Senza entrare pienamente nel contenuto dell’intervento di Giorgio Lazzarini, del quale ne rispetto la serietà e le competenze in materia, riservandomi di commentarlo soltanto parzialmente in merito a due cifre. Lazzarini dice che: “i debiti sono oltre 186 milioni di euro per Gaia e “solo” 15 milioni per Geal.” È vero, messe così anche quel “solo” potrebbe funzionare, c’è infatti un abisso fra le due cifre, ma proviamo a contestualizzarli questi numeri. Rispetto alle utenze di Gaia che sono circa 254000, Geal ne ha “solo” 42000, se proviamo a fare due conti per parametrare il debito delle due società rispetto alla singola utenza, abbiamo che Gaia avrebbe circa 732 euro di debito per utenza, mentre Geal ha un debito di 357 euro per utenza. In questo modo risulta sì che Geal gode ancora di un debito inferiore rispetto a Gaia di circa la metà, che certamente sfata e comprime la differenza dei i due valori di debiti delle due società, espressi in maniera acritica dal relatore: i 186 milioni di euro per Gaia, contro i 15 milioni di euro di Geal.
Quindi, se Gaia avesse la stessa utenza di Geal, a Gaia sarebbe stato attribuito un debito di 30 milioni che il Lazzarini forse non avrebbe definito “solo” (come nel caso dei 15 milioni Geal), ma “accettabile” probabilmente sì.
Se poi mettiamo questi due valori di debito (Gaia la metà di Geal) e li confrontiamo al numero di comuni che le due società servono e l’estensione dei territori in cui esse operano, si ha che Gaia serve 45 comuni su un territorio totale di 2600 Kmq, a fronte di Geal che serve un “solo” comune (Lucca) su un territorio di 185 Kmq. Un rapporto territoriale di 1 a 14 in favore di Gaia.
Siamo di fronte a due società fra loro incomparabili che lavorano su piani diversi di operatività, dove l’ampiezza del servizio espresso da Gaia, rispetto a quello “solo” fornito da Geal, ne determina una complessità operativa e di gestione che anche un indebitamento doppio rispetto a quello di Geal potrebbe trovare una sua giustificazione.