Rifondazione Comunista condivide le ragioni dello sciopero che i sindacati dei metalmeccanici hanno proclamato per il 28 marzo: “I padroni, dopo aver incassato grassi profitti negli ultimi anni, di cui ben poco hanno investito nelle aziende, si rifiutano di trattare- sancisce infatti la federazione di Lucca del partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea- Avanzano addirittura una loro piattaforma alternativa, contro le richieste dei sindacati: appellandosi alla congiuntura non favorevole nel mercato interno e internazionale, non vogliono mettere le mani al portafoglio”.
“È la solita storia: quando l'economia gira, i soldi vanno in tasca agli azionisti e ai proprietari; quando l'economia è stagnante, sono le lavoratrici e i lavoratori che devono pagare- prosegue il partito- Per questo l'intransigenza padronale deve essere sconfitta con la lotta e la partecipazione: perché è giusto che i salari siano adeguati a una vita dignitosa e perché si lavori in sicurezza, e poi perché solo attraverso la ridistribuzione della ricchezza è possibile una ripresa della produzione e dell'economia”.