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Come la tecnologia garantisce il fair play nei casinò online italiani
L'equità è un pilastro fondamentale dell'esperienza di gioco nei casinò online e la tecnologia moderna gioca un ruolo fondamentale nel renderla possibile. Dietro ogni gioco e transazione c'è…

Tennis moderno: come cambia il gioco, tra tornei e online
Nel 2025 il tennis continua ad attirare milioni di appassionati in tutto il mondo, non solo sugli spalti o davanti alla TV, ma anche nel mondo delle scommesse.

Ripple (XRP) e Dogecoin (DOGE): gli investitori scelgono RI Mining Cloud Mining, guadagnando $25.000 al giorno
Recentemente, con il rialzo simultaneo dei prezzi di XRP e DOGE, il mercato delle criptovalute ha rapidamente riconquistato popolarità. I dati mostrano che Dogecoin è tornato al livello…

Elogio a Goffredo Fofi
Se si facesse un sondaggio, tra gli italiani, su quanti conoscessero Goffredo Fofi, su quanti lo abbiano letto o su quanti sapessero almeno chi fosse, credo che non si arriverebbe ad una percentuale a doppia cifra!

Gioco fluido: evoluzione dell’utente nell’era del cross-platform
Le tecnologie impiegate in ogni settore sono sempre più connesse e flessibili. Lo si nota nel mondo dell’intrattenimento digitale, ma in generale nell’intera industria globale dei videogiochi, che registra annualmente…

La nazionale e la frittatona di cipolle!
“Sabato 18, alle ore 20 e 25, in telecronaca diretta da Wembley, Inghilterra-Italia, valevole per la qualificazione alla coppa del mondo; Fantozzi aveva un programma formidabile

America, ma che ce vengo a fa…
Così cantava negli anni ‘70 il simpatico Pippo Franco! Si dovrebbero chiamare Stati Uniti d’America ma, per noi italiani, sono sempre stati semplicemente l’America; sogno, liberatori, alleati, ingombranti,…

Abito vintage: una scelta chic, sostenibile e di tendenza
Scopri perché l'abito vintage è tornato di moda, diventando una scelta consapevole e sostenibile grazie alla sua unicità, qualità e ridotto impatto ambientale

Jackpot Sounds: Vivi le emozioni unica delle vittorie senza giocare
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“Quelli” di destra o “quelli” di sinistra?
Non sono un giudice di cassazione né sono un costituzionalista; sono solo un “coglione” che ha abbastanza tempo e, quando è stato ratificato dal parlamento il cosiddetto decreto sicurezza, si è preso la briga di andarsi a leggere quei 39 articoli di cui è composta la legge

