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Casinò digitali sempre più popolari: +31% di iscrizioni nel 2025
Il comparto del gioco online continua a registrare una crescita marcata a livello globale, con i casinò digitali che si confermano tra i segmenti più dinamici del settore

Come il settore del gioco d’azzardo sta sostenendo l’economia italiana
Il settore del gioco d’azzardo rappresenta una componente significativa dell’economia italiana. Negli ultimi anni, la sua incidenza è cresciuta non solo in termini di gettito fiscale ma anche per quanto riguarda l’occupazione e l’indotto generato in ambiti collaterali

Lucca dietro le mura: segreti, fantasmi e colpi di scena
Dietro l’armoniosa cornice delle antiche mura rinascimentali, la città di Lucca nasconde un labirinto di racconti mai del tutto svelati – come un sipario che si solleva a…

Come Localizzare una Foto Inviata su WhatsApp: Guida Passo per Passo
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Sport notturni: cosa si nasconde dietro la febbre delle attività dopo il tramonto
La scena è sempre più familiare: ciclisti illuminati che attraversano viali deserti, gruppi di runner che iniziano l’allenamento alle 21, campi da gioco affollati nelle ore piccole e palestre che prolungano l’orario per soddisfare un nuovo tipo di pubblico

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De Bruyne Tentato dal Trasferimento al Napoli tra le Voci di un Addio dalla Premier League
La brillante carriera di Kevin De Bruyne al Manchester City sembra volgere al termine, e la corsa per assicurarsi la sua firma si sta intensificando in tutta Europa.

Dai Tavoli da Poker ai Visori VR: Come Potrebbe Essere il Futuro del Gioco d'Azzardo Online
Il gioco d'azzardo online non è più quello di una volta. Un tempo limitato a siti web desktop essenziali e slot ingombranti, ora si sta rapidamente ramificando in…

Louis-Albert-Guislain Bacler d'Albe: il cartografo segreto di Napoleone
Napoleone Bonaparte non fu solo un genio militare, ma anche un instancabile innovatore. La sua capacità di individuare talenti straordinari e di affidare loro ruoli chiave fu uno…

