Potere al Popolo torna all'attacco contro l'amministrazione di centrodestra guidata da Mario Pardini, denunciano i toni usati dall'assessore ex-Casapound Barsanti e gli atteggiamenti della giunta comunale ritenuta eccessivamente divisa ed immobile.
"'Militanti parassiti dell’ANPI', 'uccidere la sinistra': non ci stupisce che Barsanti utilizzi un linguaggio violento e fascista, visto che fascista lo è - tuona PaP - e non ci illudiamo che la posizione istituzionale lo richiami alla responsabilità. Uno schifo certo, ma non una sorpresa."
"Nemmeno ci aspettiamo che Pardini - continuano - la cui amministrazione si regge sulla sua capacità di fare stare buone le forze politiche che ha caricato sul suo carrozzone, intervenga diversamente da come ha fatto, dimenticandosi i toni concilianti e benevoli con cui rispondeva ai quesiti dell'ANPI in campagna elettorale, dichiarandosi convinto antifascista."
"Quello che invece preoccupa e che dovrà vedere attive tutte le forze antifasciste è ciò che emerge dal messaggio, molto chiaro, che Barsanti ha mandato sulla sua missione all’interno delle istituzioni: occupare la cultura e l’informazione che, secondo lui, sarebbero appannaggio della sinistra (magari!, ci viene da dire)."
"Ed è esattamente questo che sta facendo, con interventi particolarmente violenti che creino scalpore - afferma Potere al Popolo - come è accaduto per l’iniziativa con Eric Gobetti, ma anche attraverso iniziative istituzionali come la concessione del patrocinio all’Augusta, festival del revisionismo storico e dell’ideologia nera di Casapound."
"Purtroppo, Barsanti non parte da zero per realizzare il suo obiettivo politico, e non rimane un caso isolato viste le recenti dinamiche politiche a livello nazionale - ricorda PaP -. Lucca è una città che ha passato almeno venti anni (tra Bulldog, Forza Nuova, il volto ripulito di Casapound e non solo) a sdoganare e legittimare il pensiero di stampo fascista, nonostante la sordità delle amministrazioni che si sono succedute agli allarmi lanciati dagli attivisti antifascisti aggrediti e minacciati (fuor di metafora, questa volta)."
"E infatti, da consigliere comunale, Barsanti stesso aveva accolto ben volentieri e ringraziato la giunta di centrosinistra per l'appoggio unanime alla mozione per l'intitolazione di una piazza o una via a Norma Cossetto, questo sì esempio di mistificazione neofascista e di uso politico della storia, su cui proprio Gobetti ha fatto luce in maniera storicamente accurata."
"Pure Buonriposi dovrebbe sapere che Eric Gobetti è uno storico affermato e uno dei massimi esperti sulla questione del confine orientale - spiega PaP - e avrebbe potuto esprimere soddisfazione per un'iniziativa di tale portata con centinaia di studenti e studentesse lucchesi, evitando di affrettarsi a rinnegarla per rispondere solerte ai richiami di Pardini e Barsanti."
"Infine: non è che il vate del pragmatismo e della destra sociale usa le polemiche come dito per nascondere l’immobilità politica dell’amministrazione, un’immobilità fatta di lucine, cuori di San Valentino e decreti antibivacco?"