Piana
Giovani ciclisti contro l'estrattivismo fanno tappa a Porcari
Ha fatto tappa anche a Porcari la scorsa settimana Il senso del ritorno – contro tutti gli estrattivismi, un viaggio in bicicletta lungo 400 chilometri intrapreso il 16 marzo…

Il 30 aprile a Capannori il Contest 'Talenti in scena Premio Lea Panigada'
Mercoledì 30 aprile, alle ore 21, sul palco del Concerto del Primo Maggio, in piazza Aldo Moro, si svolgerà il contest ‘Talenti…

Porcari, al consigliere Del Prete le deleghe ad agricoltura, turismo e Francigena
Questa mattina (3 aprile) il sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, ha assegnato nuove deleghe al consigliere comunale Lori Del Prete, che già si occupa di giovani, valorizzazione della…

Al via la valutazione di impatto ambientale per l'impianto agrivoltaico RNE13
È aperta la valutazione di impatto ambientale da parte della Regione Toscana per l'impianto agrivoltaico proposto da RNE13 srl, nei territori di Altopascio e Porcari, per realizzare…

Nel 2024 la raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto l'88,8 per cento. In calo la produzione di rifiuto indifferenziato pro capite
Sono i dati resi noti da Comune, Centro di Ricerca Rifiuti Zero e Ascit in occasione della Giornata Internazionale Rifiuti Zero. Iniziativa al centro di raccolta Ascit Salanetti 1

Settimana di sensibilizzazione sulla disabilità ad Altopascio: una serie di eventi per abbattere le barriere e promuovere l'inclusione
Una settimana dedicata alla disabilità con incontri, eventi, approfondimenti pensati per favorire una maggiore inclusione e consapevolezza nella comunità: è quello che succederà ad Altopascio dal 15…

Case a un euro: a Villa Basilica si può
Case a un euro a Villa Basilica? Sì, si può. Grazie alla mozione approvata in consiglio comunale, sarà possibile acquistare alla cifra simbolica di un euro immobili di cui i proprietari intendano disfarsi. Con un obiettivo: invertire la tendenza alla spopolamento e favorire il ritorno o l'arrivo di nuove persone a Villa Basilica

Consegnate gratuitamente oltre 1300 piante di olivo a imprese agricole e cittadine grazie ad un progetto promosso da comune, frantoio sociale del Compitese e CIA Toscana nord
Si è conclusa con successo la distribuzione gratuita di oltre 1.300

Primavera nella Riserva Naturale del Lago di Sibolla: tutte le attività e gli eventi per aprile e maggio
Alla Riserva Naturale del Lago di Sibolla è arrivata la primavera, portando con sé un ricco calendario di eventi che animeranno i mesi di aprile e maggio. In programma visite guidate per la fioritura…

Tanti auguri per le loro nozze d'oro a Elisa e Salvatore di Marlia
Tanti auguri per le loro nozze d'oro a Elisa e Salvatore di Marlia da parte delle figlie, dei nipoti e di tutti i parenti e gli amici!!!. e, ovviamente, anche…

