Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa missiva inviataci da una lettrice che ha chiesto, pur firmandosi, di poter mantenere l'anonimato. La sua storia familiare con il campo sportivo di S. Alessio-Carignano l'ha spinta a opporsi a qualsiasi cambiamento di destinazione:
Il campo sportivo del Sant’Alessio diventerà un parco pubblico”… Quando ho appreso questa notizia vi confesso che è scesa la lacrimuccia, mista ad una sensazione di rabbia. E’ proprio nella squadra del Sant’Alesso che mio figlio ha iniziato a tirare i suoi primi calci al pallone e prima di lui il papà e il nonno, questo per far capire quanto sia storico questo posto. Lì, grazie al signor Dianda e al suo staff, abbiamo respirato aria di professionalità, sempre affiancata da una grande umanità. Un luogo dove ragazzi e famiglie hanno sofferto, gioito, lottato, ma sempre con grande affiatamento tra le parti. Ormai mio figlio milita in altra società, ma quando ci troviamo con genitori che insieme a noi hanno condiviso l’esperienza del Sant’Alessio non manca mai di tornare a quei ricordi positivi che scaldano il cuore e sapere che ora tutto questo verrà smantellato fa veramente male.
Non poco tempo fa sul giornale sono apparse notizie di società locali a cui mancano le strutture e quindi mi domando cosa porta un’amministrazione a smantellare dei campi invece di renderli disponibili a questi ragazzi? Facciamo una petizione, lottiamo perché il campo sportivo del Sant’Alessio NON VENGA ADIBITO AD ALTRA DESTINAZIONE.