"Sono passate già alcune settimane da quando il Comune ha comunicato a Coima le proprie prescrizioni per un Project Financing dei parcheggi sostanzialmente modificato. E' stato proprio grazie al lavoro dei comitati cittadini e dei consiglieri di opposizione che sono venute all'attenzione le forti incongruenze dei primi due piani presentati".
Lo sostiene Giorgio Angelo Lazzarini per conto del coordinamento Salviamo la Manifattura. "Si badi bene: anche queste richieste non hanno inciso veramente sulla sostanza del discorso, cioè il progetto in sé, si pensi ai 4000 metri quadrati destinati al commercio, la cessione per 40 anni dei parcheggi, la cessione gratuita dell'immobile della Manifattura sud, la passerella e anche la scarsa trasparenza spiega Lazzarini -. Ma ciò che stupisce ad oggi è il silenzio. Nessuno dichiara niente. Né il Comune sollecitando una risposta, né Coima o la Fondazione CRL per annunciare le loro intenzioni. L'inerzia, in assenza di dichiarazioni ufficiali, dopo tutta l'insistenza dei mesi precedenti è quanto meno anomala. Le ipotesi possono essere diverse". Ed eccole, secondo Salviamo la Manifattura.
"O i conti non tornano più, oppure, nonostante il ridimensionamento chiesto dal Comune, si intende ugualmente procedere (ma in questo caso allora quanto largheggiavano i project precedenti in termini economico-finanziari?), oppure si vuole a questo punto che la cosa vada nel dimenticatoio. Sarebbe troppo facile - argomenta Lazzarini -. Una cosa è certa, la Fondazione Cassa ha potuto verificare con mano quanto riportato nel Regolamento del Fondo Chiuso da lei costituito insieme a Coima gestore: l'investimento nella Manifattura è ad alto rischio e i fatti lo stanno dimostrando, soprattutto se i cittadini pongono attenzione alla salvaguardia dei beni e delle risorse pubbliche".
Aggiunge il coordinamento: "La Fondazione, in particolare, dovendo amministrare un patrimonio pubblico, non avrebbe il compito di adoperare maggiore prudenza? Ad esempio, oltre alla Manifattura, si afferma a caratteri cubitali che il suo patrimonio è ben saldo a un miliardo e duecento milioni di Euro (vedi articolo di risposta a Marco Porciani), ma poi andando a leggere approfonditamente la nota Integrativa del Bilancio si trovano immobilizzazioni finanziarie che, al di là della correttezza o meno dell'applicazione dei principi contabili, evidenziano ad oggi perdite di valore di 130 milioni rispetto al valore originario di acquisto, oltre a quanto evidenziato dallo stesso Porciani nel suo intervento". Infine la conclusione: "Ma allora anche il suo patrimonio è davvero ben saldo?"
Nella foto: la piazza commerciale rialzata con accesso diretto dalle Mura, contenuta nell'ultimo progetto definitivo