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Vediamo che tipo di differenze ci sono tra tre comportamenti tipici di un conducente di veicoli quali sono: l’arresto, la fermata e la sosta.
L’arresto è l’interruzione di marcia di un veicolo dovuto ad esigenze della circolazione stradale come ad esempio la proiezione di luce rossa semaforica.
Si può parlare di fermata quando c’è una temporanea sospensione della marcia di brevissima durata senza l’abbandono del veicolo da parte del conducente. L’esempio tipico lo abbiamo quando accostiamo il veicolo per chiedere una informazione a dei passanti, oppure quando si tratta di mezzi pubblici che accostano per far salire o scendere i passeggeri o ancora quando si devono caricare/scaricare merci.
La sosta invece è un vero e proprio stop del veicolo per un periodo prolungato anche abbandonando il veicolo.
La fermata non deve mai arrecare intralcio o rallentamento del traffico e il conducente deve adottare un comportamento che eviti eventuali incidenti, essendo sempre pronto a riprendere la marcia e posizionare il veicolo il più vicino possibile al margine destro della carreggiata.
La sosta invece è la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo e il conducente si può allontanare dal veicolo. Sia la fermata che la sosta possono essere vietate e quando esiste il divieto per la prima lo è ancor di più per la seconda. Alcuni esempi tipici sono quando si è in presenza di apposita segnaletica verticale, in corrispondenza o prossimità di segnalatori semaforici, in prossimità di curve e dossi, nelle gallerie, sulle strisce pedonali oppure sulle piste ciclabili oppure sui marciapiedi. Bisogna specificare invece che possa essere vietata la sosta ma non la fermata e l’esempio tipico può essere davanti a dei cassonetti di rifiuti urbani oppure davanti a dei passi carrabili.
L’arresto, la fermata e la sosta sono previste dall’articolo 157 del Codice della Strada.
(Massimiliano Massimi)
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervento di Legambiente Capannori sul progetto degli assi viari a firma di Maria Cristina Nanni, una opinione condivisibile per tutta una serie di motivi:
Il progetto Anas dell'asse Nord-Sud (quello Est - Ovest è praticamente scomparso, vanificando di fatto l'intero progetto!) è preistorico, inadeguato, insostenibile ed anche vano. Questo prevede viadotti estranei al contesto, offensivi per il paesaggio, difeso invece dall'articolo 9 della Costituzione.
Un progetto autoritario e anti-democratico: sono stati negati gli esiti dell'inchiesta pubblica, non è stato tenuto conto delle osservazioni del comune di Capannori e delle associazioni, né dei cittadini.
Proseguono gli espropri come se il progetto fosse di interesse nazionale, mentre pare non averne le caratteristiche. Non c’è stata interazione tra i portatori di interesse e il commissario; un progetto di tale entità avrebbe meritato un confronto autentico con la popolazione.
L'asse, che insisterebbe su un'area delicata come quella del Paleo Serchio, metterebbe a rischio una zona tutelata da vincoli ambientali come quella dei laghetti di Lammari, dai quali si discosta di pochi metri.
La proposta di compensazione consiste nella messa a dimora di qualche albero, azione risibile rispetto all’impatto dell’opera e a quello del cantiere, che durerebbe diversi anni (come gestire efficacemente i flussi in questo lungo periodo?).
Il consumo di suolo e la cementificazione non permettono la normale ricarica delle acque di falda convogliando troppo rapidamente quelle superficiali verso il mare, o di farla evaporare troppo velocemente.
Oltre a ciò è prevista la tombatura dei pozzi artesiani che attualmente consentono l'approvvigionamento idrico centinaia di famiglie non servite dall'acquedotto, che dovrebbero arrangiarsi con autobotti. Non sembra essere una soluzione sostenibile, dato che per la prima volta nella storia ci troviamo nel secondo anno consecutivo di un’emergenza idrica.
Il famoso paradosso del matematico Braess, in aggiunta, dimostra che l'apertura di una nuova strada in una rete stradale non implica un miglioramento del traffico, anzi in determinate circostanze può provocare un aumento del tempo medio di percorrenza.
Occorre progettare una mobilità sostenibile, cambiare intelligentemente il trasporto delle merci da gomma a ferrovia, come l’Europa indica chiaramente. La mobilità sostenibile non è un miraggio avveniristico, è ciò che porta avanti l’Europa, e passa dal raddoppio della ferrovia, dalle metropolitane di superficie, dall'incremento del trasporto pubblico, da una seria pianificazione.
Ricordando che importanti aziende del territorio si sono mosse in questo senso, già funzionano gli scali merci (Frizzone e Castelnuovo Garfagnana) e col raddoppio della ferrovia, necessitano di ampliamenti e ammodernamenti.
Questo progetto non ha bisogno di “piccoli aggiustamenti”, ma di essere riposto in un cassetto, come storia di una follia scampata.
La tutela dell'acqua, dell'aria, del suolo e della biosfera deve essere la guida degli amministratori lungimiranti che hanno per davvero a cuore il bene della comunità di oggi e di domani.
Entro il 22 di marzo Enti, associazioni e singoli cittadini sono invitati ad inviare nuovamente le osservazioni, con la speranza di essere ascoltati.