Il consiglio comunale di Lucca iniziava alle 21.06 sotto la presidenza di Enrico Turrini che chiedeva al segretario di procedere all’appello nominale e contestuale verifica del numero legale. Terminata l’incombenza risultavano assenti giustificati i consiglieri di minoranza Bianucci, Mammini, Lorenzoni e Vietina nonché quello di maggioranza Azzarà.
Il primo punto all’ordine dei lavori era quello delle raccomandazioni per cui chiedeva la parola e la otteneva il consigliere di FdI Diego Carnini per chiedere la solidarietà della giunta e del coniglio nei confronti della sua collega di partito Laura Emanuela Da Prato per le offese e le minacce ricevute nei giorni scorsi.
Prendeva la parola il capo gruppo della Lega Salvini Premier, Armando Pasquinelli, perché il sindaco che al momento era assente in aula (sopraggiungerà successivamente), facesse una esortazione nei confronti del governatore Eugenio Giani in merito all’autonomia differenziata perché anche nella regione Toscana venisse applicata.
Chiedeva ed otteneva la parola il consigliere del gruppo Pd Vincenzo Lorenzo Alfarano per raccomandare l’attenzione della giunta e soprattutto dell’assessore competente per intervenire in Via Fratelli Cervi che era diventata una discarica a cielo aperto con abbandono di materassi, reti ecc. e magari di installarvi una telecamera.
Prendeva la parola il capogruppo di minoranza Lucca Futura Gabriele Civati per raccomandane che a Sant’Anna presso quello che è conosciuto come il parchino ed intitolato Parco Mario Poli vi effettuavano delle azioni disdicevoli come delle” braciate” sui tavoli ivi collocati e continue “scorrazzate” con gli scooter nei vialetti. La situazione era stata già segnalata alla polizia municipale che si era portata in loco senza però riuscire ad identificare i soggetti che si rendevano responsabili di questi episodi per cui richiedeva maggior presenza.
Sempre a Sant’Anna vi era stata la piantumazione di diversi alberi che necessitano di maggior irrigazione e controllo in quanto a casa del clima caldo stanno seccandosi. Raccomandava che anche San Pietro a Vico dove grazie alla variante Cardella sono finalmente partiti i lavori più annunciati dall’attuale amministrazione e che sono stati avviati, a suo giudizio, grazie alle sollecitazioni della minoranza e della stampa ma che rimaneva ancora aperta la questione del Mulino Pardini che deve essere bonificata.
Non essendoci state risposte orali al secondo punto dell’ordine dei lavori ossia risposte orali alle interrogazioni si passava alla trattazione del terzo punto dell’ordine dei lavori inerente la pratica nr. 105/2024 avente per oggetto: “Approvazione dello schema di contratto di servizio tra il Comune di Lucca e l’Azienda Teatro del Giglio – ATG per la gestione del Teatro del Giglio, del Teatro San Girolamo e del Teatro Idelfonso Nieri, per il periodo 2024-2028”. La pratica veniva illustrata dall’assessore Angela Mia Pisano che rivendicava finalmente l’entrata del teatro Nieri di Ponte a Moriano nella gestione del Teatro del Giglio e sarà un punto di riferimento per le associazioni amatoriali. Interveniva Armando Pasquinelli per affermare che la riqualificazione del teatro voleva dire cultura e attenzione alla periferia della città, quindi dichiarava che la pratica era stata discussa nell’apposita commissione ottenendo il parere favorevole all’unanimità.
Chiedeva la parola il consigliere di minoranza del gruppo Pd Vincenzo Lorenzo Alfarano per esprimere il parere favorevole del suo gruppo politico. Anche il capogruppo di maggioranza di FI UDC Alessandro Di Vito esprimeva la sua soddisfazione per il risultato ottenuto mandando una frecciatina ai gruppi di minoranza affermando che ora non potranno più dire che l’attuale amministrazione fa cultura solo con feste e festine. Nessun altro richiedeva di intervenire per cui il presidente del consiglio comunale poneva la pratica in votazione che veniva approvata con diciannove voti favorevoli, sei voti astenuti e nessun contrario ottenendo medesimo risultato per l’immediata e eseguibilità.
