Il consiglio comunale del 23 febbraio è iniziato alle 21.30 con la richiesta del presidente del consiglio comunale Enrico Torrini al segretario comunale dell’appello nominale. L’ordine del giorno prevedeva i seguenti quattro punti:
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Nomina dei componenti della commissione comunale per l’aggiornamento degli albi dei giudici popolari della corte d’assise e della corte d’assise d’appello .
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Approvazione del programma triennale dei lavori pubblici 2023-2025;
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Piano delle alienazioni immobiliari 2023-2025 – approvazione;
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Programmazione biennale 2023-2024 delle acquisizioni dei beni e dei servizi del comune di Lucca – approvazione.
Ha chiesto la parola per primo, come spesso avviene, e per fatto personale, il consigliere Gianni Giannini del Pd e per questo è stato bacchettato pubblicamente da Torrini per l’abuso che ne aveva fatto e assolutamente non pertinente perché relativo ad una richiesta indirizzata al sindaco, Mario Pardini, di conoscere la posizione che aveva assunto o intendeva assumere rispetto agli scontri avvenuti la settimana scorsa a Firenze provocati da studenti di destra in danno di quelli di sinistra davanti a un liceo. Roba da pazzi, Giannini è realmente un pasdaran verniciato di rosso: ma cosa c'entra Firenze con Lucca?
Ha preso la parola il capogruppo del Pd Francesco Raspini che ha chiesto una sospensione per poter decidere il nominativo della minoranza da indicare per la commissione prevista dal punto numero uno dell’ordine dei lavori. Dopo alcuni minuti sono rientrati i consiglieri di minoranza in aula e sempre Francesco Raspini formulava il nome, per tutti i gruppi di minoranza, di Vincenzo Lorenzo Alfarano del Pd quale loro rappresentante mentre la maggioranza consiliare nominava loro rappresentante il capogruppo della Lega Armando Pasquinelli. La votazione otteneva ventisette voti favorevoli, nessun voto contrario, un voto astenuto su ventotto presenti.
Il secondo punto dell’ordine del giorno è stato illustrato dall’assessore Nicola Buchignani ed è stato quello veramente più importante e dibattuto dei quattro previsti: approvazione del programma triennale dei lavori pubblici 2023-2025. Questo piano, che prevede investimenti per 179 milioni di euro, è il primo della giunta Pardini ed è stato enfatizzato perché riguarderà un parcheggio sotterraneo auspicato da oltre venti anni nel centro storico, ingenti investimenti sugli impianti sportivi e l’asse suburbano, nuove strade per realizzare anche la tangenziale che decongestionerà il traffico pesante.
Oltre alla creazione di nuove rotatorie, manutenzione delle strade e dell’illuminazione pubblica con il potenziamento della stessa e la messa in sicurezza di passaggi pedonali. Un parco fluviale con spazi giochi per bambini e ricreativi per giovani adolescenti. Massicci interventi di riqualificazione degli immobili comunali e del Teatro del Giglio in occasione del centenario di Giacomo Puccini nonché per le scuole, per l’abbattimento delle barriere architettoniche e il consolidamento delle mura di Lucca.
Anche gli altre tre assessori interessati a questo notevole piano di investimenti, ossia Fabio Barsanti, Simona Testaferrata e Remo Santini hanno voluto proseguire sul cammino tracciato dal loro collega di giunta e hanno magnificato questo piano triennale delle opere che consentirà di trasformare la città di Lucca, piano che è stato il frutto di una ampia collaborazione tra gli assessorati per ottenere un armonioso disegno che permetterà lo sviluppo di un vero cambiamento e di grandi opere strategiche.
Immediata la replica delle opposizioni per bocca del Gabriele Olivati, capogruppo di Lucca Futura che a nome di tutti i gruppi di minoranza ha presentato una mozione d’ordine di natura prettamente politica che chiaramente contestava, senza entrare nei particolari, questo piano triennale presentato dalla maggioranza la cui realizzazione creerà un forte disagio per alcuni quartieri specie quelli in prossimità della realizzazione del parcheggio sotterraneo.
