A Villa Basilica in arrivo un nuovo aumento dei tributi: sulla Tari anche i costi per la gestione del verde urbano. Il consigliere comunale Camilla Corti: "Non si discute la necessità di aumentare il decoro dei paesi, ma si discute questa continua richiesta di sacrifici ai cittadini, dopo avere dichiarato a più riprese che il Bilancio è in ottima salute".
Non si conoscono ancora con esattezza le cifre, tuttavia l'ipotesi, stando alle dichiarazioni del sindaco, è di un aumento di circa 30-40 euro all'anno sulla bolletta, dovuto alla scelta dell'amministrazione comunale di dare la gestione del verde pubblico ad un servizio esterno e di coprire questo costo al 100% a carico del tributo TARI, e quindi completamente a carico delle utenze.
A dirlo è la consigliera Camilla Corti della lista Futura, dopo che nell'ultimo consiglio comunale la delibera che prevede questo aggravio di costi per gli utenti è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza guidata dal sindaco Ballini e con l'unico voto contrario proprio della consigliera Corti (assenti gli altri consiglieri dell'opposizione).
"Non mettiamo in discussione la necessità di aumentare il decoro nei nostri paesi – dichiara a questo proposito Corti - , quello che mettiamo in discussione è che si torni, ancora una volta, a chiedere un sacrificio alle famiglie, dopo che ci siamo sentiti dire e ridire, soprattutto in campagna elettorale, che le casse del Comune di Villa Basilica godono di ottima salute.
Se questo è vero, da dove nasce quindi l'esigenza di ricorrere a continui aumenti per assicurare alcuni servizi essenziali?
Questa amministrazione, appena insediata, ha aumentato le tariffe per tutti i servizi scolastici, dal bus al pre-scuola, alla mensa. Poi è andata avanti con la revisione delle tariffe dell'impianto di teleriscaldamento, sul quale noi come opposizione abbiamo chiesto un ripensamento, e vedremo se ci sarà e di che tenore. Ora si aumenta la Tari di una somma che non sembra irrisoria, appaltando all'esterno un servizio che in tempi passati era effettuato dagli operai del Comune e che veniva quindi pagato con le uscite correnti del Bilancio, senza che ci fosse la necessità di imporre quella che appare, oggi, come una sorta di nuova tassa".
"Un cittadino mi ha chiesto che cosa avrei fatto io – aggiunge la consigliera di Futura – , ed io vorrei rispondere dicendo prima ciò che non avrei fatto: prima di tutto avrei evitato di sbandierare una disponibilità di risorse, come è stato fatto per mesi, per poi trovarsi ad intervenire con continui aggravi di tassazione.
Credo che ai cittadini si debba sempre rappresentare la situazione per quella che è, accettando anche le critiche che ne possono derivare, ma chiarendo sempre le motivazioni delle proprie scelte con trasparenza: i cittadini non sono sciocchi e senza trasparenza non può esserci fiducia.
In secondo luogo, mi chiedo: conoscendo le reali e comprensibili difficoltà sulla gestione ordinaria dell'ente, com'è possibile che in vent'anni non si sia pensato o non si sia riusciti ad effettuare degli investimenti che potessero sostenere la spesa corrente?
Faccio un esempio pratico: la comunità energetica, se costituita, può servire a pagare le spese elettriche anche dell'illuminazione pubblica, e in questo modo la somma che si libera può essere utilizzata per qualche altra spesa corrente.
Perché non intraprendere investimenti, scelte anche coraggiose per trovare ai soliti e comprensibili problemi di gestione economica soluzioni che non si limitino sempre e solo ad aumentare le tasse?
Quella dell'aumento delle tasse infatti è una soluzione semplice, certo, ma per cui non serve poi grande impegno, né capacità, né voglia di migliorare le cose."