Politica
Referendum, votare o non votare
In Svizzera la democrazia diretta, il referendum, è mezzo frequentemente utilizzato, in quanto si attribuisce enorme importanza alla volontà popolare.

Ecco il nuovo sottopasso fra stazione e spalti delle Mura. Pardini "Un'infrastruttura vitale per il futuro di tutta l'area"
Questa mattina è stato inaugurato il nuovo sottopasso ciclopedonale che collega i percorsi intorno alle Mura di Lucca connessi con il centro storico e la stazione ferroviaria in piazzale Ricasoli.

L'ex assessore della Lega Minniti durissimo: "Cavirani presidente Geal, l'assalto alla diligenza continua"
Durissimo intervento dell'ex assessore alla sicurezza del comune di Lucca Giovanni Minniti silurato dal suo stesso partito. Minnitiattacca il clientelismo del suo partito a proposito della nomina di Riccardo Cavirani alla presidenza di Geal. E' guerra totale all'interno della Lega

L'assessore al commercio Paola Granucci interviene in merito alla vicenda Pizzeria Pellegrini
In merito alla questione sollevata nei giorni scorsi dalla Pizzeria Pellegrini, l'assessore al commercio Paola Granucci precisa quanto segue: "La Pizzeria Pellegrini ha ottenuto regolarmente la concessione di…

Gruppi di opposizione: "La nomina di Cavirani a presidente Geal chiude il cerchio: alla Lega, e alla destra lucchese tutta, del futuro dell'acqua non è fregato assolutamente niente"
"Con la nomina di un segretario di partito alla presidenza di Geal, si chiude il cerchio: alla Lega, e alla destra lucchese tutta, del futuro dell'acqua non è…

Il Santo Padre e l’economia
Lo ha chiarito ai cardinali l'agostiniano Robert Francis Prevost, subito dopo la sua ascesa al soglio di Pietro: la scelta del nome "Leone XIV" è un richiamo a…

Il circolo della Piana di Lucca di Rifondazione Comunista: “Appoggiare dei cartelli su dei tavoli non è reato. Stiamo dalla parte della resistenza antifascista”
“Cari sindaco Pardini, giunta comunale di Lucca, senatore Menia, è inutile che alzate i toni e assediate gli spazi pubblici con iniziative sulle foibe in concomitanza con le…

Anche Lucca a Roma per partecipare alla Marcia per la vita
Anche Lucca presente alla Marcia per la vita che ogni anno si rinnova sempre piu ricca e gioiosa ma quest'anno con una “marcia in piu”: è stato appena eletto Papa Gregorio XIV ed è l'anno del Giubileo. Per tutti la marcia è una triplice festa ma anche una grande sfida per la difesa dell'umano

Centri estivi più inclusivi: da quest'anno un unico bando per tutti i bambini e ragazzi. A disposizione i voucher per la frequentazione
A partire dal mese di giugno e fino a settembre si svolgeranno anche quest'anno i centri estivi, attività ludiche, sportive, creative e a contatto con la natura, rivolti…

Riccardo Cavirani nominato presidente della Geal
Novità al mercato delle nomine per le aziende partecipate dal comune di Lucca. Il sindaco Mario Pardini ha nominato Riccardo Cavirani, coordinatore provinciale della Lega, presidente della Geal…

