Esenzione IMU per chi affitta il proprio immobile a giovani di età inferiore a 35 anni o a soggetto nel cui nucleo familiare è presente una persona con disabilità oltre all’introduzione dell’istituto dell’accertamento con adesione per i tributi di competenza comunale. Sono questi gli emendamenti al nuovo regolamento IMU all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Capannori del prossimo 25 febbraio presentati dal consigliere comunale della Lega Domenico Caruso.
Ho ritenuto necessario presentare quegli emendamenti, afferma Caruso, per tutelare giovani e persone con disabilità prevedendo di estendere a chi affitta casa a giovani o nuclei familiari al cui interno è presente una persona con disabilità la stessa esenzione IMU applicabile ai casi di emergenza abitativa vista l’identità di ratio tra le due fattispecie agevolative ravvisabile nell’esigenza di venire incontro a talune situazioni di fragilità sociale meritevoli di tutela.
Sappiamo bene, prosegue il capogruppo della Lega, che è assai difficile trovare immobili in affitto per la tradizionale ritrosia dei proprietari a stipulare contratti a lungo termine e per la convenienza a ricorrere agli affitti brevi sicché, con il vantaggio dell’esenzione dal pagamento dell’IMU, i proprietari saranno incentivati ad affittare casa a giovani e nuclei familiari con disabili che oggi sono particolarmente penalizzati dalla scarsità di offerta del mercato delle locazioni.
Un altro emendamento prevede l’introduzione dell’accertamento con adesione vale a dire la possibilità per il contribuente di definire il tributo in contraddittorio con il Comune facendo valere le proprie ragioni ottenendo una cospicua riduzione delle sanzioni ed evitando l’insorgere di un lungo e pesante contenzioso dinanzi alle Corti di Giustizia Tributaria.
L’istituto in questione, spiega Caruso, rende più trasparente ed equa l’azione del Comune nella gestione dell’accertamento dei tributi poiché permette di aprire una finestra di dialogo con cittadini che possono presentare nuovi dati a proprio favore magari non conosciuti dall’ufficio tributi e vedono così rafforzate le proprie tutele nei confronti della Pubblica amministrazione.
L’emendamento così come formulato, armonizzato con le disposizioni sul contraddittorio preventivo già introdotte da un mio emendamento al Regolamento Generale delle Entrate approvato dal Consiglio Comunale, mira a colmare la lacuna del mancato recepimento dell’accertamento con adesione disciplinato da un decreto legislativo del 1997.
E’ vero che ai Comuni è lasciata la facoltà di recepirlo ma se lo fanno vanno nella direzione dell’equità fiscale con i cittadini ed è questa la ratio delle modifiche da me proposte conclude Caruso.