Cultura
Kalliope presenta uno spettacolo su Elvira e Puccini
Come meglio festeggiare Puccini nel 100° della sua scomparsa, se non parlando della sua Arte sia dal punto di vista della ricerca musicologica, sia offrendo sulla scena parte della…
Il Trio formato dai talentosi Tommaso Lonquich, Erica Piccotti e Simone Rugani chiude i concerti della Stagione 2024 dell'AML
Uno è stato acclamato dalla critica come "clarinettista formidabile", lodato per "il suo timbro sontuoso, la costante maestria e passione, lo smagliante virtuosismo". L'altra è la violoncellista vincitrice dello "Young Artist of the Year" 2019 agli International Classical Music Awards (ICMA)
Lucca, Londra e Bruxelles per Puccini: è la settimana clou degli eventi per il centenario della morte del lucchese nel mondo più famoso in assoluto
Lucca-Londra-Bruxelles nel nome di Puccini: sono iniziate ieri sera (martedì 26 novembre) a Londra le iniziative dei Lucchesi nel Mondo per celebrare il Maestro Giacomo Puccini a 100 anni dalla scomparsa. Proseguono giovedì, venerdì e domenica sotto il segno della musica e del tributo al più famoso in assoluto tra i Lucchesi nel mondo
Successo per l’edizione 2024 di Artes Fest
Bilancio più che positivo quello per il weekend di Artes Fest, due giornate dedicate alla scoperta del medioevo e del rinascimento
Ex ospedale psichiatrico di Maggiano: incontro con Paolo Milone
Sabato 30 novembre alle ore 17 si svolgerà presso la sede della Fondazione Mario Tobino (ex manicomio di Maggiano) è in programma un nuovo appuntamento della rassegna Campa Cavallo
Amateatro 2024, una storia tutta da raccontare
Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti. È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire a lui"
Ultimi giorni per visitare la mostra della pittrice centenaria Anna Maria Fabriani
Ultimi giorni per poter ammirare le opere della pittrice centenaria, Anna Maria Fabriani - Storia della pittrice nascosta, a cura di Sabina Ambrogi, che è anche figlia dell'artista, che chiude domenica 1 dicembre
Gioielleria Chiocchetti è sponsor della stagione 2024-25 del Teatro del Giglio
Teatro del Giglio e Gioielleria Chiocchetti hanno firmato un accordo di sponsorizzazione per la stagione teatrale 2024-2025. La prestigiosa gioielleria, fondata nel 1896 da Frediano Chiocchetti, per i lucchesi non è sono un luogo dove acquistare gioielli, ma anche, e forse soprattutto, parte integrante della storia e della cultura cittadina
A Lucca si presenta il volume dedicato a Pietro Pera
E' in programma giovedì 28 novembre alle ore 17, nella Sala Antica Armeria (ex caffetteria) di Palazzo Ducale la presentazione organizzata in collaborazione fra Maria Pacini Fazzi editore e la Provincia di Lucca
Lucca Curiosa rende omaggio a Giacomo Puccini
Lucca Curiosa rende omaggio al grande concittadino Giacomo Puccini pubblicando il primo video esplicativo sull’organo realizzato da Michelangelo Crudeli nel 1784 per la vecchia chiesa di Mutigliano e lì utilizzato dal giovane Giacomo Puccini che vi svolse le sue prime attività di organista, direttore del coro e compositore
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Una volta eravamo, se così si può dire, concorrenti. Lui, giornalista de Il Tirreno di Livorno, mago del web e appassionato di nuove tecnologie, chi scrive cronista di nera e non solo alla redazione lucchese de La Nazione. Entrambi, all'epoca, inizi anni Novanta, l'età dell'oro della carta stampata, corrispondenti per il quotidiano più prestigioso della penisola, Il Corriere della Sera, lui che copriva la costa da Livorno in giù, noi che ci occupavamo della provincia di Lucca Versilia compresa.
Quando aprivamo le pagine di quello che, a tutti gli effetti, consideravamo il più bel quotidiano d'Italia, spesso sbucavano le nostre firme, talvolta anche una accanto all'altra nella pagina delle cronache italiane. Una volta, quando ancora i giornali cartacei avevano un senso, essere corrispondenti del Corrierone era un vezzo e un vanto non da poco. Si sperava, poi, che al contratto di collaborazione succedesse quello di assunzione articolo 1 a tutti gli effetti. A Marco Gasperetti accadde proprio così mentre noi, a dirla tutta, non facemmo abbastanza per lasciare questi luoghi ameni e, alla fine, restammo convinti, come è solito dire un nostro parente di natali labronici - Innamorato della pesca subacquea, il mega-direttore contagiato anche lui dalla passione per la pesca e per il mare, gli disse che avrebbe potuto fare grande carriera in banca seguendolo al nord (Bpm): 'Quando mi proposero di andare a Lodi per fare un robusto salto di carriera domandai se, a Lodi, ci fossero i saraghi. Mi dissero di no e io, sinceramente, non me la sentii" - che la vita è fatta di scelte e che scegliendo, inevitabilmente, si rinuncia sempre a qualcosa.