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Dopo il passaggio alla Camera del progetto di legge sull’autonomia differenziata, segnalo fra i titoloni-castroneria dei quotidiani nazionali quello che – con poca fantasia lo ammetto, ma ci aggiunsi almeno il punto interrogativo – ho usato in apertura di questo pezzo.
Castroneria perché l’Italia è sempre stata divisa, dai Guelfi e Ghibellini ai fans di Coppi e Bartali e dei loro successori.
Se però vogliamo andare a vedere l’inizio di questa frattura particolare, dobbiamo procedere dall’8 settembre 1943. Non prima perché nel ventennio erano tutti compattissimamente – si usavano molto i superlativi assoluti – fascisti. Quel giorno – l’ho già spiegato – il Regio Esercito evaporò, gli alleati andarono a ballare il boogie-woogie per strada e per fortuna che i marziani sbarcarono un po’ di partigiani, sennò era nera.
Partigianarono in tanti – garibaldini comunisti, matteottinani socialisti, cattolici “Giustizia e Libertà” e autonomi che nulla ebbero a che fare coi centri sociali, sia chiaro – ma dopo, per il vergognoso sfaldamento politico e militare dell’8 settembre, il Partito Comunista si arrogò l’esclusiva della Resistenza. A quel punto iniziò un’attenta, assidua, meticolosa fase d’indottrinamento che ha spiegato alla gioventù italiana che quei due anni di guerra civile videro il bene da un lato e il male dall’altro. Con buona pace del Manzoni che assicurava che bene e male non si dividessero con un taglio netto, e della fortunata autrice delle mille e mille sfumature di grigio, rosso e nero, che propugnava l’esistenza di tante gradazioni, e forse la conseguente necessità degli armocromisti.
Chi aveva vissuto quel periodo e magari la pensava in altro modo, o sapeva come fossero in realtà andate le cose, provò in qualche caso a dirlo ai diretti discendenti, ma molte volte per paura, o perché impegnato a rimettere insieme i cocci di una vita devastata, o perché sottovalutò il problema o preferì non rinnovellare quei disastri, andò nella tomba con il suo corredo di notizie che potevano mettere in dubbio il mantra “evaporazione-boogie woogie-dischi volanti”.
Qualche autore di estrema destra provò a raccontare altra verità, ma onestamente devo dire con toni altrettanto faziosi e poco credibili. L’unico che ebbe la forza di imporre le proprie idee di segno opposto alla vulgata nazionale fu Giampaolo Pansa, di formazione culturale comunista, che fece la sua fortuna con un’importante serie di saggi che della Resistenza ha narrato anche le pagine oscure e vergognose. Chiaramente la sinistra l’ha ripudiato e boicottato.
In quei decenni la DC comandava col suo codazzo di satelliti, e lasciava al PCI il monopolio di quel ricordo, ritenendolo ininfluente. Si sbagliava. Tangentopoli fece male soprattutto alla DC, in quanto finì in frammenti come avrebbe dovuto essere, considerata varietà e contenuto delle correnti. Giunse il bi-polarismo, che pur frammentato partiticamente come la 1^ Repubblica, non poteva che coagularsi attorno a due concezioni della Resistenza. Quella che aveva il suo motore nel culto acritico della stessa come delineata nelle segrete stanze dell’ANPI – da cui si staccarono molti partigiani non-comunisti come “Nuto” Revelli – e quella che lo negava, o almeno si sarebbe accontentata di ridimensionarlo.
Da ciò deriva che, per chi sta a sinistra, chi la pensa in modo opposto sia fascista, e il chiedergli retoricamente di dichiararsi antifascista assume tono meramente provocatorio, tanto che se si risponde di sì, neppure si è creduti.
Contestualmente anche chi sta a sinistra è per partito preso comunista, secondo l’avversario politico italico o “carrocciano”, anche se veste Armani, trascorre le vacanze in hotel di lusso e località da sogno, e infila la moglie in Parlamento con lui raddoppiando il budget familiare, piuttosto che dare una possibilità ad un “compagno” meno fortunato. Ma di veri comunisti non ve n’è.
Affrontare così la problematica è più semplice, rapido, e consente di caricare contro tutto e tutti la massa di sconsiderati, che nulla vuol fare se non essere foraggiata e mantenuta. Magari anche trovando un posticino in Parlamento, in regione, in comune, nel CdA di qualcosa, a portar la borsa. E non guardo solo a sinistra, visto che chi c’era a far a botte in piazza negli anni ’70-’80 li ricordo. La natura delle cose vuole che anche quella generazione che sa, che ha vissuto determinate situazioni, sparisca, e che ai giovani si possa continuare ad imbandire una tavola di amenità, banali e piuttosto mendaci. Allora davvero lo scontro bi-polare violento sarà inevitabile. Chi non sa cosa siano il comunismo o il fascismo, non sa neppure riconoscerli, financo se il comportamento suo e dei suoi punti di riferimento ne abbia buona parte dei caratteri.
Quindi la Meloni non ha diviso nulla. Era già stato fatto tutto.
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Riparte l’attività cantieristica per la realizzazione di marciapiede e pista ciclabile sul lato sud di via dello Stadio: Impegno civico per Lucca si domanda a cosa sia dovuto questo mese di fermo, ipotizzando un problema di tipo tecnico, legato ai possibili rischi per gli utenti deboli della strada, e uno di tipo economico, che consisterebbe nella sottovalutazione dei costi dell’intervento.
“Dal momento che i lavori sono ripartiti con una nuova ditta, siamo propensi a credere che il problema sia economico- decretano- Dopo tre giorni, la nuova ditta, fatta la tubazione di scolo delle acque, se n’è andata, e i lavori sono nuovamente fermi. Ci piacerebbe avere un riscontro da sindaco e assessore ai lavori pubblici, e una maggior presenza politica durante i lavori, non solo durante inaugurazioni ed eventi pubblici”.