La conferma del primato di categoria nella massima espressione rallistica regionale, la Coppa Rally di Zona VI: questo il risultato conquistato da MM Motorsport sulle strade del Rallye Elba, appuntamento valido per il Campionato Italiano WRC che ha interessato l'isola dell'arcipelago toscano nel fine settimana.
A confermare la leadership nella casse S2000 e garantirsi la presenza alla finale della serie, in programma sull'asfalto del Rally di Como nel primo fine settimana di novembre, è stato Giorgio Sgadò. Il pilota massese, al quale era stata affidata la Peugeot 207 S2000, ha centrato l'obiettivo prefissato portando a conclusione una gara da sempre contraddistinta per selettività. Per il portacolori della scuderia Maranello Corse ed il copilota Nicola Perrone, il Rallye Elba ha rappresentato la terza esperienza al volante della vettura a trazione integrale e la conferma delle ottime sensazioni destate nelle precedenti due occasioni, la Coppa Città di Lucca ed il Rally Città di Pistoia.
Un'uscita di strada accusata nella prima prova speciale ha negato a Walter Gamba il prosieguo di gara. Il pilota elbano, alla prima esperienza sulla Skoda Fabia R5, si è visto costretto ad abbandonare il confronto rimandando alla prossima edizione le aspettative condivise con Giacinto Maggio, parte integrante di un connubio d'intenti che aveva accreditato l'equipaggio ad un ruolo di primo piano nel confronto riservato ai "locali". Gara in salita per Pierluigi Della Maggiora, tornato al volante della Skoda Fabia R5 con Massimo Moriconi "alle note". A condizionare la condotta del driver pisano è stata la rottura della pompa dell'idroguida durante il primo giorno di gara, particolare che gli ha impedito di effettuare la seconda e la terza prova speciale. Una problematica che - risolta dai tecnici del team - non gli ha comunque impedito di presentarsi al "via" della giornata conclusiva misurandosi sui caratteristici fondi dell'isola, di alto contenuto tecnico.
Nella foto (free copyright Amicorally): la Peugeot 207 S2000 di Giorgio Sgadò.