Riceviamo e pubblichiamo questo intervento a firma dell'architetto Claudio Pardini Cattani sul tema della rigenerazione urbana e la ristrutturazione della ex manifattura tabacchi:
La vicenda della Manifattura Tabacchi, a Lucca, mette in evidenza quanto il processo di rigenerazione della Città e del territorio sia completamente delegato all’iniziativa privata e avulso da una visione programmatica dell’ente, sia a livello politico che tecnico. L’Ente pubblico risulta completamente impreparato alla gestione di questo tipo di processo che deve essere necessariamente guidato invece dal Pubblico, nel solco della Transizione ecologica, riconnettendo tutti gli aspetti correlati che vanno dalle politiche pianificatorie e urbanistiche, dalla riforestazione urbana, all’emergenza abitativa, alla mobilità, all’inquinamento, al miglioramento energetico, al riscaldamento globale con i conseguenti cambiamenti climatici che producono effetti nefasti, specie sulle aree urbane, che risultano sempre più produttrici di inquinamento e sempre più inquinate, oggetto di ondate di calore, alluvioni, congestioni di traffico, con gravi ricadute sulla salute e il benessere delle persone. La rigenerazione urbana rappresenta la necessaria politica per uno sviluppo sostenibile delle città e dei territori.
Oggi il Comune, avrebbe l’opportunità di partecipare al bando regionale di cui alla legge n° 160 del 27 dicembre 2019 che stanzia 853,81 milioni di euro previsti dal Programma nazionale per la qualità dell’abitare (anni 2020-2033) e dà la possibilità, anche ai Comuni superiori a 60 mila abitanti, e quindi anche a Lucca, di presentare progetti finalizzati a rigenerare il tessuto urbano, ridurre il disagio abitativo, migliorare la qualità dell’abitare, riqualificare parti di città ed interventi di edilizia pubblica. Il Comune può presentare fino a tre progetti e per ognuno, se viene selezionato, può usufruire di 15 milioni di euro per la realizzazione dell’intervento.
La parte sud della Manifattura Tabacchi, a mio parere, potrebbe far parte di uno di questi tre progetti ( altri potrebbero riguardare il Mercato del Carmine, L’ex Macelli, il Chiesone a S.Concordio ) . Il Comune dovrebbe consegnare entro 120 giorni e quindi a cavallo tra marzo e aprile 2021, la domanda di partecipazione alla Regione, allegando un progetto di fattibilità tecnico economica semplificato, con un’idea precisa, ma non eccessivamente vincolante e una documentazione ridotta. La valutazione dei progetti è prevista dalla legge nei successivi 90 gg. E negli ulteriori 60 giorni saranno selezionati i progetti ammessi al finanziamento.
Per la Manifattura il processo dovrebbe, a mio avviso, prevedere un concorso di idee per la redazione del Piano attuativo previsto dal Comune, comprensivo anche della realizzazione architettonica funzionale.
Con tali risorse il Comune potrebbe fare in proprio, salvaguardando la sua autonomia programmatoria sulla mobilità, messa in discussione dalla proposta di Fondazione CRL/ Coima SGR, e continuerebbe a garantirsi gli introiti dei parcheggi che rimarrebbero nelle casse comunali e quindi a disposizione della Città.
Il Comune potrebbe attivare una rigenerazione che consenta di redigere un progetto nel senso della transizione ecologica, recuperando spazi pubblici di relazione, verde pubblico, mobilità lenta, miglioramento energetico, allocazione di attività culturali, anche con una sorta di partenariato pubblico-privato (Music Innovation Hub), e ad alta tecnologia non impattanti (Tagetik), sale espositive ( museo del sigaro) e centri studi ( Ciscu, p.e ), una quarantina di residenze da assegnare a giovani coppie con figli ( garantendo che il complesso sia vissuto h24 ), laboratori di arti e mestieri.