E se si fossero, davvero, bevuti il cervello? No, perché quello che è accaduto recentemente è roba da vergognarsi e nascondersi in cantina. Prima una conferenza stampa di Francesca Fazzi al Polo Tecnologico che è stata, in realtà, una passerella elettorale e hanno avuto anche il coraggio di rompere i coglioni a Mario Pardini, ex presidente Lucca Crea, perché si era fatto immortalare accanto a Susanna Ceccardi, Marcello Pera e Matteo Salvini. Almeno lui lo ha fatto per strada, non in una struttura pubblica di proprietà della Camera di Commercio. Poi, giusto oggi, sulla pagina ufficiale di Lucca Comics and Games, l'immagine di uno dei manifesti pubblicati con Salvini e Ceccardi raffigurati come due diavoli. Cattivo gusto è poco, qui qualcuno dovrebbe dimettersi visto che, tra l'altro, siamo anche in campagna elettorale.
Ma andiamo con ordine. Alcuni giorni fa Francesca Fazzi organizza una conferenza stampa - quindi, aperta solo ai giornalisti - per presentare, scrive, due proposte culturali importanti per la città. A noi giornalisti era arrivato l'annuncio della conferenza stampa ed eravamo stati anche sollecitati più volte a mandare qualcuno per coprirla. Cosa che abbiamo puntualmente fatto, ma che se avessimo saputo di cosa si trattava, avremmo evitato.
Infatti non soltanto non è stata una conferenza stampa, ma, addirittura, una conferenza vera e propria, una manifestazione politica ed elettorale in un luogo pubblico a favore del centrosinistra e del candidato alla presidenza della Regione Eugenio Giani. Sono intervenuti, udite udite, roba da mettersi le mani nei capelli per non dire da un'altra parte, rappresentanti di istituzioni che non ci sarebbero dovuti essere: a cominciare da Ilaria Del Bianco, presidente dell'associazione Lucchesi nel mondo, una che, di questi tempi, è come il prezzemolo nelle polpette, sta dappertutto e non si capisce bene per fare o dire cosa. Forse spera in una candidatura a sindaco di Lucca, un modo inequivocabile per perdere le elezioni al primo turno. Poi c'era l'amico Olivo Ghilarducci, presidente di Lucense, azienda partecipata pubblica e anche lui non si capisce bene cosa cavolo c'entrasse. Quindi, sta scritto nel comunicato ufficiale della Regione per Francesca Fazzi, anche Massimo Marsili direttore della Fondazione Puccini, ma c'è chi dice che è troppo intelligente per prestarsi a queste strumentalizzazioni. Poi c'era il sindaco Alessandro Tambellini, che, ormai, è diventato il segugio numero uno della Fazzi nemmeno dovesse convolare a nozze con lei. Addirittura il nostro sindaco, ormai sul cosiddetto Sunset Boulevard da un pezzo, ha atteso 45 minuti l'arrivo di Eugenio Giani... Incredibile, ma pare che l'orologio di Tambellini fosse piazzato su un altro fuso orario. Ha portato i suoi saluti - e chissenefrega - anche Gianluigi Guidi, presidente In-Tec e anche lui c'entrava come i cavoli a merenda. Quindi Valter Alberici, il sosia di Giorgino Del Ghingaro, nonché sua protesi destra e sinistra oltre a vice sindaco, uno che al Polo Tecnologico non si comprende cosa ci stesse a fare.
Attenzione gente:
CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA
La cultura è impresa, l'impresa è cultura
Così recitava l'invito pervenutoci. Ma, poi, è arrivato anche il maestro Alberto Veronesi, anche lui candidato alle elezioni regionali guarda caso per il Pd e, poi, ancora, il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti, forse perché Puccini a Celle di Pescaglia ha vissuto per un po', ma certo che strana coincidenza, tutti che si sono mossi nell'interesse di Puccini e della cultura.
Hanno sfasciato i coglioni a Mario Pardini, quelli di Sinistra con - con cosa?, con nulla, il vuoto assoluto - perché era in piazza con la Ceccardi e Salvini. E ha fatto bene. Almeno ha avuto gli attributi per metterci la faccia a differenza di chi, al contrario, è andato a una conferenza stampa facendola diventare un evento elettorale.
Noi abbiamo seguito la conferenza soltanto per rispetto di coloro che l'avevano indetta che consideriamo dei professionisti di grosso livello. Altrimenti ci saremmo alzati e avremmo fatto una bella pernacchia.
Niente male l'idea di organizzare appuntamenti elettorali in una struttura pubblica.
E veniamo, invece, ad oggi. In rete gira il manifesto che è stato messo sulla pagina ufficiale di Lucca Comics & Games - ma chi è stato il genio che l'ha autorizzata? - in cui sono raffigurati Salvini e Ceccardi come due mostri. Menomale che Mario Pardini si è dimesso, lui una porcata simile non l'avrebbe sicuramente fatta passare o, se l'avesse vista, l'avrebbe subito rimossa. Allora hi è che ha permesso, in piena campagna elettorale, una simile sciocchezza? Chiediamo ad Emanuele Vietina.
La verità, gente, è che la Sinistra ha la faccia come il culo. E cerca di far venire ai poveri italiani senza cultura e senza spessore i sensi di colpa per tutto: per il fascismo, per gli immigrati, per omosessuali, lesbiche e transessuali e poi anche qualche altra specie, insomma, cerca di ridurre il popolo a una massa decerebrata. Noi non ci stiamo e siamo qui a fare la guardia. Come il 24 maggio sul Piave, non passa lo straniero... e la Sinistra, ormai, di italiano non ha più niente.