Mario restò stupito di quella situazione, già da quel momento lo misi a conoscenza delle criticità del nostro territorio, con particolare riferimento alla conseguente generale fragilità idraulica. Gli parlai del mio disinteresse verso tutti i partiti politici tradizionali e sarei stato contento viceversa, di supportare la sua lista civica.
Passò del tempo, nel periodo dovetti affrontare seri problemi di salute, successivamente ci rivedemmo più volte, infine decidemmo assieme, che mi sarei candidato alle successive elezioni amministrative con la Lista “Lucca 2032”. Mi attivai in tal senso, finché una mattina durante una telefonata, mi comunicò, che mi sarei, invece, presentato con il partito di Fratelli d’Italia, contravvenendo all’accordo di principio e senza il mio preventivo assenso.
La mia “scuola di pensiero” è riconducibile senza alcun dubbio alla Destra, ma a quel partito politico aderiscono persone che non apprezzo e da cui non sono apprezzato. Non c’era quindi motivo per spostare, al pari di un soprammobile, da una parte all’altra della coalizione la mia candidatura, senza tenere conto della mia dignità. Pochi giorni dopo comunicai a Riccardo Giannoni la rinuncia a candidarmi con il partito di Fratelli d’Italia.
Poco dopo, conosciuto l’accaduto, mi contattò Giuliana Baudone, proponendomi di supportare in buona sostanza, la candidatura dell’avvocato Armando Pasquinelli. Fu in quel contesto che conobbi l’onorevole Guglielmo Picchi e l’avvocato Gianmarco Mancini il quale, tra l’altro, promise che se tutto fosse andato a buon fine avrebbe organizzato nella sua casa di Vecoli una memorabile “pizzata”.
Fu creato un “gruppo di lavoro” e a me fu demandato l’incarico di evidenziare, in dipendenza delle mie prerogative urbanistiche, alcune criticità del territorio. Fu nel periodo che scrissi per quel comitato gli articoli riguardanti un nuovo posizionamento della “complanare”, le criticità del complesso edilizio di Sistema Ambiente all’Acquacalda e del recupero dei volumi dismessi del territorio comunale, con particolare riferimento al complesso Manifattura Tabacchi. Per questo ultimo articolo, non so perché, ma la sua pubblicazione sugli organi di stampa risultò particolarmente complicata.
Tempo dopo ad un ricevimento organizzato dall’avvocato Giovanni Silvestrini, partecipò pure il responsabile dell’associazione che si opponeva alla costruzione della “complanare”, che chiese ad Armando Pasquinelli come avrebbe potuto supportarli considerato che il candidato sindaco Mario Pardini aveva inserito nel suo “programma elettorale” proprio la realizzazione di quella strada nel senso già progettato. La risposta non fu all’altezza delle mie aspettative. In toto quelle parole mi lasciarono perplesso, poiché l’amministrazione comunale non ha competenza sull’esecuzione della “infrastruttura”, ma nel caso specifico andare contro la dichiarata volontà del candidato sindaco mi sembrò, al momento, oggettivamente complicata.
Nel complesso la faccenda non mi soddisfece, ritenni pertanto di non occuparmi più di candidature e di elezioni. Armando Pasquinelli alla fine risultò eletto, ma Gianmarco Mancini, un po’ per colpa mia, data la posizione da ultimo assunta e un po’ perché “passata la festa, gabbato lo santo”, di pizzate non ne parlò più, anzi non si è fatto più vedere, né sentire.
Qualche giorno fa ho letto sulla stampa locale della sua nomina “sindacale” alla presidenza della Società GEAL S.p.A. Non conoscendo i suoi meriti della passata campagna elettorale, la circostanza mi ha stupito non poco. A questo punto, però, mi sono ricordato dei suoi “decisi atteggiamenti” passati e della mancata “pizzata”.
