Ultimo appuntamento domenica (6 ottobre) con Boccherini in vinile, l'iniziativa organizzata dal Centro studi Luigi Boccherini per valorizzare, con l'ascolto, il patrimonio di registrazioni di Yves Gérard conservato alla casermetta San Colombano. Ed è lì, sulle Mura urbane di Lucca, che alle 11,30 il pubblico sarà accompagnato dal musicologo Marco Mangani nella storia del Concerto per violoncello "di" Luigi Boccherini. Le virgolette sono d'obbligo: così come il Concerto è stato conosciuto e interpretato nel Novecento, di fatto, Boccherini non lo ha mai scritto.
Per gran parte del secolo scorso la notorietà del compositore lucchese del Settecento è stata legata principalmente a due opere: il Minuetto dal Quintetto G 275, che ha coinvolto la cultura popolare, il cinema e la pubblicità, e il Concerto per violoncello grazie al lavoro condotto dal violoncellista e compositore tedesco Friedrich Grützmacher (1832 – 1903) che si appropriò della partitura originale di Boccherini, unendo movimenti di due diversi Concerti – il G 482 e il G 480 – e apportando numerosi interventi sia nella parte del solista, sia nell'accompagnamento orchestrale. Un'operazione, questa, che oggi potremmo definire come una vera e propria manipolazione musicale: se Boccherini fosse stato vivo all'epoca avrebbe avuto ottime ragioni per portare Grützmacher in tribunale.
Nonostante la discutibile autenticità, il Concerto è diventato uno dei brani più amati dagli interpreti. Non c'è grande violoncellista che non si sia misurato con questo spartito: da Pablo Casals a Jacqueline Du Pré, passando per Pierre Fournier, la versione di Grützmacher ha conquistato le sale da concerto, divenendo una pietra miliare del repertorio violoncellistico.
L'appuntamento di domenica mattina è a ingresso libero fino a esaurimento posti. A tutti i partecipanti sarà consegnata gratuitamente la tessera socio 2024 del Centro studi Luigi Boccherini. Boccherini in vinile, iniziativa organizzata nell'ambito de Il Settecento musicale a Lucca, ha ricevuto il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, del Comune di Lucca, della Fondazione Giacomo Puccini e dal Ministero della cultura.