Negli ultimi anni si è spesso parlato di sigarette elettroniche e, attualmente, è uno dei temi più discussi all'interno del dibattito sociale. Infatti, secondo un'analisi condotta da Euripes - un ente privato italiano che si occupa di studi politici, economici e sociali - circa il 90% dei consumatori ha sostituito la sigaretta tradizionale con quella elettronica. Tra questi, a preferirle sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 24 anni (6%).
La sigaretta elettronica può essere utile per controllare la dipendenza da nicotina dei fumatori, perché permette di evitare il catrame e i molti gas tossici contenuti nel fumo di pipa, sigari e sigarette, esponendo a rischi più limitati.
Che cos'è la sigaretta elettronica?
La sigaretta elettronica, conosciuta anche come e-cigarette, è un dispositivo che simula il fumo di una sigaretta tradizionale e il suo atto respiratorio. Quali sono i vantaggi rispetto alla tradizionale sigaretta?
· non brucia ma vaporizza, così da eliminare completamente gli effetti nocivi della combustione;
· il fumatore ha la possibilità di scegliere tra moltissimi aromi e perfino di scegliere la quantità di nicotina, diminuendola gradualmente fino ad eliminarla del tutto.
La sigaretta elettronica è composta da:
· serbatoio: contiene il liquido e può essere di differenti dimensioni e materiali;
· batteria: fornisce al dispositivo l'energia elettrica necessaria per il funzionamento ed è ricaricabile, come la batteria di un cellulare;
· atomizzatore: è il componente principale all'interno del quale è presente la resistenza, composta da un filo resistivo con al suo interno del cotone che serve ad assorbire il liquido;
· resistenza: è il componente che permette al liquido di essere vaporizzato.
Perché l'atomizzatore è così importante?
L'atomizzatore è il serbatoio dove viene inserito il liquido ed è collegato alla batteria della sigaretta elettronica. All'interno, immerso nel liquido, c'è la testina (coil o resistenza) che, riscaldandosi tramite l'energia fornita dalla batteria, riesce a vaporizzare il liquido. Quando si aspira attraverso il driptip o boccaglio, il vapore viene miscelato con il flusso d'aria e inalato all'utente.
Ci sono anche atomizzatorinon dotati di serbatoio detti dripper, ma con un tipo di ricarica particolare: vanno fatte cadere dall'alto delle gocce di liquido direttamente sul cotone della coil. Questo processo è chiamato dripping, cioè gocciolare.
Quali sono le diverse tipologie di atomizzatori?
Tra le varie tipologie di atomizzatori per sigarette elettroniche, quello da guancia MTL (mouthto lung) è il più diffuso. È simile al tiro di una sigaretta tradizionale, perché il suo utilizzo consiste nell'aspirare in bocca e, successivamente, mandare il vapore inalato fino ai polmoni.
Poi ci sono gli atomizzatori da cloud chasing o flavorchasing detti DL (directlung) che indica il tiro polmonare diretto e non prevede il passaggio di aspirazione. Questa tipologia di svapo è molto diffusa tra i più giovani, poiché produce grandi quantità di vapore.
Dall'appagamento dato dal loro uso, gli atomizzatori si suddividono in quattro grandi categorie:
· atomizzatori a wicks con tank: che comprende gli atomizzatori con tank rigenerabile e non rigenerabile;
· atomizzatori dripping rigenerabili: possono contenere un solo serbatoio o più di uno;
· atomizzatori rigenerabili bottom feeder;
· atomizzatori a fibra di cotone: un tipo di prodotto con la resistenza immersa nel liquido.
Atomizzatori a wicks con tank
La wick è una componente dell’atomizzatore che può cambiare l’esperienza di vaping. Di fatto, è lo stoppino per sigarette elettroniche e può essere di differenti materiali, con conseguenti diversi risultati di svapo.
Con il termine wick si intende uno stoppino che si inserisce nel coil (cioè nella resistenza dell’atomizzatore) che viene imbevuto di e-liquid. Il coil "circonda" così lo stoppino, il quale assorbe il liquido che, a sua volta, viene vaporizzato.
Atomizzatori rigenerabili da dripping
Detti anche RDA, RebuildableDripping Atomizer, ossia "atomizzatore rigenerabile da dripping", si caratterizzano per un driptip (il filtro da cui si aspira) molto vicino al filo resistivo, e per l'assenza di tank, ossia il classico serbatoio che contiene il liquido scelto. Al suo posto, c'è solo una campana di vetro che contiene appunto la resistenza.
Gli atomizzatori a dripping rigenerabili non sono muniti di serbatoio ma di un top cap, che include all’interno resistenza e cotone. In questo caso, nel top cap va versato direttamente il liquido, con un rendimento aromatico ottimale.
Atomizzatori rigenerabili bottom feeder
Il sistema bottom feeder o BF può essere considerato l'evoluzione naturale dell'atomizzatore rigenerabile a tank ed un sistema più comodo per effettuare il dripping: gli atomizzatori bottom feeder consentono di poter avere un liquido sempre fresco sul cotone della coil, come avviene nel dripping ma, in questo caso, con l'afflusso di liquido dal basso e, grazie al risucchio della boccetta post-squonkata, rimane sul cotone solo il liquido necessario.
Differenza tra atomizzatori rigenerabili e non rigenerabili
Gli atomizzatori con tank sono quelli costituiti da un serbatoio trasparente, particolarmente utili per visualizzare la quantità di liquido rimanente. Questa tipologia di atomizzatore si divide a sua volta in due categorie:
· rigenerabili: un atomizzatore rigenerabile non utilizza testine, bensì presenta fori o sedi dove vengono intrappolate coil realizzate a gusto dell'utente. In questo tipo di atomizzatori, è necessario anche predisporre artigianalmente una wick: il cotone o, genericamente, "il tramite" (a volte si tratta di lino, mesh metallica, corde intrecciate in acciaio, ceramica porosa ecc.). In ogni caso, è sempre un materiale in grado di trattenere del liquido;
· non rigenerabile: la caratteristica di questi vaporizzatori è quella di concentrare in un’unica soluzione il tank (serbatoio) con il coil (resistenza), facilitando così l’operazione di sostituzione. Il ciclo di vita di una resistenza è solitamente 30-40 ml di liquido svapato.
Per tutti coloro che hanno intenzione di passare dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica, si suggerisce di cominciare con le sigarette atiro di guancia perché più simili, per la meccanica di aspirazione, a quelle classiche. È bene quindi informarsi sulle varie tipologie di atomizzatori per un'esperienza ottimale e più conforme alle proprie abitudini.