Le borse europee in questi primi giorni di maggio mostrano un cauto ottimismo. Sul fronte Covid la situazione nel vecchio continente appare ancora incerta e il mercato stenta a ripartire con l'entusiasmo dimostrato invece da Wall Street. La rapidità con la quale procede la campagna vaccinale nei vari paesi è, infatti, uno fra gli elementi che in questo momento storico ha più potere nell'influenzare gli investitori; di conseguenza gli USA, che stanno vivendo una situazione di netto miglioramento dei contagi, possono beneficiare di maggior sprint nelle contrattazioni rispetto all'Europa.
La prossima fase di allentamento delle restrizioni e la ripresa del turismo stanno spingendo in alto le azioni delle società legate alle materie prime, al petrolio e al settore dei viaggi quindi si prevede in un prossimo futuro un rialzo positivo di questi titoli, in particolare quelli europei. Sebbene l'emergenza sanitaria abbia rallentano notevolmente l'economia reale, il settore del trading online ha registrato un’importante crescita. Sono infatti sempre di più gli utenti che scelgono di investire in azioni per provare ad incrementare il proprio capitale. In tal senso, per ridurre i rischi legati alle negoziazioni digitali, è fondamentale conoscerne il funzionamento. A questo proposito, il web offre interessanti approfondimenti, come quelli messi a disposizione dal portale TradingOnline.io, per aiutare i traders ad individuare le strategie migliori per muoversi in autonomia e in sicurezza nei mercati finanziari.
Investire in azioni nel 2021
Uno dei settori che non è stato minimamente influenzato dall'epidemia di Coronavirus, ma che, anzi, ha addirittura sovra performato, è quello sanitario. La ricerca farmacologica, le forniture di materiale per le strutture di cura e la produzione di vaccini e medicinali sono i comparti che più hanno trainati le borse mondiali nel 2020. Anche per il 2021 non si prevedono grosse variazioni perché la domanda di tali componenti è ancora altissima in tutto il globo.
Non c'è solo Big Pharma a dominare il mercato dei farmaci: stanno nascendo, infatti, nuove collaborazioni tra start up del settore biotecnologico e società più strutturate per la sperimentazione di terapie contro il Covid 19; in quest'ottica di cooperazione, le partnership fra operatori di differente capacità produttiva hanno il merito di coniugare l'avanguardia tecnologica con la produzione su larga scala. Un campo, quello della ricerca farmaceutica, che è in grande fermento e che, quindi, offre ai trader numerosi spunti per investire.
Investire in rame
Un altro asset destinato ad attirare l'attenzione è il rame, e con lui tutte le società che si occupano di estrarlo dal suolo e di lavorarlo. E' stato stimato che la domanda di rame aumenterà dalle 23,6 milioni di tonnellate fino a 29,8 milioni entro il 2027, con una crescita di circa il 2,6%. La ragione di questo trend è l'aumento di consumo di rame da parte del comparto energetico, in particolare quello asiatico e cinese in primis.
La richiesta per questa materia prima è molto alta, tanto che l'offerta non riesce a starle dietro, anche perché il rame è uno dei prodotti più utilizzati nella costruzione di auto elettriche. La svolta green tanto auspicata dai governi occidentali, quindi, passa anche attraverso il rame e prevedere nel proprio portafoglio azionario dei titoli legati a questo settore potrebbe essere una buona scelta. Chi decide di puntare sulle azioni di aziende produttrici di rame si deve assicurare però, di scegliere una società che disponga di materie prime di alta qualità con bassi costi di produzione.