Caro direttore,
come sempre cerco di vedere le cose da una altra angolazione. Mi hanno insegnato ad anticipare le cose e non accorgersi del negativo quando è troppo tardi. Per questo, proprio nelle giornate frenetiche che anticipano la prossima edizione di Lucca Comics and Games, leggo ovunque una preoccupazione per il calo (eventuale) della vendita dei biglietti. Da ogni parte e da ogni testata si individua come colpevole unico principale il caro affitti o meglio il caro posto letto che da sempre in questi giorni ha caratterizzato la manifestazione. Indubbiamente, da operatore attento, ho ben presente la situazione: prezzi magari folli per qualche struttura, ma prezzi in linea per una manifestazione del genere sulla maggioranza della offerta. Nessun problema a riempire nelle passate edizioni e invece oggi molti vuoti e molte disponibilità a pochi giorni dalla manifestazione.
E allora?? Cosa porta effettivamente ad un dato negativo e ad un calo delle presenze?
Non fanno, quindi, più gola le sistemazioni a prezzi calmierati e a volte popolari delle vicine città, e allora quale può essere il motivo??
Mi piace informarmi e da anni sostengo che questa importante manifestazione, come del resto il Summer Festival, hanno un grande rischio: la concorrenza che deriva da manifestazioni imitative e quasi identiche che città molto più importanti e competitive sia in ordine di spazi che di accoglienza stanno portando alle manifestazioni caposaldo della economia turistica della Città. Nel caso di Lucca Comics and Games le città di NAPOLI e MILANO in prima fila. Per il Summer Festival solo per citarne uno il Roma Summer festival con 150.000 biglietti venduti nel 2023, ma più vicino basta affacciarsi alla Versilia con “ LA PRIMA ESTATE ” che alla seconda manifestazione ha raddoppiato le presenze arrivando a 50.000 biglietti staccati e che prevede di raddoppiare in maniera esponenziale le prossime edizioni tutte con artisti stranieri di livello.
Nel caso di Lucca Comics and Games se analizziamo la tipologia di partecipante indubbiamente ci rendiamo conto che si tratta di un pubblico giovane, normalmente non pieno di risorse economiche e quindi, interessato magari al fumetto in specie, prova anche le manifestazioni alternative e magari si stacca da quella che pure è la madre. Per molti Lucca non è un dogma.
Poi città grandi come Milano e Napoli hanno risorse che Lucca purtroppo non ha in termini economici e di strutture.
Voglio dire che in termine di analisi, chi si occupa per la Città di questo argomento dovrebbe tenere conto della esistenza di manifestazioni alternative che assorbono l’economia dei giovani appassionati e che li portano a partecipare ad una sola manifestazione. Quindi se vanno a Napoli o Milano non hanno più le risorse per venire a Lucca .( i soldi non si stampano)
Se poi ci mettiamo una logistica migliore e una spesa più bassa, sempre concorrenziale con Lucca, spero che chi si occupa di organizzare questi eventi si ponga la domanda di una possibile riduzione delle presenze nei prossimi anni e quindi agisca di conseguenza e con previdenza individuando per la Città altre strade, ad esempio concentrando l’attenzione sull’offerta culturale. Diversamente, se l’attuale trend negativo continuasse la Città si troverà in un gap economico difficilmente superabile per il settore turistico.