La delibera sulla Commissione pari opportunità del Comune di Lucca, votata ieri sera (10 dicembre) dalla maggioranza consiliare di destra, ha mosso un severo atto d'accusa da parte del gruppo di minoranza Lucca Civica - Volt - Lucca è popolare: "È un atto che segna un passo indietro e che svuota di significato un organismo fondamentale per la parità di genere".
Il gruppo, rappresentato nell'assise di palazzo Santini da Valentina Simi, evidenzia la debolezza di contenuto della delibera – che rende facoltativo il parere della Commissione sugli atti amministrativi – e denuncia un contesto più ampio, di mancato sostegno alle donne. "Affidare il parere della Commissione alla sola buona volontà dell'amministrazione – incalza il gruppo – equivale a relegarla a un ruolo marginale, smantellando di fatto uno strumento nato per rappresentare e tutelare le istanze di parità".
Ma è sul caso della consigliera Lorenzoni che si concentra la critica più aspra: "Le recenti dimissioni della consigliera Cecilia Lorenzoni sono una sconfitta collettiva per quest'aula e per tutta la città. Parliamo di una giovane donna, madre e lavoratrice, che ha dovuto rinunciare al suo mandato elettorale per le difficoltà di conciliare famiglia e politica. A ciò si aggiunge il rifiuto di Elena Piantanida, che avrebbe dovuto subentrarle, anch'essa impossibilitata a ricoprire il ruolo per lo stesso motivo: l'impossibilità di bilanciare il carico familiare con l'impegno pubblico. Questa è la fotografia di un sistema che continua a considerare i lavori di cura – figli, figlie, casa, anziani – come un compito esclusivamente femminile, senza che vengano forniti strumenti adeguati di sostegno. Non è accettabile nel 2024".
Lucca Civica – Volt – Lucca è Popolare sottolinea come le promesse di trasparenza e partecipazione della maggioranza si siano rivelate vane: "Un elemento positivo della delibera è l'introduzione della possibilità di svolgere le riunioni della Commissione in videoconferenza, misura prevista per favorire la partecipazione e tuttavia insufficiente, se non accompagnata a un cambio di paradigma. È utile a questo punto ricordare che questa amministrazione, paladina della trasparenza in campagna elettorale, ha bocciato la nostra mozione per introdurre misure concrete in questa direzione. Oggi, come sempre, crediamo che la trasparenza non sia solo una questione di forma, ma il pilastro di ogni buona amministrazione, il fondamento di una democrazia partecipata e inclusiva".
Il gruppo annuncia infine che ripresenterà quindi la mozione respinta, concludendo con un appello: "Ci auguriamo che questa maggioranza rifletta sul significato di rappresentanza e coerenza e, in virtù del voto unanime di ieri sera, si comporti nello stesso modo accogliendo finalmente la nostra mozione sulla trasparenza".