazione, tutela e valorizzazione dell’arte orafa del Sette e Ottocento a Lucca, che ebbe inizio nei tardi anni Settanta del secolo scorso, in concomitanza con la nascita del Museo di Palazzo Mansi, per merito di Clara Baracchini, prima direttrice di Palazzo Mansi, e Donata Devoti, al cui ricordo è dedicata l’iniziativa.
La capillare campagna fotografica e di schedatura, brillantemente coordinata dalle due storiche con la collaborazione di generazioni di studenti e ricercatori - tra i quali la stessa Capitanio - ha infatti permesso di recuperare la memoria di un patrimonio troppo spesso considerato “minore”, relegato alla destinazione d’uso quotidiano ma non per questo meno importante. Soprattutto per un museo come Palazzo Mansi, la cui vocazione è principalmente quella di essere testimonianza del vivere di una ricca famiglia di mercanti lucchesi la cui ascesa economica e sociale giunse fino al grado di nobiltà.
Protagonista del volume è anche l’altra importante donazione recentemente giunta al Museo, quella di Lino Ponti, sensibile collezionista che dal 2017 ha arricchito a più riprese le raccolte di Palazzo Mansi con alcuni argenti di manifattura lucchese che costituiscono il nucleo più consistente della nuova esposizione qui presentata. Un gruppo di elementi di serviti impiegati per uso privato e domestico ma anche “pubblico” e di rappresentanza, simili a quelli un tempo conservati in vari ambienti della dimora cittadina e nelle altre residenze di famiglia, da Segromigno a San Martino in Freddana.
Il volume si chiude con il saggio di Daria Gastone, che rende conto del suo lavoro di ricerca svolto lo scorso anno sulle opere provenienti dal fondo Ospedale di San Luca in stretta collaborazione con Regione Toscana, Università di Pisa e Musei nazionali di Lucca.
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