È a questo punto che ho rispolverato quel residuo un po’ arrugginito di Esperto Tecnico e ho voluto, per mera curiosità, dare una occhiata in giro in quel di Vecoli. Per me non è stato difficile trovare l’abitazione dove mi disse di risiedere l’avvocato Gianmarco Mancini. Dall’esame dei siti web dell’Agenzia delle Entrate, di quello della Regione Toscana e di quello della nostra amministrazione comunale, in apparenza mi risulta quanto appresso:
1) l’intera proprietà venne acquistata attraverso un rogito del notaio Politi del14/5/1993 e trascritta in atti il 6/7/1993;
2) fa parte dell’acquisto un fabbricato residenziale, una area di pertinenza e almeno un altro lotto di terreno, inframezzato da una via chiusa vicinale che va da Piazzano a Vecoli.
3) il primo, distinto nel foglio n. 48, mappale n. 260; il secondo, su cui ho posto la mia attenzione, distinto nel foglio n. 48 mappale n. 177;
4) questa area, dal 1993 ad oggi, risulta di proprietà dell’avvocato Gianmarco Mancini e di altra persona;
5) su quest’ultimo comparto insiste una piscina, orientativamente di 50/60 mtq.;
6) è a questo punto che lo stato dell’arte ha stuzzicato la mia curiosità, tenuto conto che quel manufatto dista oltre mt. 30 dall’abitazione, insiste su una particella catastale diversa da quella che perimetra la residenza suddetta e inframezzata dal viottolo di cui sopra;
7) risulta che in data 7/2/2000, solo all’avvocato Giammarco Mancini, venne rilasciata, non è chiaro da chi, la seguente autorizzazione: “installazione di una piscina fuori terra a carattere temporaneo”;
8) non è dato sapere con certezza l’ubicazione della piscina di cui alla precitata licenza, ma se fosse quella visibile dalle ortofoto, si può dedurre:
a) si fa fatica, viste le foto aeree storiche del sito, a chiamare “temporanea” una struttura, della consistenza prima detta, che insiste nella medesima ubicazione da tanto tempo;
b) non risultano rilasciate per tale manufatto, da quanto è possibile verificare, né autorizzazione di carattere ambientale, né quella sotto il profilo idrogeologico, né quella allo scarico per le acque piscina;
c) per quanto ricordi, quel tipo di opere, ai miei tempi venivano autorizzate all’interno della pertinenza urbanistica della costruzione principale, si fa fatica, in dipendenza della morfologia dell’ area, a ritenere la piscina in parola interna a tale lotto;
d) all’apparenza non pare che la piscina in discussione, ubicata nel foglio n. 48, mappale n. 177, vigneto di classe 2, di mtq. 3630, abbia caratteristiche, che fanno propendere per una attività edilizia temporanea, rilevato altresì che non si visualizzano dalle immagini satellitari, ombre delle porzioni fuori terra del manufatto sul terreno circostante la stessa. Compaiono viceversa elementi di “sistemazione” dello spazio attorno alla piscina.
e) dalla valutazione delle carte catastali, il manufatto di che trattasi, non risulta censito negli atti dell’Agenzia del Territorio.
Per questo elenco di motivi, poiché mi pare che le evenienze narrate facciano nascere qualche dubbio sulla regolarità della vicenda, anche a garanzia dell’avvocato Gianmarco Mancini che si appresta a ricoprire un ruolo pubblico importante come la presidenza della società GEAL S.p.A., credo sia giusto domandarti caro Mario, oggi che ricopri la carica di sindaco, di voler predisporre le verifiche di rito, al fine di dipanare questa aggrovigliata matassa.
La spiegazione che ti chiedo, in ragione di quanto precedentemente scritto, credo tu la debba a tutti i cittadini, a partire da quelli che ti hanno eletto, a quelli che non ti hanno votato, fino a quelli che hanno ritenuto come me, che siamo la maggioranza, di non partecipare alla sessione di ballottaggio. Attendo pertanto, con giusta pazienza, le tue determinazioni.