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I tigli lungo viale della stazione a Ponte a Moriano, le riflessioni di un residente
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Destra e sinistra, "Caro Aldo ti scrivo, così, mi arrabbio un po'..."
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Gioco online e minori: come funziona la normativa internazionale
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera inviataci da un residente nel comune di Capannori il quale si è visto respingere il ricorso nonostante il distributore di carburante fosse a poche centinaia di metri di distanza dal confine e sulla via di ritorno dal lavoro. Commento di Aldo Grandi
Buongiorno,
vi scrivo perché vorrei raccontarvi tutta la mia indignazione per un fatto successo durante il lockdown.
Di ritorno da una giornata di lavoro ad un posto di blocco mi ferma la municipale. Non avevo autocertificazione con me e purtroppo preso dall'agitazione e dalla stanchezza non mi spiego bene e i vigili capiscono che mi muovevo dalla mia abitazione per fare rifornimento ad un distributore dove il gasolio costava di meno. Fatalità e incoscienza mia, questo si trovava proprio nella prima frazione di Lucca e non a Capannori, mio comune di residenza (parliamo di qualche centinaio di metri). Accertato il fatto, quindi, mi multano con una somma di 533 euro.
Procedo subito con il ricorso al prefetto convinto che analizzato il qui pro quo che c'era stato e fornendo copie che attestano che stavo rientrando dal lavoro, questo venisse accolto e annullata quindi la sanzione.
Ma ecco la sorpresa: ricorso rigettato in quanto a prescindere da tutto non mi trovavo nel comune di residenza a fare rifornimento e non è verificabile che fossi sul percorso per tornare a casa dal lavoro.
Ora mi chiedo: mi merito davvero questi 533 euro di multa? Specifico che quel giorno (come tutti i precedenti) in piena pandemia non ero a spasso per Lucca a fare un giretto in auto perché a casa mia annoiavo, ma stavo rientrando da una delle tante trasferte di lavoro fatte in lungo e in largo per la Toscana, sostituendo colleghi che si ammalavano dove serviva e facendo il mio dovere per garantire alla popolazione scaffali pieni per approvvigionarsi e la totale sicurezza nei negozi (lavoro come responsabile nella grande distribuzione). Mi chiedo se veramente quei metri fuori comune possano giustificare una multa tale o se esiste ancora un po' di buon senso.
Risponde Aldo Grandi: no caro Simone, non esiste e tantomeno in questi tempi di ridicola e presunta pandemia, nemmeno un briciolo di buonsenso. Siamo amministrati da burocrati e tecnocrati senza senso e senza cuore. Lei ha perfettamente ragione, ma dopo aver visto le forze dell'ordine ridotte a cacciatori di prede con tanto di elicottero e non solo su spiagge e altri siti, non mi meraviglio più di niente. Questo doveva essere un periodo di riscoperta della solidarietà come predicava l'omino bianco senza senso più di tutti gli altri e, invece, è diventato il periodo più egoista e individualista di sempre. Solitudine esasperata con la scusa della protezione degli altri, isolamento e devastazione interiori, danni psicologici irrecuperabili in centinaia di migliaia di persone. Paura e terrore diffusi a piene mani. Cosa vuole che le dica? I suoi soldi, se pagati, andranno a foraggiare i bradipi del pubblico impiego i quali credono di essere al di sopra di tutto e di tutti e di avere uno stipendio garantito vita natural durante. Che sciocchi! Non capiscono che si stanno scavando la fossa da soli. E' soltanto questione di tempo.
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Caro sindaco Alessandro Tambellini,
l'Asd Lucca Roller Club si rivolge a Lei, dopo aver già dialogato con assessori e dipendenti delle vostre funzioni. Sono trascorsi ormai 111 giorni dalla chiusura della Pista di Pattinaggio (ex ostello, la topaia per intendersi) e dopo un accenno di vostro interesse nel presentarci una possibile soluzione tampone (10 giorni fa), siamo ancora a nulla di fatto.
Ci dispiace che ancora una volta sono stati illusi dei ragazzi (i circa 100 atleti, ricordiamo): ancora una volta vedono non concretizzarsi la possibilità di avere una struttura dove allenarsi degna di essere definita tale.
Ancora una volta si trovano ad osservare inermi quanto il Comune, da Lei amministrato, abbia la NON volontà di risolvere il problema, generato da un disinteresse ormai cronicizzato. Perchè non vi è la volontà di risolvere questa situazione?
Perché non vi è la volontà di trovare una sistemazione per degli atleti che sono stati in grado di portare il nome di Lucca al vertice di Campionati Italiani, Europei e Mondiali pur allenandosi in una topaia dichiarata inagibile per vostre inadempienze?
In questi giorni, gli atleti dell'Asd Lucca Roller Club hanno ricevuto la solidarietà di tante altre squadre (tra tutti ci piace ricordare le belle parole condivise su Facebook da Asd Vada Pattinaggio), l'invito a non arrendersi dalla Federazione di Hockey e Pattinaggio Regione Toscana, il sostegno morale della Federazione Italiana Sport Rotellistici.
La tristezza e l'amarezza dei nostri ragazzi è arrivata fino a Milano, dove l'allenatore della squadra Nazionale Italiana di Pattinaggio Freestyle (coach Andrea Ronco che ringraziamo per il sostegno e la grinta con cui si è rivolto ai nostri Agonisti Pro) attende di incontrarli nuovamente ai prossimi raduni...
Come mai nessuno ascolta i nostri ragazzi nel piccolo Comune di Lucca? Perché? Lo sport ha insegnato a questi ragazzi a non mollare, a provare e riprovare, ad insistere nei loro esercizi. E' nostro dovere di associazione, a sostegno dei nostri ragazzi, continuare ad insistere nei confronti di un'amministrazione che non vuole fare, che non vuole risolvere.
Caro Sindaco, la invitiamo velocemente a far trovare ai suoi collaboratori una soluzione fattibile, sostenibile per i nostri ragazzi, per quei ragazzi che continuano a sentirsi Lucchesi ed ad amare la loro città nonostante la pubblica amministrazione non li consideri.