Caro direttore,
sabato ero alla Versiliana a presentare l’intervista che hai fatto al generale/onorevole Roberto Vannacci. Un bel colpo d’occhio: dalla folla accorsa si deduce l’interesse che il generale suscita in moltissimi italiani e i timori che suscita in altrettanti, soprattutto dalle parti della sinistra e dei grillini, alle prese con le liti condominiali.
Il numero dei presenti era fra i più alti di tutta la stagione, tenuto conto che sul palcoscenico del Caffè della Versiliana 2024 sono già saliti quasi tutti i “big” della politica italiana.
È l’ennesimo successo comunicativo della Versiliana, ma, soprattutto, del generale anche per la visibilità successiva dovuta all’effetto di trascinamento che ogni parola, ogni gesto, ogni cosa detta e perfino non detta dal generale è sottoposta alle sofisticate e meno sofisticate analisi degli esegeti che okkupano i giornaloni e parte delle TV, ma anche dalla sinistra, dal centro e dalla destra politiche.
Pare ovvio registrare i timori che tutto l’establishment italiano nutre verso questo nuovo entrante che continua a riscuotere interesse e successo nonostante o forse a causa delle contumelie che gli arrivano da ogni dove tranne che dalle platee che si affollano per ascoltarlo, dai lettori che comprano i suoi libri a centinaia di migliaia e dagli elettori che gli danno valanghe di voti.
Fa paura perfino agli “alleati” come Crosetto o Gasparri!
Vale la pena fare un appello a tutto il ceto politico, ai corifei della comunicazione e ai loro padroni “editori”, alle così dette “elite”: chiedetevi i motivi di questo successo invece che impegnarvi a demonizzarlo.
Noterai che, invece, non sembra di grande interesse sapere come la pensa il generale, oggi eurodeputato, su temi di grande rilievo (altro che la rappresentatività della signorina Egonu, o del “coglione” di Bersani o della vestaglia fru fru del Corrierone), parlo delle future alleanze strategiche dell’Europa, dei riflessi delle prossime elezion USA, dell’intelligenza artificiale; quanto meno dei due conflitti in corso e della la difesa comune europea: fa il generale, ha combattuto guerre vere, ne conosce l’orrore ma anche le logiche un po’ di più di quelli che ne chiacchierano o ne scrivono o la domenica mattina vanno in piazza con la bandiera arcobaleno (o perfino di Hamas) e poi tornano a mangiare i ravioli della mamma convinti di aver contribuito alla pace nel mondo.
Mentre il più delle volte hanno sostenuto terroristi, aggressori, cialtroni di ogni specie che usano le manifestazioni pacifiste per accoppare più gente, con mani più libere e con maggiore “comprensione”.
Ma Vannacci avrà pure opinioni su alcuni temi caldi in Italia: i vari Jus, la prossima manovra economica, l’autonomia differenziata, l’ordine pubblico, l’immigrazione. Mica solo il politicamente corretto, o Bella ciao o altri miagolii aggiunti.
Per di più ha preso 560 mila preferenze e quindi è molto rappresentativo delle idee degli elettori anche se sono considerati dagli esegeti e dai politici sinistri dei poveretti, untermenschen che non capiscono l’orrore delle tesi del generale: gente da campi di rieducazione, da lao gai.
Ma sono tanti!
Per inciso e per onestà osservo che l’unico che lo sostiene è Salvini, quali che siano i motivi per cui lo fa.
In conclusione potresti cominciare tu, dati i vostri rapporti, a chiedergli opinioni su temi veri che riguardano la stragrande maggioranza degli italiani: maschile, femminile, neutra, bianca, nera, gialla. Perfino la signorina Egonu e Bersani e il suo “coglione”.
Foto Lauro Lenzoni