Dopo di lui, subito il consigliere del Pd Vincenzo Lorenzo Alfarano che ha parlato di 'un progetto molto ambizioso che sembra descrivere la città dei sogni'. Che però non tocca le seconde periferie di cui non c'è alcun accenno come la Brancoleria. Nessun collegamento con le periferie secondo i dettami di Renzo Piano che cita ben sei punti per poterle rendere vivibili.
Parola, poi, al consigliere comunale di Lucca 2032 Santi Guerrieri che, invece, ha decantato la bontà di questo piano triennale che risponde a dieci anni di immobilismo che ha ingessato la città: per lui non si tratta di un libro dei sogni, ma della poltica del fare e del coraggio che l’amministrazione Pardini sta portando avanti perché sia chiaro a tutti il cambio di rotta rispetto alla precedente giunta Tambellini.
La capogruppo di Lucca è un grande Noi Ilaria Maria Vietina e Daniele Bianucci, capogruppo di Sinistra Civica Ecologista hanno messo in risalto il fatto che la maggior parte delle opere stradali e viarie sono concentrate sull’utilizzo dell’automobile quando, invece, al giorno d’oggi dovrebbero essere viste nell’ottica di una mobilità alternativa e sostenibile. Seguiti entrambi dal capogruppo di Lucca Civica Volt - Lucca è popolare Valentina Rose Simi, dal consigliere dl Pd Alfarano che in varie forme hanno contestato la realizzazione del parcheggio sotterraneo, un'idea vetusta risalente agli anni ’70 e ’80 come tutto il piano che appare antiquato in ordine alla mobilità rispetto a quanto invece deve essere futuristico in una visione più ampia e generale alla luce delle nuove tecnologie e dei mezzi di locomozione più ecologici.
Finalmente è arrivato il turno di Francesco Raspini che ha commentato la condotta dell’assessore Buchignani durante questo consiglio comunale che è molto differente da quella tenuta in commissione dove ha potuto apprezzarne la disponibilità al confronto e l’oculatezza nella ripartizione delle spese da sostenere. Qui, al contrario, ossia nell'assise di palazzo Santini, sembra un tele imbonitore che sta vendendo il prodotto della giunta Pardini.
C’è stata, quindi, una sequela di interventi dei consiglieri Massimo Fagnani della Lega Salvini Premier, Giovanni Ricci capo gruppo di FI-UDC, Lorenzo Barga capogruppo di Difendere Lucca, Elvio Cecchini capo gruppo di Lista Civile Lucca e dei consiglieri di FDI Diego Carnini e Luca Pierotti, tutti tesi a difendere nelle varie sfaccettature la bontà di questo piano triennale dei lavori pubblici e dei netti miglioramenti che avrà la città dalla sua attuazione.
E' intervenuto, poi, Mario Pardini che ha rivendicato il fatto che questo piano triennale è lo specchio di quanto promesso in campagna elettorale e dell’idea di città che lui e la sua maggioranza hanno prospettato agli elettori durante la stessa.
E' stato dato corso alle votazioni e la mozione presentata da Gabriele Olivati è stata bocciata (ventinove votanti – nove favorevoli – venti contrari) mentre il piano triennale è stato approvato dalla maggioranza (ventinove votanti – venti favorevoli- nove contrari).
Particolare curioso un piccolo scambio di battute poco edificanti tra l’assessore Remo Santini e il capo gruppo del Pd Francesco Raspini inerenti una querela che ha visto perdente il primo rispetto al secondo.
Successivamente si è passati agli altri due punti all’ordine del giorno che sono stati illustrati dall’assessore Moreno Bruni perché entrambi inerenti il prossimo bilancio. Tutti e due passati a maggioranza.
Il rompete le righe è giunto alle 2.58 di oggi.