Ancora una presa di posizione da parte di docenti ed educatori sui fatti avvenuti a Pisa che hanno vista studenti e studentesse scontrarsi con le forze di polizia. Anche in questo caso è bene chiarie che la Gazzetta di Lucca non condivide una sola riga di quanto riportato in questo documento, ma pubblica il testo per puro dovere di cronaca. A parti inverse non crediamo che ciò accadrebbe:
I docenti, il personale Ata e gli educatori dell’IC Pia Pera (già Lucca 3), esprimono solidarietà alle studentesse e agli studenti colpiti dall’aggressione delle forze dell’ordine a Pisa. Il corpo docente, il personale ATA e gli educatori dell'Istituto Comprensivo Pia Pera, in linea con le numerose scuole della Toscana, con i dirigenti scolastici della provincia di Lucca e con i
sindacati, desiderano esprimere la propria solidarietà alle studentesse e agli studenti, molti dei quali minorenni, coinvolti nell’aggressione avvenuta venerdì 23 febbraio, mentre manifestavano pacificamente per esprimere il loro dissenso riguardo a quanto di grave sta accadendo in Palestina.
Come messo in luce nei video diffusi e riportato dai colleghi dell'Istituto Russoli di Pisa, testimoni degli eventi, i ragazzi desiderosi di esprimere le proprie opinioni durante la manifestazione, sono stati ripetutamente colpiti con manganelli dalle forze di polizia. Ciò ha causato feriti e ha reso necessaria l'assistenza ospedaliera per molti studenti e studentesse.
Come insegnanti e operatori della Scuola Pubblica, ricopriamo un ruolo centrale nel trasmettere agli studenti la comprensione dei concetti fondamentali sanciti dalla Costituzione, i quali pongono al centro il rispetto dei valori democratici, inclusa la libertà di espressione e di manifestare opinioni anche di dissenso. La Scuola, in quanto parte integrante della comunità educante, insieme ad altre istituzioni del sistema democratico, ha l’importante compito di promuovere la cultura dei diritti, l'attivismo civico e la discussione aperta, contribuendo così alla costruzione di una società pacifica e inclusiva. È pertanto cruciale che la Scuola trasferisca ai giovani la fiducia nelle Istituzioni.
Tuttavia, siamo profondamente indignati e preoccupati per quanto accaduto a Pisa, perché ha lasciato passare un messaggio distorto ai giovani studenti proprio sul ruolo delle Istituzioni. Come ha sottolineato il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l'uso della violenza e dei manganelli contro giovani che manifestano il proprio pensiero non è accettabile
in un contesto democratico: "Con i ragazzi, i manganelli esprimono un fallimento".