Si passava quindi alla trattazione della pratica nr.124/2024 avente per oggetto: “Proposta di Project Financing per la realizzazione del nuovo stadio di calcio della città di Lucca, mediante il recupero con demolizione e ricostruzione dello “Stadio comunale Porta Elisa” e restauro della tribuna storica. Decadenza della dichiarazione di pubblico interesse di cui alla deliberazione consiliare n. 53 del 26/4/2022” che veniva illustrata dall’assessore Fabio Barsanti con una rapida cronistoria dell’iter della pratica che aveva avuto inizio durante la precedente giunta Tambellini e che concludeva che la decadenza della dichiarazione di pubblico interesse. Interveniva il capo gruppo di minoranza del Pd Francesco Raspini che evidenziava favorevolmente il cambiamento dell’assessore Fabio Barsanti rispetto a quando era consigliere di opposizione. Richiamava alla memoria di alcuni componenti dell’attuale maggioranza le affermazioni che a suo tempo fecero come minoranza tipo quella di cautela immobilista con cui attaccavano la precedente giunta. Rappresentava che la sola diminuzione dei costi per la realizzazione dello stadio è certamente una via percorribile e che non hanno una questione pregiudiziale ma rappresentava che sarebbe stato più utile fare un gruppo di lavoro che si occupasse della vicenda per tenere informato il consiglio comunale. Ciò anche in virtù del fatto che la maggioranza sapeva da almeno un anno che la Lucchese non era interessata alla costruzione dello stadio .e quindi dichiarava che la minoranza non avrebbe votato favorevolmente.
Replicava l’assessore Barsanti che l’attuale giunta aveva operato correttamente con colloqui con la società Lucchese e con i tifosi e confermava la frase cautela immobilista utilizzata a suo tempo nei confronti della giunta Tambellini. Confermava la volontà dell’attuale amministrazione di dotare la Lucchese di un adeguato impianto che sarà valutato dai competenti uffici.
Controreplicava Raspini che rimarcava che in campagna elettorale sia l’assessore Barsanti che il sindaco Pardini avevano promesso la realizzazione dello stadio pur essendo a conoscenza delle difficoltà già allora presenti ed ora usati invece per dire che non si realizzerà. Interveniva anche Alessandro Di Vito capo gruppo di FI UDC per rinvangare il passato richiamando che la vicenda era risalente al 2018 e 2020 con le dichiarazioni della giunta Tambellini riportate dalla stampa. e rigettava le attuali accuse delle opposizioni alla nuova amministrazione denunciandone la strumentalizzazione.
Dopo un rapido scambio di battute tra il sindaco Mario Pardini e il capogruppo Raspini sulla veridicità o meno di affermazioni fatte in campagna elettorale sullo stadio, non essendoci stati ulteriori interventi il presidente del consiglio comunale poneva la pratica in votazione che otteneva diciannove voti favorevoli, nessun voto contrario o di astensione in quanto le minoranze non partecipavano al voto. Identico risultato otteneva l’immediata eseguibilità.
L’ordine dei lavori proseguiva con l’esame della pratica nr.129/2024 avente per oggetto - “Seconda variazione del programma triennale dei lavori pubblici 2024-2026 e del relativo elenco annuale 2024 ai sensi dell’art. 37 del D.Lgs 36/2023 e allegato I.5” che veniva illustrata dall’assessore Nicola Buchignani.
Interveniva Francesco Raspini che chiedeva se l’amministrazione aveva pensato a delle soluzioni alternative di spazi da usufruire nel frattempo dei lavori da eseguire all’Agorà. Sia l’assessore Buchignani prima e poi le sue colleghe di giunta Angela Mia Pisano e Simona Testaferrata rassicuravano l’esponente del Pd che nessuna attività verrà sospesa ed era stato illustrato il percorso degli spazi che saranno rimodulati per dare il massimo confort ai piccoli utenti e le loro famiglie. Non essendoci stati altri interventi la pratica veniva posta in votazione da Enrico Turrini ed otteneva diciotto voti favorevoli, un voto astenuto e sei contrari mentre l’immediata eseguibilità otteneva diciannove voti favorevoli, quattro contrari e due astenuti.
Alle ore 23.30 il consiglio comunale terminava e il presidente scioglieva le righe.