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Un'assemblea pubblica partecipata quella promossa dall'amministrazione Del Chiaro, svoltasi ieri sera (martedì) nella sala consiliare, per spiegare il funzionamento e le finalità della piattaforma per il riciclo dei prodotti assorbenti (pannolini, assorbenti igienici, pannoloni) che sarà realizzata da RetiAmbiente in collaborazione con Ascit Spa, secondo un progetto condiviso con il Comune di Capannori, in un edificio industriale nell’area di Salanetti.
Oltre al sindaco Giordano Del Chiaro, erano presenti il presidente di RetiAmbiente Daniele Fortini, il coordinatore del Centro ricerca rifiuti zero Rossano Ercolini, il presidente Ascit Ugo Salvoni e il progettista Riccardo Tocchini. Moderava la serata l'assessora all'ambiente del Comune di Capannori Claudia Berti.
Nel pubblico tanti esponenti della politica porcarese, come la vicesindaca Roberta Menchetti ed altri assessori, e la capogruppo del centrodestra a Porcari Barbara Pisani, e tanti cittadini di Porcari.
Obiettivo della serata era quello di fornire informazioni per comprendere e conoscere la piattaforma di riciclo dei prodotti assorbenti, opera che consentirà al Comune di Capannori di dare un'alternativa sostenibile per l'ambiente e per i cittadini al sotterramento o all'incenerimento dei pannolini, rifiuto che costituisce circa il 40% del residuo non riciclabile della raccolta domestica effettuata da Ascit.
Nel dettaglio, la piattaforma occuperà un capannone esistente con una superficie di 6.800 metri quadrati, che ospiterà anche un centro di selezione di rifiuti tessili, già dotato di impianto fotovoltaico che contribuirà ad alimentare il fabbisogno energetico degli impianti. La piattaforma per il riciclo dei prodotti assorbenti sarà realizzata con una tecnologia che mette insieme tecnologie già note da tempo, in grado di trattare questi materiali, totalmente all’interno dello stabilimento senza alcuna emissione e senza alcuna produzione odorigena, non trattandosi di incenerimento di rifiuti assorbenti, ma solo del loro trattamento attraverso il lavaggio e la sterilizzazione. Dopo questo procedimento i rifiuti assorbenti saranno trasformati in plastica e cellulosa da riutilizzare come materie prime seconde, in piena linea con la strategia rifiuti zero.
La piattaforma sarà finanziata con fondi PNRR e dalla Regione Toscana, quindi senza alcun costo per il Comune, e sarà in grado di trattare 10.000 tonnellate di prodotti assorbenti l’anno, di cui il 30% già raccolti da Ascit e la restante parte proveniente dal territorio di RetiAmbiente , prevalentemente dalla provincia di Lucca.
“C’eravamo presi l’impegno di fare un’assemblea informativa e l’abbiamo mantenuto – ha detto il sindaco Del Chiaro –. Come amministrazione comunale abbiamo appoggiato la proposta di Reti Ambiente di ospitare una piattaforma per il riciclo dei prodotti assorbenti perché rappresenta un’opportunità importante per i nostri territori dal punto di vista ambientale, visto che ci permetterà di riciclare un prodotto indifferenziato che pesa tantissimo nello smaltimento, poiché ad oggi deve essere sotterrato o incenerito. La piattaforma di riciclo che nascerà a Salanetti è una risposta concreta contro la politica dell’incenerimento, e quindi un progetto di salvaguardia ambientale di salvaguardia della salute. Esattamente in perfetta linea con la strategia rifiuti zero, che come Comune abbiamo abbracciato da oltre 15 anni, e con la linea ambientale della comunità di Capannori, attenta alla raccolta differenziata. Quindi un’opportunità ambientale e anche economica per i cittadini: smaltire l’indifferenziato è molto costoso, con costi che aumentano ogni anno, pertanto poter riciclare i prodotti assorbenti ci consentirà di tenere le tariffe basse come i cittadini meritano, nonostante intorno a noi tutto aumenti. Infine, questo impianto è un’opportunità per l’area industriale di Salanetti, perché sarà riqualificata con interventi che attende da anni, a partire dalla rotatoria di accesso su via Guido Rossi, alla realizzazione del primo distretto economico che si alimenta con l’energia pulita dei pannelli fotovoltaici. Come amministrazione, quindi, seguiamo l’iter così come la Regione e tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti. Il Centro ricerca rifiuti zero, che ringrazio, sta anche conducendo un lavoro di controllo importante, suggerendo migliorie che RetiAmbiente ha già accolto. Come sempre, portiamo avanti una linea con coraggio nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente, consapevoli che oggi lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati è la vera sfida per chi ama il Pianeta e vuole consegnare ai nostri figli un mondo migliore e realizzare piattaforme di riciclo è la soluzione giusta perché i rifiuti non siano interrati o bruciati”.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, presentati dall’ingegnere Tocchini progettista dell’opera, da sottolineare il basso consumo di acqua da parte della piattaforma, ovvero 10 mc di acqua al giorno corrispondente a quella consumata da circa 9 famiglie. Inoltre, l’acqua che verrà utilizzata non sarà prelevata dalla falda ma dall’acquedotto.
Da punto di vista del traffico, la piattaforma tratterà complessivamente 10.000 t/anno con una media giornaliera di circa 30 t/giorno. Ad oggi vengono stoccate nelle aree di trasferenza all’aperto circa 10 t/giorno di prodotti assorbenti provenienti dai territori gestiti da Ascit. Il traffico aggiuntivo per trasportare dall’esterno del territorio le ulteriori 20 t/giorno corrisponde a circa 4 mezzi da 5 tonnellate. Su questo aspetto va però tenuto conto che la piattaforma occuperà un immobile che ospitava un magazzino di logistica e che quindi per l’area di Salanetti, nel complesso, ci sarà un alleggerimento di mezzi in transito.
Infine la questione energetica. L’edificio che ospiterà la piattaforma è già dotato di un grande impianto fotovoltaico, la piattaforma avrà prevalentemente consumi elettrici e tutte le tecnologie mireranno a minimizzare i consumi di metano. Grazie al surplus di energia presente dalle aziende industriali nell’area di Salanetti, proveniente da impianti fotovoltaici e recuperabile dall’energia termica in eccesso dei vari processi produttivi, sarà possibile diminuire ulteriormente i consumi energetici.
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Ho letto sulla stampa le dichiarazioni di Lara Pacini, vicepresidente dimissionario di Aquapur, ed è necessario fare subito chiarezza coinvolgendo il Consiglio Comunale su una vicenda che presenta aspetti estremamente preoccupanti. E’ quanto afferma il capogruppo della Lega Domenico Caruso, per il quale Lara Pacini ha denunciato gravi e intollerabili condizionamenti esterni sulla gestione di una società nella quale il Comune di Capannori possiede una importante quota di partecipazione per il tramite della quale la città della piana è presente nella compagine sociale di Acque SPA.
E’ molto preoccupante il fatto, afferma Caruso, che la dottoressa Pacini abbia denunciato di essersi scontrata duramente con interessi di parte per una gara di appalto da 20 milioni per fortuna gestita correttamente ma a questo punto è necessario che il consiglio comunale intervenga per fare chiarezza su quali siano stati gli interessi di parte configgenti con il principio dell’imparzialità e del buon andamento della pubblica amministrazione denunciati dall’ex amministratrice di Aquapur che avrebbe pure pagato personalmente il prezzo del proprio agire.
Ed è proprio per questi motivi, afferma Caruso, chiederò la costituzione di una commissione di indagine per fare luce su questa inquietante vicenda che è anche indicativa di un certo clima di disagio nel quale operano taluni amministratori di società partecipate che evidentemente non godono di totale indipendenza nelle scelte gestionali.
Certe situazioni, conclude Caruso, dimostrano ancora volta che la gestione del ciclo integrato dell’acqua sia materia da riservare a società interamente pubbliche essendo l’acqua un bene primario da cui le società private devono essere tenute alla larga.