1. Cosa fare se si eredita una casa?
Quando si eredita una casa si hanno diverse opportunità a disposizione; si può per esempio decidere di prenderne possesso lasciando la precedente abitazione (magari di minor valore oppure in affitto) oppure si può valutare la possibilità di concederla in affitto o di venderla.
Se si opta per l’ultima soluzione si hanno essenzialmente due possibilità, operare in completa autonomia oppure trovare un’agenzia immobiliare; quest’ultima è la soluzione più comune e molti la scelgono dato che la vendita di un’immobile è un’operazione molto complessa che richiede notevoli competenze.
Si può approfondire questo punto online su siti specializzati, come ad esempio https://realadvisor.it/it , dove è possibile effettuare una ricerca per zona e visionare profili e recensioni per farsi un’idea della loro esperienza e dei servizi che mettono a disposizione. Peraltro è anche possibile ottenere in pochi minuti una rapida valutazione di un immobile in seguito all’inserimento di alcuni dati relativi all’ubicazione e alle caratteristiche di quest’ultimo.
2.Casa ereditata: un’opportunità per lasciare la vecchia abitazione
Quando si eredita una casa se ne diventa ufficialmente proprietari nel momento in cui sarà presentata la “dichiarazione di successione” all’Agenzia delle Entrate. Questa operazione deve essere effettuata entro 12 mesi dal decesso dell’ereditando (il cosiddetto de cuius). La dichiarazione di successione serve per il calcolo della tassa di successione.
In seguito all’eredità del bene si può prenderne possesso e magari lasciare la casa in affitto o una casa di proprietà con caratteristiche meno soddisfacenti di quella ricevuta; quest’ultima potrà essere eventualmente messa in vendita.
3.Casa ereditata: l’opzione affitto
Una delle opportunità che si hanno quando si riceve una casa in eredità è quella di affittarla; ciò dà modo di ottenere un’entrata extra di denaro. Si tratta sicuramente di una scelta che può avere interessanti risvolti positivi dal punto di vista economico, ma è corretto anche valutare l’impegno che essa può rappresentare.
L’affitto di un immobile comporta anche oneri burocratici e fiscali non indifferenti. Non va poi sottovalutato il rischio di trovare inquilini morosi o comunque problematici da vari punti di vista. Peraltro, se l’inquilino non paga il canone d’affitto, il proprietario dell’immobile è comunque tenuto a versare quanto dovuto al fisco. Nella valutazione del canone d’affitto è necessario tenere conto delle tasse e dei tributi che si dovranno versare al fisco in relazione alla proprietà dell’immobile, delle tasse relative alla locazione attiva e delle spese per la manutenzione.
È quindi opportuno considerare con molta attenzione se si è disposti a prendere su di sé l’impegno che un contratto di locazione comporta. Se lo si è, è consigliabile concedersi il tempo necessario per gestire le varie richieste fatte dagli aspiranti inquilini così da scegliere quella che ci sembra più opportuna: è importante non farsi prendere dalla fretta di concludere l’affare.
4.L’opzione “vendita”
Ovviamente è anche possibile, una volta effettuati tutti gli adempimenti burocratici relativi alla successione, optare per la vendita dell’immobile che si è ricevuto in eredità. È una soluzione molto interessante perché può garantire un introito economico non indifferente.
Il primo passo è ovviamente quello di ottenere una valutazione accurata, così da avere un’idea precisa di quello che si può ricavare dal bene.
Una volta che si è ottenuta una valutazione dell’immobile è necessario decidere come muoversi sul mercato. Si può scegliere di operare in totale autonomia oppure di avvalersi del supporto di un’agenzia immobiliare.
La prima opzione ha come principale pro quello di evitare costi di intermediazione; consente inoltre di avere il totale controllo della situazione. D’altro canto questo può rappresentare anche un limite, nel senso che si dovrà farsi carico di tutti gli impegni burocratici, senza contare gli aspetti “pubblicitari”; è infatti necessario cercare di raggiungere il maggior numero di potenziali acquirenti, cosa che può non essere semplicissima.
L’altra opzione è quella di rivolgersi a un’agenzia immobiliare; è una soluzione che ovviamente comporta l’esborso di una commissione (che a seconda dei casi può andare dall’1 al 5%), ma che solleva praticamente da tutti gli impegni. Va infine considerato che le agenzie immobiliari hanno una profonda conoscenza del mercato locale e di tutte le procedure burocratiche correlate alla vendita; hanno inoltre i mezzi idonei alla pubblicizzazione delle varie proposte di vendita; può quindi essere la soluzione idonea per trovare il miglior offerente e risparmiare molto tempo.