Siamo, tuttavia, sempre rimasti non solo colleghi, ma anche amici e con una forte stima reciproca. Gasperetti è inviato del Corriere oltre ad essere docente universitario a Pisa, dove insegna ai suoi studenti le nuove tecniche di informazione e i primi approcci a questa meravigliosa professione. Ambedue livornesi, siamo, inevitabilmente, dissacranti il sottoscritto anche di più e capita, a volte, che ci si trovi a discutere su quale sia il giusto modo per non far morire questo mestiere. Nessuno di noi è stato bravo a convincere l'altro, ma, probabilmente, le posizioni, col tempo, si sono ravvicinate.
Così, quando ci è capitato di apprendere che sarebbe uscito un nuovo libro di Gasperetti attinente, proprio, la professione di giornalista, lo abbiamo chiamati e gli abbiamo chiesto di inviarci il tutto. Si tratta di 94 pagine di una storia romanzata che si legge tutta d'un fiato e si gode altrettanto. Un lungo viaggio attraverso il giornalismo da quando era una... noble art a quando, oggi, a malapena gli assomiglia.
Il protagonista è un giovane aspirante giornalista che ripercorre, una volta divenuto tale, la vita dei giornali da quando era di scena il... piombo ad oggi che, di piombo, nemmeno l'ombra così come di molte altre cose notizie comprese.
E questo ragazzo, ormai non più tale, preso a fischi e pernacchie durante una conferenza-dibattito con giovani agguerriti e convinti di sapere tutto, torna indietro con la memoria e dipinge un quadro straordinario e veritiero del suo apprendistato, tra pesci in faccia e figure barbine, tra momenti di disappunto e piccole soddisfazioni, immerso tra gente che rappresentava un crogiuolo di frustrazioni, ambizioni represse, delusioni, invidie, gelosie e via di questo passo. Altro che idealismo, altro che Robert Redford e Dustin Hoffman in Tutti gli uomini del presidente. La verità era ed è molto, ma molto diversa e molto ma molto meno edulcorata.
Ci sono tutti, nell'inventario di Gasperetti, una rassegna di personaggi che scompaiono nel nulla di una pensione simile ad un cimitero degli elefanti portandosi dietro conoscenze, esperienza e capacità umane, qualcuno, che non servono più a niente. E', questo libro, un pugno nello stomaco o, meglio ancora, un calcio in faccia a chi pensa che nella vita esista, come vogliono farci credere, un diritto alla felicità e non, come invece è, il solo dovere di fare il possibile per conquistarsene una fetta.
Gasperetti non è un romanziere, ma questo libretto è una sorta di vademecum che inseriremmo, unitamente ai film di Alberto Sordi, nei programmi scolastici, altro che teoria Gender e puttanate simili.
La società dei giornalisti estinti andrebbe portato in trionfo non foss'altro per il merito di dire, senza tanti fronzoli, quello che è stato e quello che non sarà più, senza rimpianti e nemmeno rimorsi. Un giornalismo fatto di poche seghe ammesso che di seghe, in questo mestiere, ce ne siano mai state. Miseria (tanta) e nobiltà (poca) di una professione troppo spesso sotto le luci dei riflettori senza alcun merito e, soprattutto, alla mercé di incapaci, leccaculo, ruffiani, ultimi arrivati e peripatetici pardon toglieteci il peri.
Marco Gasperetti
La società dei giornalisti estinti
Mauro Pagliai Editore
pp. 94 - euro 8,00
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I consiglieri nominati dall'assemblea dei soci tenutasi il 7 luglio scorso hanno confermato al primo CdA – svoltosi il 5 agosto – l'avvocato Marco Cattani alla guida dell'Associazione Musicale Lucchese. Cattani proseguirà quindi per altri quattro anni il suo accurato lavoro di tessitura di contatti e collaborazioni a livello locale e nazionale, lavoro che in questi anni ha portato l'AML alla ribalta nel panorama culturale italiano.
«Ringrazio il consiglio per la fiducia accordata – ha commentato Cattani – La speranza è quella di poter continuare a far crescere l'Associazione, ponendola sempre più come importante interlocutore nell'ambito musicali e, più in generale, culturale. Sapendo di poter contare sulla preziosa e insostituibile collaborazione dei consiglieri, del comitato artistico e del suo direttore, Simone Soldati».
Il consiglio dell'AML ha confermato il maestro Egisto Matteucci nella carica di vicepresidente. Nel ruolo di direttore artistico è stato confermato Simone Soldati.
I consiglieri della storica associazione, fondata nel 1964 da Herbert Handt (presidente onorario), sono Lorenzo Azzi, Francesca Fazzi, Carlo Frati, Simona Godini ed Enrico Ragghianti. Fanno parte del comitato artistico Nicola Bimbi, Fabrizio Giovannelli, Anna Paola Guerrieri, Carla Nolledi e Marcello Parducci. Il nuovo consiglio ha nominato Vittorio Armani nel costituendo Collegio dei revisori dei conti.