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Quando si decide di rivoluzionare il proprio curriculum o si decide di scriverlo da zero, è necessario seguire poche regole che permetteranno al cv di essere appetibile e ben fatto. Come scrivere, dunque, un cv perfetto che catturi l'attenzione del potenziale datore di lavoro e permetta al candidato di avere un vantaggio competitivo su tutti gli altri? Ecco per te qualche consiglio utile:
1. Evitare gli errori
Un curriculum vitae non deve contenere nessun errore grammaticale nè di distrazione: sono proprio questi due elementi che spesso determinano se un candidato possa essere o meno considerato per una determinata posizione lavorativa. Un cv con una grammatica poco curata e con errori di vario tipo, è un cv che non avrà mai successo.
2. Seguire una logica
E' importante che nello scrivere un curriculum perfetto si segua un logica e non si salti da un punto all'altro. I dati anagrafici vanno sempre inseriti all'inizio del documento, seguiti da un breve sommario e dalle proprie esperienze professionali. Non bisogna mai mescolare le informazioni altrimenti l'interlocutore si troverà di fronte del materiale non utilizzabile.
3. Evitare di dilungarsi
Spesso si tende a voler fornire quante più informazioni possibili, credendo in questo modo di essere avvantaggiati rispetto agli altri candidati. In realtà, i recruiter hanno così tanti cv da leggere, specie nel caso di posizioni aperte di recente, che spesso finiscono col privilegiare coloro che sanno riassumere in breve le loro esperienze. In un secondo momento, si potrà entrare nel dettaglio ma per passare la primissima fase è bene non esagerare.
4 Aggiungere una lettera di presentazione
La lettera di presentazione è fondamentale per comunicare chi si è, quali sono le esperienze più importanti e i motivi per cui ci si candida per quella specifica posizione lavorativa. Da non dimenticare: aggiungere qualche dettaglio personale nella lettera di presentazione, per esempio hobbies in qualche modo legati alla posizione in oggetto, può essere una buona idea.
5. Personalizzare il cv in base all'offerta
Un cv perfetto è quello che viene personalizzato in base all'offerta per la quale ci si candida. Infatti, è buona norma mettere in chiaro fin dal primo approccio con l'azienda i motivi per i quali la propria candidatura dovrebbe essere presa in considerazione e per farlo è bene specificare le esperienze pregresse nello stesso settore, la propria istruzione e tutto ciò che rende un candidato appetibile. Per ogni offerta di lavoro andrebbe creato un cv diverso, dove mettere in evidenza le proprie caratteristiche.
Last but not least, ricordati sempre di aggiungere tutte le informazioni di contatto per fare in modo che un datore di lavoro ti possa rintracciare facilmente nel caso in cui sia interessato alla tua figura professionale; e non dimenticarti che, se sei presente sui social networks, un potenziale datore di lavoro potrebbe verificare cosa fai e chi sei, per capire se sei la persona giusta per quel ruolo.
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I tanti appuntamenti della settimana
Anche quella che sta per cominciare è una settimana densa di tradizioni e nonostante che abbia lavorato d’ascia nel praticare tagli ai tanti avvenimenti, devo rimandare a domani, lunedì, il proseguo di questa rubrica. Sarebbe imperdonabile da parte mia, non accennare alla festa di San Marco, con le donne incubatrici, che si celebra il 25 e la festa di Santa Zita dei fiori che ricorre il 27 aprile.
Appuntamento quindi anche per domani.
Domenica della Libertà o Domenica in Albis e il Buccellato
Oggi, prima dopo Pasqua, è giorno che la Chiesa chiama “Domenica in Albis”, mentre per i Lucchesi è la “Domenica della Libertà”.
Il desiderio di autonomia è una caratteristica che distingue il lucchese da tempi immemorabili, e che ricorre come una ossessione. “Libertas” è inciso sullo stemma della città. Sulle mura c’è il “baluardo della libertà”; nella cattedrale di San Martino c’è “l’altare della libertà”. Un tempo ci fu il “Rione della libertà”.
Addirittura ci si rivolge alla Madonna dello Stellare per invocare “Libertà”, con queste parole: “Vere libera, serva nos liberos”, che significa “Tu che sei veramente libera, conserva anche noi liberi”.
E a proposito di questa condizione, imprescindibile per il Lucchese doc, non posso fare a meno di riportare una strofa del nostro Cesare Viviani, poeta dialettale:
“Alla Madonna 'un ni chièdin de' quatrini,
'un dicin che 'un ni mandi malatie,
chièdin la libbertà de' ccittadini,
perché 'un ni garbin mia le tirannie.
Dunque oggi, a Lucca si celebra la festa della Libertà, in memoria di una data importantissima e cioè l’8 aprile 1369, quando l’Imperatore Carlo IV dichiarò la nostra città libera dal giogo della signoria pisana. Non lo fece per puro spirito di liberalità, ma per il corrispettivo di centomila fiorini d’oro, una cifra iperbolica per quei tempi. Ed è Custer De Nobili, il nostro massimo poeta dialettale, che ci ricorda quel fatto:
Fegurarsi i llucchesi! Poverini!
I ppiù remasin lì come patate.
Disse ‘ualcuno de’ ppiù spiritini:
“Averlo accolto a braccia spalancate
E doverli sborsa’ tanti ‘uatrini!
O se si riceveva a torsolate?”
Dove c’è amore, c’è buccellato
In questo giorno, i fidanzati regalavano alle rispettive morose un buccellato e più grosso era, più grande era la dimostrazione d’amore. Idelfonso Nieri, uno dei maggiori cultori delle nostre tradizioni, fu testimone della creazione di un gigantesco buccellato ordinato da un innamorato che intendeva dimostrare la travolgente passione alla sua amata. Racconta: «… era così grosso che il povero fornaio per contenere l’ardenza di quel damo arrampolato, dovette smurare le boccaiole del forno … e per portarlo a casa bisognò levare le seggioline a un barroccio comune e posarlo giù nel letto pareggiato con tavole». E dove c’era amore, necessariamente, ci doveva essere buccellato, che, molto probabilmente fu creato per ricordare quella lontana domenica della Libertà, anche se il primo documento nel quale si accenna a questo nostro dolce tipico, risale al 1° marzo 1578.
La Festa della Libertà si ripete a Pieve Fosciana ed anche in questo caso ci sarebbero molti fatti da raccontare. Si celebra anche a Terreglio ed anche a Sommacolonia di Barga.
25 aprile: Festa della Liberazione.
Domani ricorre la Festa della Liberazione dell’Italia dal governo fascista e dall'occupazione nazista del paese, che si ripete dal 25 aprile 1945. E’ la Resistenza, festività dedicata al valore dei partigiani, che, a partire dal 1943, contribuirono alla liberazione del Paese. E a proposito dei partigiani, dedico due parole a “Bella Ciao”, considerata la canzone simbolo della Resistenza Italiana. In realtà “Bella ciao”, non fui mai cantata dai partigiani, unicamente perché non la si conosceva.
Questa canzone, oggi nota in tutto il mondo è la rielaborazione di “Koilen”, scritta nel 1918, ed incisa nel 1919 a New York. Ne è autore Mishka Ziganoff, ebreo, fisarmonicista, ucraino di Odessa.
In Italia fu conosciuta soltanto nel 1964, grazie a Yves Montand, originario di Fucecchio, dove fu battezzato con il nome di Ivo Livi, che la portò al successo nella versione che conosciamo.
A domani!