“In un comune di quasi 50 mila abitanti come è Capannori, il ruolo del dirigente è fondamentale: è il primo responsabile della correttezza amministrativa nell’ambito del settore di cui riceve l’incarico. I suoi importi stipendiali sono piuttosto alti: si capisce bene che questi ruoli attraggono tanti interessi, e che chi deve servirsene ha tutta la convenienza a circondarsi di soggetti affidabili. Il problema però si pone quando i rapporti tra dirigenza e organi politici non sono equilibrati”. Così esordisce Bruno Zappia, consigliere comunale di Capannori Cambia.
“Poiché la preparazione deve risultare al top, la legge richiede al candidato dirigente di vincere un apposito concorso pubblico assai complesso e al quale si può partecipare solo con titoli ed esperienze importanti. Tuttavia, la normativa attuale permette anche dirigenti a tempo determinato: essi costano un po’ meno degli altri, vengono individuati con rapida selezione pubblica e scelti dal sindaco, comportando così, spesso, casi di abuso e disparità- prosegue Zappia- A Capannori, attualmente vi sono cinque dirigenti, che a fine anno diminuiranno addirittura a quattro; di questi, due sono di ruolo, due invece a tempo determinato. L'ultimo dirigente a tempo determinato, scelto dall'attuale sindaco con recente decreto, è stato preferito nonostante vantasse a Capannori solo esperienze come funzionario part-time, rispetto all'altro candidato che, lavorando in ruolo presso un diverso comune prima e nel nostro ente del 2017 in poi, ha sempre dato il massimo e a tempo pieno. Tutto bene così? Finché la struttura regge in piedi, forse. Ma siamo sempre di più, purtroppo, a dubitarne motivatamente”.
Dirigenti a tempo determinato, Zappia (Capannori Cambia): “Abusi e disparità, la struttura non regge più in piedi”
Scritto da Redazione
Ultime notizie brevi
31 Dicembre 2024
Visite: 251